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Identification

Chiesa di Santa Sofia, Istanbul – Lunetta del vestibolo con la Vergine e il Bambino – Giustiniano – Costantino

11F6 : 11H (GIUSTINIANO) : 11H (COSTANTINO)

Iconographic description

Al centro campeggia la Vergine seduta su un trono gemmato, con suppedaneo ed ampio cuscino; ha il capo nimbato e proprio ai lati del nimbo compare l’iscrizione che la identifica come Madre di Dio. Indossa il maphorion, e il velo che le cinge il volto ha un bordo dorato. La Vergine porta sulle ginocchia il Bambino. Il Cristo fanciullo è in atteggiamento benedicente, ha il nimbo crucisegnato, veste tunica e pallio dorati e con la mano sinistra regge un rotolo. Il trono ha i braccioli sormontati da globi con decorazioni floreali stilizzate e sembra essere una fonte autonoma di luce. Ai lati, in simmetria, compaiono due imperatori, raffigurati di tre quarti, simili tra loro per atteggiamento e abbigliamento, identificati dalle iscrizioni con i propri nomi: a sinistra, Giustiniano, nell'atto di offrire alla Vergine e al Bambino il modellino della chiesa di Santa Sofia; a destra, Costantino, rappresentato nello stesso gesto di Giustiniano, mentre regge il modellino della città di Costantinopoli. Entrambi gli imperatori hanno il capo nimbato e portano una corona gemmata con pendenti, tipica dei secoli 10. ed 11.; inoltre, vestono una tunica color porpora con clavi ed un pallio dorato con ricami verdi (WHITTEMORE 1936, The Mosaics of St. Sophia, pp. 9-24; BECKWITH 1967, L'arte di Costantinopoli, p. 62; KAHLER 1967, Die Hagia Sophia, p. 58; IL MOSAICO 1996, pp. 107-108; NELSON 1999, The Chora and the Great Church, p. 80).

Iconological description

Il mosaico, da un lato, celebra il dogma dell'Incarnazione, dall'altro, rappresenta l'adempimento dei propri doveri nei confronti dello stato e della chiesa da parte dei due imperatori: Giustiniano simboleggia l'ordine e la legge, mentre Costantino rappresenta i valori morali sostenuti dalla Chiesa. Si tratta di due figure significative per la città di Costantinopoli, in quanto Costantino ne fu il fondatore, mentre Giustiniano fece ricostruire completamente S. Sofia (FOBELLI 2005, Un tempio per Giustiniano, p. 17; p. 205, nota 26). Gli imperatori offrono i loro doni alla Vergine Brephokratousa (colei che porta il Bambino) e in cambio ricevono la divina protezione per la città e per la chiesa (WHITTEMORE 1936, The Mosaics of St. Sophia, p. 29; CHATZIDAKIS 1965, La pittura bizantina e dell’Alto, p. 19; CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 60; CONCINA 2002, Le arti di Bisanzio, p. 170; BISANZIO COSTANTINOPOLI ISTANBUL 2008, p. 160; DEMUS 2008, L’arte bizantina e l’Occidente, p. 65).