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Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul – Giuseppe sogna il ritorno della Sacra Famiglia dall'Egitto

73 B 68 : 73 B 69

Iconographic description

A sinistra, è rappresentato Giuseppe che giace sul proprio giaciglio, col mento appoggiato sul palmo della mano destra; sopra di lui si trova un angelo in volo da destra, rivolto verso Giuseppe, nell’atto di parlare. Al centro della lunetta è raffigurata la Sacra Famiglia in viaggio verso Nazaret, città della Galilea. A partire da sinistra, figura uno dei figli di Giuseppe che conduce un asino carico di provviste, tenendolo per la briglia e rivolgendo lo sguardo verso l’animale; indossa stretti pantaloni e stivali, una corta tunica ed un mantello sulle spalle e sul petto, a guisa di sciarpa. Seguono Maria e Giuseppe. Quest’ultimo porta il Bambino sulle spalle. Maria procede nel mezzo del gruppo, rivolge lo sguardo verso suo figlio, solleva la mano destra e sembra parlare; il Bambino gira la testa indietro per guardarla. Egli stringe i capelli di Giuseppe con entrambe le mani. Giuseppe regge il bambino tenendolo dalla caviglia destra. Un piccolo colle sullo sfondo separa la famiglia dalla città di Nazaret che sembra giacere in fondo ad una valle, all’estremo lato destro della lunetta: le case e gli alberi sono raggruppati dietro un muro sormontato da merli. In primo piano, davanti alla città, si trova un edificio con timpano, eretto su una base a due gradini; tra questa costruzione e la città compare un gruppo di piccoli alberi ed arbusti (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 104-106; CIMOK 1993, Chora mosaics and frescoes, p. 53; MANGO 2000, Chora, p. 126).

Iconological description

La scena fa riferimento al Vangelo di Matteo (2,19-23)Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto: "Alzati, prendi il bambino e sua madre, e va' in terra d'Israele, perchè quelli che cercavano di uccidere il bambino sono morti". Egli si alzò, prese con sè il bambino e sua madre e rientrò in terra d'Israele. Venuto poi a sapere che Archelao era re della Giudea al posto di suo padre Erode, ebbe paura di recarvisi. Avvertito in sogno, si ritirò nel territorio della Galilea, dove si stabilì in una città chiamata Nazaret.