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Identification

Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul - Genealogia di Cristo da Davide a Melchisedec - Vergine - Cristo Bambino - Angeli

11 F 4 111 : 11 I 61 3 (DAVIDE) : 11 I 61 3 (SALOMONE) : 11 I 61 3 (ROBOAMO) : 11 I 61 3 (ABIA) : 11 I 61 3 (ASA) : 11 I 61 3 (GIOSAFAT) : 11 I 61 3 (IORAM) : 11 I 61 3 (OZIA) : 11 I 61 3 (GIONATA) : 11 I 61 3 (ACAZ) : 11 I 61 3 (EZECHIA) : 11 I 61 3 (MANASSE) : 11 I 61 3 (AMMONE) : 11 I 61 3 (IOSIA) : 11 I 61 3 (IECONIA) : 11 I 61 3 (SALATIELE) : 11 I 62 (ANANIA) : 11 I 62 (AZARIA) : 11 I 62 (MISAELE) : 11 I 62 (DANIELE) : 11 I 62 (JOSHUA) : 11 I 62 (MOSE’) : 11 I 62 (AARON) : 11 I 62 (HUR) : 11 I 62 (SAMUELE) : 11 I 62 (JOB) : 11 I 62 (MELCHISEDEK) : 11 G 19

Iconographic description

La cupola settentrionale è caratterizzata da sedici scanalature e da cinque finestre. Qui le scanalature sono più ampie e più piane, rispetto alla cupola meridionale, poichè il loro numero è inferiore: gli spigoli sono caratterizzati da tralci di vite dorati su fondo rosso. Nella fascia inferiore i mosaici dei costoloni simulano un colonnato che sorregge quelli della fascia superiore: le colonne sono ornate da capitelli dorati e fusti grigi; gli archi sono caratterizzati da un motivo blu chiaro su fondo bianco. Alla sommità, nel medaglione centrale, campeggia la Vergine, con Cristo Bambino in braccio. Nella parte superiore della cupola, sono ritratti sedici re di Giuda, identificati dalle rispettive iscrizioni, a cominciare da Davide, in senso orario; Davide si trova a sinistra dell’asse orientale, ma in diretta corrispondenza con l’asse del busto della Vergine, nel medaglione soprastante. Tutti i re portano la corona e due di loro, Salomone e Roboamo, indossano il loros tipico degli imperatori bizantini. Nel gruppo delle undici figure collocate nella fascia inferiore della cupola (sacerdoti e profeti), assume una posizione di rilievo Daniele, collocato in corrispondenza dell’asse orientale, con in mano un libro aperto contenente la profezia dell’Incarnazione; alla sinistra di Daniele sono rappresentati i tre giovani ebrei (Anania, Azaria, Misaele) che, sebbene gettati nella fornace infuocata per non aver voluto adorare un idolo pagano, non bruciarono. A destra di Daniele figurano Giosuè, Mosè, Aronne ed Ur, capi degli Ebrei: la figura di Giosuè è quasi del tutto distrutta, ma sono ancora visibili i frammenti di una lancia e di uno scudo; Mosè indossa abiti sacerdotali e regge un vaso sacro, sul quale è visibile l’immagine della Vergine; Aronne porta un corto mantello e regge una verga fiorita nella mano destra; Samuele veste abiti sacerdotali e regge il corno dell’estrema unzione; Giobbe porta una corona sul capo e un rotolo nella mano sinistra; Melchisedek regge con entrambe le mani una patena contenente tre piccoli pani. Sugli archi di supporto della cupola sono presenti quattro medaglioni di differenti dimensioni, nei quali sono inscritti busti di angeli, con le ali spiegate e le palme delle mani rivolte verso l’esterno, in posizioni differenti e con indumenti di colori diversi: di tali medaglioni quello orientale ha subìto qualche danno, quello occidentale è intatto, quello meridionale presenta solo piccoli frammenti, mentre quello settentrionale è interamente distrutto (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 49-59; MARINI CLARELLI 1990, Il monastero del Gran Logoteta, p. 18; RODLEY 1994, Byzantine art and architecture, p. 299; CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 103; MANGO 2000, Chora, p. 60, p. 64; VELMANS 2006, L'arte monumentale bizantina, p. 242-243; BISANZIO COSTANTINOPOLI ISTANBUL 2008, p. 196, p. 203).

Iconological description

La genealogia della cupola settentrionale è in gran parte strutturata in modo da mettere in luce la stirpe di Cristo (reale nella fascia superiore, sacerdotale in quella inferiore), secondo l'evocazione effettuata da Cristoforo di Mitilene (sec. 13.) nei Menei di dicembre. La posizione di Davide rispetto alla Vergine con il Bambino, mette in evidenza che Cristo è frutto del seme di Davide. La fonte principale per l’inclusione dei re di Giuda è il Vangelo di Matteo. Il gruppo delle undici figure collocate nella fascia inferiore della cupola (sacerdoti e profeti, i "giusti" dell'Antico Testamento) non è strettamente legato alla discendenza di Cristo, tuttavia esse vengono considerate nel novero degli antenati che si trovano al di fuori della genealogia, poiché si pensa che abbiano predetto l’Incarnazione o che abbiano prefigurato Cristo e la sua dottrina: Gesù Cristo appare come il Messia, ma anche come colui che adempie tutte le profezie bibliche, svelandone l'autentico significato (MARINI CLARELLI 1990, Il monastero del Gran Logoteta, p. 18). I tre giovani ebrei accanto a Daniele prefigurano la Trinità e l'Incarnazione. Il bastone di Aronne viene riconosciuto come prefigurazione della Vergine (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 53-54; VELMANS 2006, L'arte monumentale bizantina, p. 244).