SUBJECT

SUBJECT

Identification

Chiesa di San Vitale, Ravenna - Giustiniano e il suo seguito

44 B 11 2 (GIUSTINIANO) : 44 B 15 22 : 11 P 31 3 : 45 B 55 : 11 Q 71 44 2 : 11 Q 75 8

Iconographic description

Una teoria di figure maschili in posizione frontale si staglia su uno sfondo dorato: i personaggi poggiano i piedi su un prato o tappeto di colore verde. Al centro spicca l'imperatore Giustiniano: egli indossa una tunica bianca con guarnizioni dorate, una clamide color porpora con tablion dorato decorato con un motivo a pappagallini verdi, calze e campagi purpurei. La clamide è chiusa sulla spalla destra da una fibula a disco in pietre preziose e perle, con tre pendenti. Sul capo nimbato porta un diadema anch'esso in oro, perle e gemme; ai lati del volto, in corrispondenza delle orecchie, scendono due pendilia (catenelle pendenti) per parte. In mano tiene una grande patena d'oro. A sinistra del sovrano sono due personaggi in tunica e clamide bianca, con tablion purpureo e fibula di chiusura sulla spalla destra, caratterizzati l'uno come uomo adulto, con barba e capelli scuri, e l'altro come giovane uomo imberbe e con corti capelli scuri; oltre è un gruppo di sei militari ciascuno dei quali regge una lancia. Dei soldati, tre sono a figura intera, con abiti variopinti, grosso collare dorato (maniakion) e con i volti privi di caratterizzazioni, e tre si intravedono soltanto, in secondo piano. In primo piano, a coprire quasi interamente le gambe dei soldati, è un grande scudo di colore verde, decorato da un monogramma cristologico in oro e gemme azzurre e verdi. La posizione dei soldati, lievemente girati verso destra, conferisce un senso di movimento a tutto il gruppo di figure. A destra del sovrano sono quattro personaggi: tre in primo piano a figura intera e uno in secondo piano, del quale è visibile solo il volto con parte del busto. Quest’ultimo personaggio, che indossa una clamide bianca chiusa da una fibula sulla spalla destra, ha capelli corti lievemente scomposti, un accenno di barba ed è dotato di forte caratterizzazione fisiognomica. Alla sua sinistra, è rappresentato il vescovo Massimiano, individuato dall'epigrafe che corre sopra il suo capo: indossa una tunica bianca con bande nere e un pallio dorato; nella mano destra tiene una croce gemmata. Seguono due diaconi che indossano tuniche bianche con bande nere; reggono l'uno un evangeliario e l'altro un turibolo (incensiere). La disposizione paratattica ed isocefala dei personaggi è soltanto ingannevole, non reale, dal momento che il seguito è scaglionato dietro l’imperatore (PASI 2006, Ravenna, San Vitale, p. 17). La scena è delimitata da una cornice a fondo rosso con pietre preziose e perle ed è inquadrata lateralmente da due finti pilastri, anch'essi adorni di gemme e perle, sormontati da capitelli corinzi.

Iconological description

La processione di Giustiniano e del suo seguito viene interpretata come “oblatio Augusti et Augustae”, ossia l'offerta del calice e della patena fatta dalla coppia imperiale alla chiesa in occasione della consacrazione di S. Vitale (BOVINI 1970, Edifici di culto d'età, p. 246; RIZZARDI 1988, Paradigmi ideologici ed estetici, pp. 39-45; Clementina Rizzardi in VENEZIA E BISANZIO 2005, pp. 245-247; PASI 2006, Ravenna, San Vitale, p. 16), oppure come offerta eucaristica della coppia imperiale fatta durante la celebrazione della Messa, secondo Eva Tea e Andrè Grabar (LA BASILICA DI SAN VITALE 1997, p. 207). Si tratta comunque dell'omaggio degli Imperatori a Cristo Cosmocrator rappresentato nel catino absidale, verso il quale si dirigono, da cui trae origine il loro potere (LA BASILICA DI SAN VITALE 1997, p. 207). Le due figure a sinistra di Giustiniano sono identificate da Silvia Pasi come dignitari (LA BASILICA DI SAN VITALE 1997, p. 209); l'uomo barbato è Belisario (AGNELLUS, Liber Pontificalis TR, p. 197; TREADGOLD 2005, Storia di Bisanzio, p. 88), mentre il giovane è Anastasio, nipote di Teodora (ANDREESCU TREADGOLD 1992, Materiali, iconografia e committenza, p. 204). I due soldati con collare sono Narsete e Belisario (MANARA 1983, Di un'ipotesi per l'identificazione dei personaggi, p. 16). Il personaggio a destra di Giustiniano è identificato con Giovanni (ANDREESCU TREADGOLD 1994, The Emperor's new crown) o come Giuliano argentario, secondo Alessandro Testi Rasponi, Otto Von Simson, Gerhart Rodenwaldt e Guglielmo De Angelis d'Ossat (BOVINI 1970, Giuliano Argentario), o il prefetto del pretorio per l'Italia (DEICHMANN 1974, Ravenna Haupstadt des spätantiken, p. 185).L'idea di subordinazione dei sovrani rispetto a Cristo, è sottolineata dalla posizione ribassata dei due pannelli rispetto alla conca absidale, secondo una logica tipicamente bizantina che tende a collocare nelle parti più basse dell'edificio le immagini di carattere terreno e storico (PASI 2006, Ravenna, San Vitale, p. 16).Il mosaico è paradigmatico dell'importanza di Ravenna nell'uso di preziosi mezzi visivi utilizzati dai committenti degli edifici di culto, personaggi di alto rango: imperatori, dignitari imperiali, re, vescovi (RIZZARDI 2008, La cristianizzazione dell'Adriatico, p. 403).