PRESERVATION STATUS & RESTORATION

RESTORATION

Date

100, post | 100

Description

Il frammento subisce alcuni interventi di restauro integrativo non databili con precisione; uno di questi restauri si caratterizza per l'inserzione di lastre marmoree. Le integrazioni risultano poco coerenti con lo schema generale della decorazione. Nel settore Sud-Est del tessellato, l'intreccio dei due nastri viene ad essere interrotto in più punti, perdendo quella continuità e fluidità di disegno che rende piacevole l'insieme. Nell'angolo mancante della losanga centrale a fondo rosso-mattone si è inserito un motivo a squadra in marmi rosati; nella ripresa marginale del motivo a rocchetti, questi sono stati realizzati mediante una campitura tutta rossa o tutta grigia ed estesi fino ad occupare un breve tratto della cornice (BERTI 1976, Regione 8, p. 63).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

RESTORATION

Date

1908 - 1914

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)

Management of the work

Gherardo Gherardini; Domenico Maioli; Giuseppe Gerola

Description

A partire dal 1908, nel corso di diverse campagne annuali, si avviano gli scavi nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico. L'ultima campagna di scavi viene eseguita nel 1914. Lo scavo dell'edificio permette la discoperta successiva di quattro strati pavimentali, distaccati in numerosi frammenti, in modo tale da permettere la conservazione di parte del sottofondo originale e quindi essere collocati su nuovo supporto, uno spesso strato di malta cementizia. Al termine dei lavori, i frammenti estratti vengono collocati nell'ex-chiesa di San Romualdo, annessa alla biblioteca Classense, allora sala del Museo Archeologico, prima di essere trasferiti nel chiostro della chiesa di San Vitale.Particolare riguardo si pone nei confronti di motivi figurati, staccati nella loro interezza ai fini di una esaustiva documentazione. Per quanto riguarda i motivi geometrici ripetuti invariabilmente si sceglie, invece, di staccarne quadri campione delle dimensioni relative all'estensione dei motivi stessi (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, pp. 83-97).