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Chiesa di Santa Sofia, Istanbul - Decorazione musiva parietale

Iconographic description

Nel nartece (lunette, volte, sottarchi e intradossi delle finestre) prevale una decorazione musiva aniconica costituita da motivi vegetali e geometrici, da croci su fondo oro e da monogrammi, risalente all'epoca giustinianea (537 - 565). Nella lunetta della porta imperiale, la quinta a partire da nord, è raffigurato l'imperatore Leone 6. in proskynesis verso Cristo in trono. Ai lati del Cristo sono raffigurati, entro clipei, la Vergine e l’Arcangelo Gabriele, rispettivamente a sinistra e a destra. Il mosaico è datato alla fine del 9. secolo. Nella lunetta sopra la porta occidentale del vestibolo, ai lati della Vergine in trono con Cristo Bambino in braccio, sono rappresentati Costantino e Giustiniano, recanti rispettivamente il modellino della città di Costantinopoli e quello della chiesa di S. Sofia: il mosaico risale al periodo compreso fra il 986 e il 1017. Nel naos, le volte della navate laterali presentano una decorazione musiva aniconica molto simile e coeva a quella delle volte del nartece. Per quanto riguarda il piano superiore, nella sala sopra la rampa, sono visibili frammenti di mosaici prevalentemente aniconici, risalenti al periodo compreso tra il 6. e il 13. secolo. Allo stesso livello, nell’attigua sala sopra il vestibolo, rimangono alcuni frammenti di una Deesis e di diciotto figure di Apostoli e di Patriarchi di Costantinopoli, databili al 9. secolo. I sottarchi delle gallerie settentrionale e meridionale e delle esedre nord-orientale e sud-orientale presentano tralci di acanto incorniciati da motivi geometrici. Nella galleria settentrionale, sul pilastro nord-occidentale, è riconoscibile il ritratto dell’imperatore Alessandro, terzo figlio di Basilio I e fratello di Leone VI: tale opera, circondata da mosaici aniconici attribuibili a diverse epoche, risale all’inizio del 10. secolo. Nella galleria meridionale, sul pilastro sud-occidentale, è visibile la Deesis, realizzata nel 13. secolo, nella quale spicca Cristo barbato, con Giovanni Battista e la Vergine, rispettivamente a sinistra e a destra. Sempre nella galleria meridionale, sulla parete orientale, ai lati della finestra a sud dell’abside, sono presenti due scene imperiali: a sinistra, Cristo in trono tra Costantino 9. Monomaco e l'imperatrice Zoe (11. secolo); a destra, la Vergine in trono col Bambino fra Giovanni II Comneno, l'imperatrice Irene ed il figlio Alessio (12. secolo). Sul timpano settentrionale della navata principale, nella prima, nella quarta e nella quinta nicchia del primo registro, figurano, rispettivamente, tre Padri della Chiesa (9. secolo): sant'Ignazio il Giovane, san Giovanni Crisostomo e sant’Ignazio d’Antiochia. Nei pennacchi nord-orientale e sud-orientale della cupola principale campeggiano due serafini con sei ali. Nell’intradosso dell’arco di testa dell’abside, sul lato meridionale, compare la frammentaria figura dell’Arcangelo Gabriele; dell’Arcangelo Michele che occupava il lato settentrionale restano solamente le punte delle ali e l'estremità dell'asta. Nel catino absidale, su fondo dorato, si staglia la Vergine in trono con in braccio il Cristo Bambino. Sull’arco che delimita la calotta absidale sono visibili i frammenti di una ghirlanda e di un’epigrafe musiva. I mosaici dell'abside appartengono alla seconda metà del 9. secolo.