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Identification

Chiesa di San Giusto, Trieste - Abside sinistra - Vergine in trono - Arcangeli - Apostoli

11 F 42 12 : 11 F 12 : 11 G : 11 I 3 : 25 G 3 (PALMA)

Iconographic description

Nell'abside sinistra, conosciuta anche come cappella del SS. Sacramento, su un immenso sfondo aureo, campeggia l'immagine della Vergine, seduta su un trono adorno di gemme, con in grembo il Figlio, fiancheggiata dalle figure degli arcangeli Michele e Gabriele. Maria indossa una tunica ed un manto, color indaco, con riflessi dorati. Ai lati della testa sono le lettere dei monogrammi che la definiscono come madre di Dio. Il Cristo bambino, che indossa una tunica dorata, tiene la mano destra in atto benedicente, alla maniera latina, e stringe con la sinistra un volumen. La Vergine siede su un regale cuscino, dalle estremità di color rosso. Gli angeli stanti, in posizione frontale, tengono in una mano il globo crucisignato, nell'altra il baculo viatorio. Sono ben riconoscibili anche da iscrizioni che riportano i loro nomi, poste al di sopra del capo. Al di sotto del catino absidale, corre un'iscrizione che ineggia alla Madre di Dio. Più in basso, un registro formato da una serie di gemme quadrate e circolari separa la raffigurazione superiore dalla sottostante teoria apostolica. I dodici Apostoli camminano su un verde prato, costellato di cespugli fioriti. Si presentano in diversi atteggiamenti. Alcuni tengono nella mano sinistra un volumen arrotolato, altri un codex aperto. Andrea e Pietro reggono una croce stellata, Bartolomeo e Simone sollevano un lembo del pallio. La mano libera è atteggiata nel gesto di benedizione, alla latina o alla greca. Ogni apostolo è segnalato dal proprio nome, grazie ad un'iscrizione posta a lato della testa. Pietro e Paolo sono al centro della schiera, nel punto idealmente più vicino alla Vergine. Sono facilmente riconoscibili dai tratti fisionomici. In corrispondenza della Vergine soprastante c'è una palma colma di datteri. Tra gli apostoli mancano Marco e Luca (RIZZARDI 1985, Mosaici Altoadriatici, p. 157). Nell'intradosso dell'arco trionfale si alternano busti d'angeli nimbati, che reggono in una mano un globo crucisignato, e colombe affrontate; alla sommità la mano di Dio, la dextera dei, che protende verso la Vergine una corona. E' presente anche una decorazione musiva a tralci vegetali, con una superiore fascia di gemme, nell'intradosso dell'unica finestra, strombata, esistente nella parte inferiore dell'abside, che separa il gruppo costituito dai santi Simone, Giacomo Maggiore e Mattia dalla restante teoria apostolica. Ai piedi degli apostoli corre un'epigrafe che ricorda i restauri del Secondo dopoguerra (SAN GIUSTO 2003, p. 35). Decio Gioseffi (GIOSEFFI 1975, I mosaici parietali di San, pp. 291-293), dal punto di vista stilistico, pone dei paralleli fra la raffigurazione di alcuni apostoli di san Giusto e i superstiti frammenti della decorazione della basilica Ursiana di Ravenna, risalenti al 1112. Giuseppe Bovini ( BOVINI 1973, Antichità cristiane di S., pp. 114 - 115) segnala la ripresa di temi prettamente paleocristiani, risalenti al sesto secolo, quali quello della Vergine in trono, che si ritrova nella chiesa di sant'Apollinare Nuovo e quello della palma, vista come simbolo del Paradiso, presente nel battistero degli Ariani a Ravenna.

Iconological description

Nel catino absidale è rappresentata l'esaltazione della Vergine, alla quale era dedicata la primitiva chiesa di S. Maria Assunta. La palma che interrompe, nella parte sottostante, la teoria apostolica, alluderebbe al Paradiso celeste secondo Giuseppe Bovini ( BOVINI 1973, Antichità cristiane di S., p. 115).