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Identification

Cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ravenna - Decorazione geometrica policroma - Bellerofonte e la chimera - Putti con tabulae ansatae - Busti con Stagioni

Iconographic description

L'ambiente triabsidato presenta una decorazione geometrica policroma nelle absidi ed una decorazione figurata policroma nella zona centrale. Quest'ultima è suddivisa in nove partizioni che presentano la raffigurazione di Bellerofonte e la Chimera, di putti con tabulae ansatae, di medaglioni con busti di Stagioni.

Iconological description

Gherardo Ghirardini (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, coll. 793-794) ritiene che le Stagioni alludano ai doni della terra. Bellerofonte invece rappresenterebbe la potenza del Sole che fuga le tenebre. La scena richiama l'invito del padrone di casa a godere di vivande e frutti di ogni stagione e di ogni parte del mondo.Friedrich Wilhelm Deichmann (DEICHMANN 1969, Ravenna, Geschichte und Monumente, p. 124) ritiene che l'episodio mitologico di Bellerofonte e la Chimera sia da collegare all'ambiente tricliniare che pavimentava: Bellerofonte è visto come un eroe cacciatore che procura animali speciali per i ricchi banchetti. L'ambiente tricliniare, in cui il mosaico è inserito, esprime un senso di gioia profana, evidenziato anche dall'iscrizione che invita a godere dei frutti della terra.Al contrario, Henri Stern ritiene che Bellerofonte vada interpretato come personaggio che supera gli ostacoli per vivere una vita eroica e quindi debba assumere il significato di forza morale che vince le avversità della vita (STERN 1978, Remarques sur les sujets figurés, p. 54).Bellerofonte è stato interpretato da Clementina Rizzardi come figura allegorica dell'Imperatore Teoderico vittorioso, che domina un ordine cosmico ben interpretato dalle Stagioni, dispensatore di beni e prosperità come gli antichi Cesari (RIZZARDI 1996, I mosaici del triclinio del palatium, pp. 353-362).Gabriele Canuti pensa che la presenza dell'epigrafe esorti a trarre giovamento dalla generosità delle Stagioni. I busti delle Stagioni superstiti vengono identificati con Primavera o Estate (nella scena g) e Autunno (nella scena f). Pegaso che sconfigge la Chimera, oltre che espressione di virtus e di trionfo del bene sul male, potrebbe simboleggiare il sole che sconfigge l'inverno (CANUTI 1994, Iconografia delle stagioni nei mosaici, p. 501).