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Chiesa di San Marco, Venezia - Decorazione musiva parietale

Iconographic description

Nel semicatino sopra la porta della Madonna si ammira la Vergine in trono con il Figlio, tra san Giovanni e san Marco. All'interno della chiesa, nella volta detta dell'Apocalisse, si trova, su fondo dorato, san Giovanni dormiente e la sua visione, quindi gli angeli a guardia delle sette chiese d'Asia e l'Agnello, sopra il libro, tra i simboli degli Evagelisti; segue la Vergine incoronata e il drago dalle sette teste che cerca di afferrare il bambino portato dagli Angeli di Dio. Si vede poi Michele che uccide il drago e l'evangelista Giovanni che avvicina alla bocca il libro ricevuto dall'angelo. L'intera decorazione apocalittica è opera dei fratelli Zuccato (16. sec.). Nella tribuna sopra la porta di S. Clemente, nel cupolino, si vede il Cristo fra due cherubini, mentre nei pennacci si trovano i quattro evangelisti. Nel sottarco superiore est si trovano Dio in trono con l'Agnello circondato dai quattro simboli degli evangelisti e sedici figure di anziani che offrono corone. Nella lunetta sud si ammirano sette angeli con trombe e con l'incensiere. Questi mosaici sono opera di Giacomo Pasterini su cartoni di Maffeo da Verona (1615-1620). Nel sottarco sopra la lunetta si vedono otto figure di anziani con corone, mentre nel sottarco superiore ovest motivi vegetali e nel sottarco superiore nord figure a cavallo, queste immagini sono opere datate al 1585. Nel sottarco inferiore est si trovano san Paolo primo eremita, due santi anonimi, quindi nel sottarco inferiore nord san Giordano e sant'Epimaco, santi, quest'ultimi, eseguiti nella seconda metà del 13. sec.Nella tribuna presso la porta di S. Pietro, nel cupolino, si trova la Sapienza fra gli Angeli incensieri e nei pennacchi i quattro evangelisti, opera del mosaicista Giacomo Pasterini su cartoni di Pietro Vecchia (1652); nel sottarco superiore est san'Anastasio, san Giovanni Damasceno, mentre nel sottarco superiore sud i beati dell'Apocalisse a cavallo, questi mosaici sono da riferirsi a Luigi Ceccato su cartone di Domenico Tintoretto e di Jacopo Tintoretto (1585 - 1597). Nel sottarco inferiore est si trova san Paolo martire, san Gerardo martire e pontefice mentre nel sottarco inferiore sud san Giorgio e san Teodoro, nel sottarco inferiore ovest e nord elementi ornativi con motivi geometrico-vegetali. Nella tribuna della Madonna del Bacio, nel cupolino, si ammira Cristo attorniato dagli angeli, la Madonna e la Regina Austri; nei pennacchi i quattro angeli. Nel sottarco superiore est san Liberale, san Basilio e nel sottarco sud sant'Elena, Costantino con la Croce e la deposizione del corpo di san Marco. Nel sottarco superiore ovest si trova la strage degli innocenti, Rachele che piange i figli uccisi, due angeli che portano le anime dei bambini verso l'Agnello mistico. Nel sottarco superiore nord san Leucmone, sant'Ermolao, san Cosma e san Damiano. Tutti i mosaici della suddetta tribuna sono da ascriversi al 17. sec.. Nella tribuna detta del Crocifisso, nel cupolino, si ammira, entro medaglione centrale, Cristo Pantocratore e quattro fascie decorative che partono dal centro e seguono le tangenti della cupola; i mosaici sono datati alla prima metà del 13. sec.. Nei pennacchi si trovano i quattro Arcangeli. Nel sottraco superiore est san Processo, san Marziano, mentre nel sottarco superiore sud san Claudio, san Castorio, san Nicostrato, san Sinforiano, opere riferibili al 16. sec..Nel sottarco superiore ovest si trovano san Sergio e san Bacco. Nel sottarco superiore nord santa Teofista e sant'Eustachio, san Teodoro e san Procapio; nel sottarco inferiore est si vedono: san Paolo, san Giovanni, san Modesto, san Giuliano, santa Basilissa, san Baldo e san bacco. Nella controfacciata nella lunetta sopra la porta principale si ammira Cristo in trono tra la Vergine e san Marco. Seguono, andando verso l'interno, i pinakes con il profeta Osea, Gioele, Cristo, il profeta Michea e Geremia. Nella volta nord si ammira il martirio di San Giovanni, il martirio di san Giacomo maggiore, nei piedritti della volta nord il profeta Gioele e san Metodio, Cristo e un gruppo di donne che fanno parte delle anime del Paradiso. Nella parete nord si trova la caduta di Simon Mago, san Pietro e san Paolo davanti a Nerone, la crocifissione di san Pietro e la decapitazione di san Paolo. Nei sottarchi inferiori della galleria sud si trovano san Primo, san Feliciano, san Cesario e san Giuliano, nella volta nord si trova il martirio di san Giovanni e il martirio di san Giacomo maggiore opera di Luigi Gaetano del 1621.Nei pinakes si ammirano il profeta Isaia, il profeta Davide, la Vergine, il profeta Salomone e il profeta Ezechiele; nella parete sud il martirio di san Simone, il martirio di san Giuda e la famosa preghiera di Gesù nell'orto degli ulivi. Nella volta sud della cupola della Pentecoste si ammira il martirio di san Giacomo minore e il martirio di san Filippo e di san Bartolomeo e di san Matteo. Nei piedritti della volta sud si trova una donna che impersonifica la chiesa e una che rappresenta la sinagoga. Entrambe sono opere di Giannantonio Marini su cartone di Tintoretto del 1596.La cupola della Pentecoste rappresenta i dodici apostoli assisi su un trono mentre lingue di fuoco, partendo da un trono che si trova al centro della cupola, toccano loro il capo. Tra le finestre, alla base della cupola, si trovano personaggi che simboleggiano i diversi popoli della terra. Nei pennacchi si ammirano quatro angeli con labaro, stanti. Nel sottarco della lunetta inferiore della parete sud si trovano san Siro vescovo e sant'Enoc. Nella lunetta sopra la porta, che comunica con il palazzo ducale, si vedono san Marco, due angeli, san Francesco, san Domenico. Nei sottarchi inferiori sotto la volta con le storie della Vergine si trovano san Geminiano e san Severo, nei sottarchi inferiori davanti all'altare san Demetrio e san Procopio. Nel transetto sud, nella parete ovest della cupola di san Leonardo, si trova la storia del reperimento del corpo di san Marco. Nel sottarco esterno del piedritto sud si vede san Silvestro e san Apollinare, opere del 1616. Nella volta ovest della cupola di san Leonardo, nel transetto sud, si trovano le storie della Vergine del 1690 - 1691. Nel sottarco del piedritto sud della volta ovest si vede santa Anastasia, santa Lucia, santa Caterina, santa Barbara opere del 1630. Nei piedritti della volta ovest del transetto sud si trovano il profeta Geremia e Gioele opere di Giacomo Pasterini del 1633. Nella volta sud, sopra il rosone gotico, si trovano i miracoli del Cristo, opera del 1670 - 1680. Nella lunetta del piedritto est della volta sud si ammirano Tobia e Raffaele, l'arcangelo Michele e Gabriele, opere del 1670. Nel sottarco, sopra la lunetta superiore, si trovano i patriarchi opera di mosaicista ignoto. Nella volta est sopra l'altare si vedono alcuni episodi della vita di Cristo opere del 12. sec. Nella parete est, sopra l'altare, si vedono le storie di san Pietro e di san Leonardo, realizzate da Pietro Vecchia nel 17. sec. La cupola centrale è quella dell'Ascensione: Cristo seduto sull'arcobaleno, sorretto da angeli, è contornato dagli apostoli e dalla Vergine. Tra le finestre si trovano le personificazioni delle Virtù e delle Beatitudini. Nei pennacchi della cupola si trovano gli evangelisti e sotto le personificazioni dei quattro fiumi biblici. Nella volta est si vede l'annunciazione, l'adorazione dei Magi, la presentazione al tempio del Cristo, il battesimo di Gesù e la trasfigurazione, opera di Giannantonio Marini su cartoni di Jacopo Tintoretto del 1588 - 1589. Nei piedritti della volta est si trovano: san Pietro, san Paolo, opera di Arminio Zuccato su cartoni di Tintoretto del 1592. Nella volta nord si ammirano i miracoli del Cristo, opera di Domenico Bianchini del 1567. Nel sottarco, a lato della volta nord, si trovano i profeti del 1563 di Vincenzo Bianchini. Nella volta sud della cupola si trovano ancora scene relative ai miracoli del Cristo, opera della prima metà del 12. sec. Nel sottarco, a lato della volta sud, sono raffigurati altri profeti e nella volta ovest si ammira il tradimento di Giuda, la crocifissione, le donne al sepolcro, l'anastasis e l'incredulità di Tommaso. Nei piedritti della volta si vedono altri profeti realizzati nel 1571-1576. La cupola dell'Emmanuele, presenta entro un clipeo centrale, alla sommità della cupola stessa, il Cristo giovane entro un cielo stellato. Intorno si trovano i profeti con volumi aperti nei quali sono scritti brani delle loro profezie; tra le finestre motivi floreali stilizzati. Nei pennacchi si ammirano i simboli dei quattro evangelisti. Nel semicatino absidale si trova il Pantocrator, in trono, con libro in mano, opera di Pietro de Zorzi del 1506. Nella fascia sottostante il semicatino absidale si trovano san Nicola, san Pietro, san Marco, sant'Ermagora. Sulle pareti, ai lati del presbiterio, si vedono due angeli vestiti di azzurro e verde, opera di Marco Luciano Rizzo del 1517. Nel sottarco fra la cupola del coro e la volta dell'annunciaziane si vede Cristo benedicente tra gli arcangeli Michele e Gabriele. Il Cristo è stato interamente rifatto nel rinascimento. Nella cantoria di sinistra si trova la vita di san Marco fino alla sua morte e sepoltura, seguono quindi alcuni episodi con le storie di san Pietro. Nei piedritti della volta sono effiggiati sant'Ambrogio (rifatto nel 16. sec.)e sant'Agostino. Nel semicatino absidale della cappella di S. Pietro si trova il santo in piedi, nella parete nord san Teodoro e san Pantaleone, nei quattro angoli i quattro serafini, nel sottarco sud il patriarca Elia e Papa Pelagio, con al centro san Nicola da Tolentino (realizzato nel 15. sec.). Nei sottarchi inferiori: san Marco e sant'Andrea, Mosè ed Elia (questi ultimi sono opera di Lorenzo Ceccato e sono stati realizzati nel 1593). Nella cantoria di destra si trova la storia della traslatio del corpo di san Marco e episodi della vita di san Clemente. Nel semicatino absidale si vede san Clemente stante e nella parete sud Caino ed Abele mentre sacrificano; nei quattro angoli i serafini e ornamenti geometrico vegetali. Nel sottarco nord si vede la Vergine, opera di Pietro de Zorzi, del 1509 e il Cristo in trono. Nella tribuna dei procuratori si trovano Gabriele e Michele mentre reggono un clipeo con l'immagine del Crsito; nei sottarchi inferiori diversi santi fra cui san Sergio, realizzato nel 16. sec.. Nella volta ovest della cupola dell'Ascensione si trovano diverse scene: annunciazione, adorazione dei Magi, la presentazione di Gesù al tempio, il battesimo e la trasigurazione, opera di Giannantonio Marini su cartoni del Tintoretto; nei piedritti della volta est si ammirano san Pietro, san Paolo, la guarigione del lebbroso, le nozze di Cana, Cristo che sale al cielo, i mosaici sono stati realizzati da Arminio Zuccato nel 1592-1597, su cartone del Tintoretto e da Prete Grisogono Novello nel 16. sec. Seguono altri episodi legati alla vita del Cristo, di Domenico Bianchini del 1567. La cupola di S. Giovanni presenta episodi inerenti alla vita dell'apostolo e nei pennacchi della cupola si trovano i padri della chiesa occidentale di cui san Gerolamo e san Gregorio sono opera rispettivamente di Leopoldo dal Pozza del 18. sec e di Giacomo Pasterini del 1632. Nella volta est, sopra l'altare della cupola di S. Giovanni, si vedono alcuni miracoli del Cristo; questi sono opere sempre di Pietro Vecchia. Nella parere est, sopra l'altare, si trovano altri episodi della vita del Cristo sempre di Pietro Vecchia (1648 - 1652) e di Lorenzo Ceccato (1611-1617). Nella volta nord della cupola di S. Giovanni si trovano episodi relativi al Salvatore, opere della prima metà del 12. sec.. Nella parete nord è raffigurato l'albero genealogico della Vergine, autore dell'opera è Vincenzo Bianchini su cartone di Giuseppe Porta detto Salviati (1542 - 1552). Nella volta ovest si ammirano scene legate alla vita di Maria della metà del 12. sec.. Nella parete ovest si trovano episodi dell'infanzia del Cristo della metà del 12. sec.. Sempre nel transetto nord, nella parete ovest si nota la storia veterotestamentaria di Susanna, questa è stata realizzata da Lorenzo Ceccato su cartone di Jacopo Tintoretto. Nei sottarchi inferiori, davanti all'altare, santi stanti. Nel transetto sud si ammira la cupola di S. Leonardo, con motivo ornamentale al centro e alla base, sui quattro assi, san Leonardo, san Nicola, san Clemente, san Biagio. Nella parete est sopra l'altare, sempre nel transetto sud, episodi relativi al Cristo realizzati nel 17. sec. su cartone di Pietro Vecchia. Nella volta est sopra l'altare altre storie di Gesù della metà del 12. sec. Nella volta ovest storie di Maria realizzate nel 1635 da Giacomo Pasterini su cartone di Girolamo Pilotti. Nella parete ovest si trovano altri episodi relativi all'infanzia di Maria del 13. sec.

Iconological description

Pietro Saccardo ritenne che l'intero piano iconografico marciano idealizzasse la Chiesa cattolica e in particolare quella di Venezia (SACCARDO 1892, Mosaici in la Basilica di San, pp. 301 - 308.) Secondo Otto Demus, basandosi su un'epigrafe che corre lungo la cappella di S. Pietro, l'intera decorazione sarebbe da guardare dal presbiterio che rappresenta Dio capo, alla cupola dell'Ascensione, che è il Cristo nel quale si avverano le profezie, fino alle scene dell'Apocalisse e alla vita futura (DEMUS 1984, The mosaics of San Marco). Secondo Clementina Rizzardi il ciclo iconografico marciano trova il punto di partenza nell'abside e si sviluppa lungo l'asse longitudinale concentrandosi nelle cupole per esaltare la chiesa universale: la chiesa predetta dai Profeti (cupola est dell'Emmanuele), la chiesa vivente in Cristo (cupola centrale dell'Ascensione) e la chiesa predicata dagli Apostoli (cupola ovest della Pentecoste). Secondo Antonio Niero l'intera decorazione esalterebbe la Trinità attraverso le tre cupole; la salvezza dell'uomo attraverso l'icarnazione del Cristo. In particolare viene esaltata la Chiesa e il Papato (BASILICA PATRIARCALE 1990, pp. 69 - 156). Secondo Emanuela Penni Iacco la decorazione della chiesa trova ispirazione dal primo testo scritto che riporta l'intera celebrazione eucaristica cioè le Costituzioni Apostoliche opera ritenuta di papa Clemete. Secondo l'autrice infatti l'intera decorazione e le epigrafi a questa legate riproducono le fasi della celebrazione liturgica in particolare il Sanctus nella cupola della Pentecoste, il Dopo-Santo nella cupola dell'Ascensione e l'epiclesi nella cupola dell'Emmanuele. Verebbe inoltre esaltata la chiesa locale nelle rispettive cappelle di S. Pietro e di S. Clemete. (PENNI IACCO, Le epigrafi musive di San, pp. 107- 152).