SUBJECT

SUBJECT

Identification

Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul – I soldati massacrano gli Innocenti

73 B 63 3

Iconographic description

Il mosaico presenta notevoli danneggiamenti nell'area sopra la finestra. La scena ritrae i vari metodi utilizzati dai soldati per uccidere i bambini, su uno sfondo di aride colline. Sia a sinistra che a destra della finestra della lunetta, è collocato un gruppo di tre figure disposte simmetricamente: nel gruppo in basso a sinistra, un soldato si china su un bambino steso al suolo di schiena, tenendolo fermo con la mano destra e conficcando la spada nel collo del piccolo. A destra, un altro soldato brandisce una spada sopra la propria testa e cerca di strappare un altro infante dalle braccia della madre, ritratta di profilo mentre tenta di resistere alla violenza. Nel gruppo corrispondente in basso a destra, un soldato dall’aspetto particolarmente brutale tiene per una gamba un bambino rivolto a testa in giù ed è intento a trafiggerlo con la spada: questa scena è in parte frammentaria. A destra, parzialmente nascosta da un piccolo poggio, una madre con in braccio un bambino, cerca di sfuggire all’aggressione di un soldato; quest’ultimo, ritratto di profilo, stende la mano sinistra verso la donna e tenta di estrarre la spada con la mano destra. Nella parte superiore del frammento di sinistra si trovano due soldati, mentre a destra sono visibili le gambe di un terzo soldato e le braccia tese di una madre; il primo soldato, le cui gambe sono nascoste dietro la collina in primo piano, si slancia verso destra con le braccia aperte, probabilmente in atteggiamento di ammirazione per il diabolico modo con il quale il suo compagno sta uccidendo un infante. Il compagno, infatti, con la schiena rivolta verso lo spettatore e con la testa girata di profilo verso sinistra, guarda il bambino impalato alla sommità della sua lunga lancia. Un altro macabro dettaglio è visibile nella parte superiore del frammento di destra, nel quale un altro soldato di profilo e parzialmente nascosto dalla collina, trafigge di schiena un bambino con la punta della spada (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 98-102; MANGO 2000, Chora, p. 121).