PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1941 - 1973

Reference to the part

Frammento pavimentale con motivi geometrici

Description

Nel 1941, nel corso del rifacimento della navata centrale, si scoprono alcuni tratti di mosaico pavimentale, ma le particolari condizioni del momento non consentono la loro estrazione, pertanto rimangono coperti sotto una colata di cemento. Conclusa la seconda guerra mondiale, in occasione del 15. centenario della consacrazione della chiesa nel 1949, si provvede al risarcimento di tutti i danni causati dalla guerra e al rinnovamento del pavimento. Nel 1953, nel corso dei lavori per adeguare alla quota del nuovo pavimento delle navate minori anche quello della navata maggiore, vengono riscoperti i lacerti già noti nel 1941. Uno dei frammenti trovato a sud, tra il bema e il colonnato, viene distrutto a causa del suo cattivo stato di conservazione. (MAZZOTTI 1954, La basilica di Sant'Apollinare, pp. 120, 122-123; PELA' 1970, La decorazione musiva in S. Apollinare, p. 177).La particolare condizione del sottosuolo ravennate, continuamente insidiato dal progressivo affiorare della falda idrica, causa prima di quel sopraelevamento delle quote pavimentali resosi necessario per ostacolare le invasioni delle acque, interessa anche la basilica di S. Apollinare in Classe. Nel corso dei secoli i mosaici pavimentali della chiesa sono sottoposti a una forte pressione idrostatica. Dalle analisi precedenti gli interventi di restauro degli anni 1973 - 1976 i mosaici risultano soggetti a periodici allagamenti. Risulta preoccupante lo stato di conservazione del pavimento musivo a causa di distacchi dal sottofondo e sgretolamento delle malte. Le superfici sono interessate anche da incauti rattoppi, frutto di precedenti restauri, eseguiti con malte di cemento le quali, assieme alle sostanze organiche marcite in superficie, hanno alterato completamente i colori del mosaico tanto da rendere difficile se non impossibile la lettura dell'originale disegno geometrico (PELA' 1970, La decorazione musiva in S. Apollinare, p. 175; PAVAN 1978, Restauri e ritrovamenti della basilica, p. 240; IANNUCCI 1980, Ravenna Basilica di S. Apollinare in Classe, p. 21-22).

RESTORATION

Date

1973 - 1976

Reference to the part

Frammento pavimentale con motivi geometrici

Responsible institution

Soprintendenza ai beni ambientali e architettonici per la Romagna e Ferrara

Management of the work

Annamaria Iannucci

Description

Nel triennio 1973 - 1976 l'intervento dei restauratori mosaicisti in S. Apollinare in Classe si è rivolto non solo ai mosaici parietali ma anche ai resti di pavimentazione musiva. Sottoposti da sempre ai danni causati dalla pressione idrostatica, la direzione dei lavori decide di creare un'intercapedine sottostante i mosaici pavimentali collegata al sistema di smaltimento meccanico delle acque che già si stava utilizzando per rendere agibile la cripta. I resti di pavimento vengono strappati a sezioni per risanarli e consolidarli; in seguito vengono puliti e integrati nelle zone mancanti (PAVAN 1978, Restauri e ritrovamenti della basilica, pp. 240-242; IANNUCCI 1980, Ravenna Basilica di S. Apollinare in Classe, p. 21-22).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Per arginare i danni causati dalla pressione idrostatica si decide di creare un'intercapedine sottostante i mosaici pavimentali collegata al sistema di smaltimento meccanico delle acque che già si stava utilizzando per rendere agibile la cripta. Si eseguono le consuete operazioni di strappo, ma per rilevare le variazioni della superficie accidentata del pavimento si collauda un metodo differente da quello utilizzato per i mosaici parietali: dopo aver isolato il piano con fogli di plastica, la superficie viene divisa con tavole in riquadri formanti altrettante casseforme nelle quali si getta un impasto di cemento e argilla espansa. Una volta solidificato l'impasto si procede al recupero delle lastre e si numerano i riquadri: in questo modo la superficie musiva viene perfettamente ricalcata. Il secondo dei due tratti riscoperti nel 1953 viene strappato per la sua conservazione in vista. Si trova ora addossato al muro della navata destra protetto da un vetro (FARIOLI 1965, Mosaici pavimentai d'età, p. 370; MAZZOTTI 1954, La basilica di Sant'Apollinare, pp. 120, 122-123; PELA' 1970, La decorazione musiva in S. Apollinare, p. 177; PAVAN 1978, Restauri e ritrovamenti della basilica, pp. 240-242; IANNUCCI 1980, Ravenna Basilica di S. Apollinare in Classe, p. 21-22).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Dopo le consuete operazioni di strappo e pulitura il mosaico viene integrato nel suo schema geometrico. I restauratori con carta trasparente eseguono un calco e completano le zone mancanti seguendo le linee suggerite dai lacerti ancora esistenti. Si preoccupano inoltre di mettere in maggior evidenza i tratti originali con alcuni accorgimenti quali segnare con tessere più basse un solco tra parti nuove e antiche e completare i motivi geometrici con tessere di una tonalità più chiara rispetto alle originali. La distinzione risulta perciò leggibilissima e reversibile (PAVAN 1978, Restauri e ritrovamenti della basilica, pp. 240-242; IANNUCCI 1980, Ravenna Basilica di S. Apollinare in Classe, p. 21-22).