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Chiesa di San Vitale, Ravenna - Teofania con Cristo Cosmocrator, san Vitale, il vescovo Ecclesio e due arcangeli

44 B 19 3 : 11 D 11(+122) : 11 D 33 2 : 11 P 31 13 (ECCLESIO) : 11 H (VITALE) : 11 S 2

Iconographic description

Su uno sfondo aureo interrotto solo da qualche nuvola rossa e azzurra, su un verde prato paradisiaco, su cui spiccano rocce, fiori, alberelli ed alcuni pavoni, seduto sopra un globo turchino, dal quale scaturiscono i quattro fiumi del paradiso (Gn. 2, 10-14), campeggia, in posizione centrale, la figura di Cristo Cosmocrator. Questi, ritratto con volto apollineo, ha il nimbo crucisegnato, regge nella mano sinistra il libro dei sette sigilli e, con la destra, porge una corona a san Vitale. Cristo è fiancheggiato da due arcangeli biancovestiti, con nimbo e baculo viatorio in mano, che presentano a Cristo due personaggi: a destra san Vitale, che con le mani velate è ritratto nell'atto di ricevere appunto la corona del martirio mentre, mentre dalla parte opposta, il vescovo Ecclesio, cioè colui che ha dato inizio alla costruzione della chiesa di S. Vitale; qui è rappresentato nell’atto di offrire il modello della chiesa a Cristo stesso (RIZZARDI 1988, Paradigmi ideologici ed estetici, p. 40; Clementina Rizzardi in VENEZIA E BISANZIO 2005, pp. 245-247).

Iconological description

Secondo Ernst Schlee, i quattro fiumi paradisiaci posti sotto il globo alludono al monte del Paradiso (SCHLEE 1937, Ikonographie der Paradisesflüsse, p. 57); secondo Frederic Van der Meer, invece, rappresentano semplicemente l'acqua della vita che scaturisce dall'Agnello, evidenziando quindi un significato apocalittico (VAN DER MEER 1938, Maiestas Domini, p. 244). Secondo Giuseppe Bovini, i due arcangeli sono da intendersi come guardie del corpo (BOVINI 1970, Edifici di culto d'età, p. 244); secondo Friedrich Wilhelm Deichmann, invece, sarebbero due silentiarii o maestri delle cerimonie di corte. L'intera scena rappresenta quindi la presentazione di Vitale ed Ecclesio a Cristo da parte dei due arcangeli (DEICHMANN 1974, Ravenna Hauptstadt des spaetantike, p. 178).Il mosaico rappresenta il trionfo del regno di Cristo, del Nuovo Testamento, in diretto collegamento con l’Antico Testamento, al quale sono dedicati i mosaici del presbiterio di S. Vitale (RIZZARDI 2008, La cristianizzazione dell’Adriatico, pp. 421-422).