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Identification

Basilica di Sant'Apollinare in Classe, Classe - Trasfigurazione - Apollinare, santo

73 C 71 3 11 H (APOLLINARE)

Iconographic description

Nella parte superiore della conca absidale è rappresentata la trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor: il Redentore è rappresentato simbolicamente per mezzo della croce gemmata entro un clipeo su fondo azzurro, ornato da 99 stelle d'oro. L'immagine di Cristo appare solo al centro della croce, entro un medaglione. All'estremità del braccio destro si trova la parola greca ixzus (pesce); mentre all'estremità del braccio inferiore si legge salus mundi, ai lati l'alfa e l'omega. Di fianco al disco gemmato i busti dei Profeti Mosè ed Elia fuoriescono dalle nubi. Sotto di loro, in un prato verde, tre pecorelle, due a destra ed una a sinsitra hanno il muso rivolto verso la croce. Sopra tuttti la Dextera Dei. In basso campeggia, al centro, la figura di sant'Apollinare nell'atto di pregare. Il protovescovo è vestito con la tunica purpurea adorna di api.

Iconological description

Le 99 nove stelle sono il simbolo della fede trionfante su tutti. La parola greca ixzus è un acrostico formato dalle rispettive cinque lettere iniziali di altrettante parole della stessa lingua che significano "Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore". La scritta in latino salus mundi allude al ruolo del Redentore; l'alfa e l'omega, prima ed ultima lettera dell'alfabeto greco significano che Cristo è principio e fine di ogni cosa. Mosè ed Elia sono rappresentati in quanto profeti che hanno assistito all'Antico Patto. Nelle tre pecorelle sono da riconoscere, in quella isolata Pietro, nelle altre due Giacomo e Giovanni, tutti testimoni dell'avvenimento. Durante la Trasfigurazione comparve la Dextera Dei ad indicare Cristo come esempio da seguire. La figura di sant'Apollinare benedicens rappresenta l'intermediario tra Dio e gli uomini (MONTANARI 2002, Ravenna, l'iconologia, p. 159). Le dodici pecorelle sono i fedeli che seguono il santo, buon pastore, verso i pascoli della vita eterna. Durante lavori di restauro, furono trovate sotto l'abdise alcune sinopie, oggi conservate al Museo Nazionale di Ravenna. Le sinopie presentavano un disegno totalmente diverso rispetto a quello poi realizzato a mosaico infatti al posto degli agnelli che fiancheggiavano sant'Apollinare dovevano esserci al centro una croce latina con estremità patenti fiancheggiata da due pavoni e a destra e sinistra di questi altri due coppie di pavoni che si accostavano a cesti colmi di frutta (MAZZOTTI 1972, Sinopie Classensi, pp. 211-222).