PRESERVATION STATUS & RESTORATION

RESTORATION

Date

200 - 399

Description

Nel frammento (1) il pannello figurato costituisce un intervento realizzato sul pavimento a semplice stesura bianca diagonale; nell'eseguirlo non si è tenuto conto della forma irregolare della lacuna del pavimento per inserirvi in modo coordinato i vari elementi della decorazione. Si realizza inoltre un riquadro allungato da cui si affacciano due busti, posti frontalmente, uno femminile e uno maschile, delineati mediante l'uso di tessere nere. Frutto di un restauro, presumibilmente coevo, anche la figura laterale del cane collocato al di fuori della cornice a treccia. Di restauro è il frammento (2), ove, entro una riquadratura sommariamente indicata da quattro sottili segmenti neri di lunghezza ineguale, compare frontalmente, dall'attaccatura delle spalle, una testa maschile delineata in nero. Nel frammento (3) la ripresa del tessellato viene realizzata mediante l'inserimento di un piccolo pannello rettangolare con motivo di ottagoni irregolari secanti, a semplice profilo nero. I restauri in questione sono di incerta datazione, elemento discriminante può essere considerato la decorazione ricamata sulla tunica del personaggio maschile del frammento (1), che potrebbe far risalire l'intervento al 3. - 4. secolo (BERTI 1976, Regione 8, p. 36).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

RESTORATION

Date

1908 - 1914

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)

Management of the work

Gherardo Gherardini; Domenico Maioli; Giuseppe Gerola

Description

A partire dal 1908, nel corso di diverse campagne annuali, si avviano gli scavi nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico. L'ultima campagna di scavi viene eseguita nel 1914. Lo scavo dell'edificio permette la discoperta successiva di quattro strati pavimentali, distaccati in numerosi frammenti, in modo tale da permettere la conservazione di parte del sottofondo originale e quindi essere collocati su nuovo supporto, uno spesso strato di malta cementizia. Al termine dei lavori, i frammenti estratti vengono collocati nell'ex-chiesa di San Romualdo, annessa alla biblioteca Classense, allora sala del Museo Archeologico, prima di essere trasferiti nel chiostro della chiesa di San Vitale.Particolare riguardo si pone nei confronti di motivi figurati, staccati nella loro interezza ai fini di una esaustiva documentazione. Per quanto riguarda i motivi geometrici ripetuti invariabilmente si sceglie, invece, di staccarne quadri campione delle dimensioni relative all'estensione dei motivi stessi (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, pp. 83-97).