PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1763

Description

Nel 1763, l'abate Guaccimanni commissiona lavori di scavo in corrispondenza della navata centrale della basilica di S. Giovanni Evangelista. L'archeologo Antonio Zirardini ci rende testimonianza dei ritrovamenti avvenuti. Si tratta di un pavimento a mosaico collocato a circa m 1,75 al di sotto del piano di calpestio, ma successivo alla pavimentazione originaria d'epoca placidiana. Nei mosaici ritrovati compare, infatti, un'iscrizione che riporta la data del 1213 e riferisce l'opera alla volontà dell'abate Guglielmo (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 84, 85).

RESTORATION

Date

1763

Description

In seguito al ritrovamento dei pavimenti musivi nella navata centrale della chiesa di San Giovanni Evangelista, l'abate Guaccimanni si interessa al recupero di alcuni frammenti. Questi vengono distaccati con la porzione di massetto originario e successivamente murati alle pareti della Cappella di san Bartolomeo (attuale pastoforio nord). Una ricevuta di spesa conferma il lavoro in questione, due baiocchi e cinquantadue scudi spesi per 1800 libbre di gesso occorso per il lavoro di muratura (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 85; BELTRAMI 1783, Il Forestiere instruito delle cose; SPRETI 1804, Compendio istorico dell'arte, pp. 112, 113).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

RESTORATION

Date

1920 - 1925

Description

In occasione del centenario dantesco del 1920 si intraprendono lavori di ripristino e restauro della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Al fine di restituire alle pareti della cappella di san Bartolomeo una condizione filologicamente rispettosa del suo aspetto originario si dispone il distacco dei frammenti musivi pavimentali medioevali, murati nel 1763. Ciascun lacerto viene dotato di una cornice di legno e rinforzato ai bordi mediante l'utilizzo di malte idrauliche aventi la funzione di riempimento delle lacune e di raccordo delle parti originali con il telaio. Nel 1925 si provvede, infine, ad assicurarli mediante grappe alle pareti della navata minore settentrionale (MURATORI 1926, I funerali di Renardo nella chiesa, p. 48; CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)

PRESERVATION STATUS

Date

2000

Description

Nell'ambito degli interventi di restauro, condotti dalla Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna, il frammento raffigurante l'Esercito della crociata IV è oggetto di numerose analisi diagnostiche: microscopia ottica a luce riflessa, analisi termiche DTA-TGA, analisi difrattometriche ai raggi X (XRD). Ciò permette di definire la composizione delle malte, nonché il rapporto legante aggregato. In particolare si osserva che le malte di allettamento utilizzate nel restauro degli anni venti del Novecento non garantiscono più una sufficiente tenuta e sono, inoltre, poco compatibili con la malta originaria per quoziente di dilatazione e aspetto estetico (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).

RESTORATION

Date

2000

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali

Description

Il restauro prevede l'esecuzione di interventi di consolidamento, pulitura e integrazione eseguiti a seguito di un'approfondita analisi diagnostica dello stato conservativo del manufatto, condotta mediante microscopia ottica a luce riflessa, analisi termiche e analisi diffrattometriche. Acquisiti i risultati delle analisi, si procede preliminarmente con un'operazione di precosolidamento mediante incollaggio preventivo delle tessere con apposite tele di cotone e colla di origine animale, per garantirne la stabilità (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Eliminata la cornice lignea applicata durante i restauri del 1920, le operazioni di consolidamento vengono avviate assottigliando lo strato di malta originale del retro del frammento, al fine di ricomporre le fratture e contenere le zone distaccate. Il sottofondo viene ridotto di spessore incidendone per una profondità di tre quattro centimetri il retro con tagli paralleli e ravvicinati. Si procede, in seguito, al consolidamento delle fessurazioni presenti nella malta, previa veicolazione con acqua e alcool, con iniezioni di resina acrilica (Emulsione Primal AC 33) diluita al 50% in acqua. All'interno delle fessurazioni più grandi viene percolata della malta idraulica, PLM, e, per evitare l'affioramento sulla superficie decorata dei prodotti utilizzati, viene riempito il fondo di queste fessure con polvere di marmo finemente setacciata. Non solo; al fine di garantire una più solida adesione tra i diversi pezzi in cui il lacerto è suddiviso, le fessurazioni che lo attraversano per tutto lo spessore del sottofondo vengono ricongiunte utilizzando dei perni in fibra di vetro, di sezione circolare, del diametro di cinque millimetri e di lunghezza media di quindici-venti centimetri. Gli scassi in cui vengono alloggiati i perni sono fissati con resina epossidica Araldite con aggiunta di indurente. Eseguite queste operazioni, si stende sul retro dell'opera una malta, cosiddetta di sacrificio, dello spessore di circa un centimetro, composta da calce idraulica Lafarge, polvere di marmo 0,6-1,2, sabbia di fiume, resina acrilica Pimal concentrazione 60% in acqua, sulla quale si stende un collante industriale, Granirapid, che ha la funzione di fissare il mosaico ad una base costituita da una struttura in lega metallica tra due fogli di lana di vetro impregnati di resina epossidica. La malta di sacrificio ha la funzione di rendere reversibile l'operazione, essendo particolarmente tenera (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 89-91).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Tra le prime operazioni di restauro effettuate si deve ricordare la pulitura della parte posteriore del mosaico dalle malte di allettamento stese per il collegamento del frammento con la cornice lignea applicata nel restauro degli anni venti del Novecento. L'operazione di rimozione viene condotta mediante l'uso di mezzi meccanici: bisturi, vibro incisore e scalpelli (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89, 91).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Le lacune della superficie musiva sono state risarcite mediante la tecnica della malta incisa, composta da calce idraulica Lafarge più carbonato di calcio in rapporto 1:3, incisa e dipinta con acquerelli. Il sottofondo sul quale stendere la malta da incidere è costituito da due strati, una prima stesura di riempimento e una stesura di malta più fine. La stesura di riempimento è composta da calce idraulica Lafarge, Perlite, polvere setacciata di lapideo calcareo in rapporto 1:3, resina acrilica Primal AC 33 concentrazione 10% in acqua. La malta più fine è composta da calce idraulica Lafarge, aggregato polvere di roccia calcarea e sabbia di fiume setacciata in rapporto 1:3, resina acrilica Primal AC 33 concentrazione 10% in acqua. La superficie incisa, viene, infine, dipinta con ossidi e terre naturali, con colorazione tale da risultare il meno invasiva possibile dal punto di vista percettivo (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 90, 91).