PRESERVATION STATUS & RESTORATION

RESTORATION

Date

18. sec. | 1700 - 1799

Reference to the part

Cristo Cosmocrator con i dodici apostoli

Description

Probabilmente nel 18. sec., all'epoca del vescovo Giovanni Negri, in occasione della posa del nuovo solaio la decorazione musiva sopra l'arco trionfale viene parzialmente distrutta e sostituita con una nuova decorazione dipinta sul nuovo strato d'intonaco (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 34-35).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

La fascia del mosaico originale - piedi di Cristo e degli apostoli - viene tolta e sostituita con dell'intonaco sul quale si dipingono delle decorazioni. La porzione superiore del mosaico, recante i busti di Cristo e degli apostoli, rimane perciò celata e, di conseguenza, conservata sotto il cornicione del solaio (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 34-35).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

RESTORATION

Date

1846

Reference to the part

Sante; agnello di Dio

Description

Su commissione del vescovo Antonio Peteani il medaglione centrale, assai danneggiato nella superficie, viene sostituito da uno nuovo eseguito in malta liscia e decorato dal monogramma di Cristo dipinto (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica eufrasiana, pp. 34-35).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)

PRESERVATION STATUS

Date

1885 - 1887

Reference to the part

Visitazione; Annunciazione

Description

I mosaici si trovano in non buone condizioni di conservazione, soprattutto sono presenti alcune lacune.

RESTORATION

Date

1885 - 1887

Reference to the part

Visitazione; Annunciazione

Management of the work

Luigi Solerti

Description

I primi interventi di restauro sulla superficie musiva vengono affidati nel 1885 al laboratorio austriaco Neuhauser e da loro terminati nel 1887 in quanto la committenza, non contenta del lavoro svolto, farà subentrare il restauratore Pietro Bornia.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Gli interventi realizzati dal laboratorio Neuhauser interessano il riquadro della Visitazione e quello dell'Annunciazione. I restauratori per colmare le lacune utilizzano tessere nuove di una cromia troppo vivace rispetto alle originali, ottenendo un effetto ottico assai sgradevole nonché falsato che causerà il loro allontanamento dal cantiere.

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (4)

PRESERVATION STATUS

Date

1886 - 1890

Reference to the part

Arcangelo; Visitazione; Annunciazione; San Giovanni Battista; San Zaccaria; Vergine in trono; Epigrafe; Sante; Cristo Cosmocrator con i dodici apostoli; estradossi dell'arco trionfale

Description

Alla fine del 19. sec. la maggior parte del mosaico versa in condizioni discrete. L'Arcangelo raffigurato sul pilastro centrale è in buone condizioni di conservazione. Le parti più danneggiate sono il globo, alcune tessere attorno ai piedi e la porzione inferiore della tunica. Il restauro del riquadro rappresentante la Visitazione e di quello dell'Annunciazione conclusosi nel 1887 per opera della ditta Neuhauser di Innsbruck, purtroppo di mediocre qualità, ne ha completamente rovinato la policromia, a causa dell'utilizzo di tessere troppo vivaci nei colori rispetto agli originali. Infatti questa porzione di mosaico versa in pessime condizioni, in quanto si notano anche i numerosi rifacimenti eseguiti nel secolo precedente e risalenti all'epoca del vescovo Negri. La superficie sovrastante l'arco trionfale è intonacata e affrescata; vi è dipinto un nastro ondulato come cornice, mentre i triangoli di risulta ospitano grandi fiori. Nel catino absidale alcune parti del mosaico raffigurante la Madonna, in particolare il trono su cui questa è seduta, presentano danni gravi. Sono individuabili le integrazioni del 18. sec. in prossimità delle epigrafi delle figure all'estrema sinistra. Il San Zaccaria si trova in uno stato di conservazione discreto, in quanto solamente alcune tessere dorate sono cadute ed è presente una piccola lacuna sul viso vicino alla bocca del santo. Il San Giovanni Battista versa invece in condizioni conservative pessime. Nell'intradosso dell'arco trionfale il medaglione centrale sul quale attualmente è raffigurato l'Agnello di Dio, è coperto con la raffigurazione di una croce dipinta ad olio su stucco. A queste date si trova in pessime condizioni conservative. Alcuni medaglioni raffiguranti le Sante e alcune iscrizioni sono in mediocre stato di conservazione; mancano infatti numerose tessere. L'intera superficie degli spazi di risulta dell'estradosso dell'arco trionfale è coperta da un dipinto decorativo costituito da un intreccio di nastri piatti con minuscoli fiori al centro delle volute. Al centro dello spazio triangolare è iscritto un altro triangolo con un fiore asimmetrico al centro (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 27-31, 34-35, 54, 57-60).

PRESERVATION STATUS

Date

1896, ante | 1896

Reference to the part

Facciata occidentale

Description

Sulla superficie della facciata occidentale sopra il tetto dell'atrio sono visibili i resti di un mosaico parietale. Le parti meglio conservate sono le figure collocate a destra e a sinistra, le decorazioni sui bordi e i candelieri posti tra le finestre. Sul mosaico sovrastante le finestre, nonostante gravi danneggiamenti, si riesce ad intravedere la rappresentazione di Cristo, forse assiso sul globo celeste, e altre quattro figure disposte ai suoi lati. Alcune relazioni fanno cenno al cattivo stato di conservazione di questo mosaico.

RESTORATION

Date

1888 - 1898

Reference to the part

Arcangelo; Visitazione; Annunciazione; San Giovanni Battista; San Zaccaria; Vergine in trono; Epigrafe; Sante; Cristo Cosmocrator con i dodici apostoli; estradossi dell'arco trionfale

Management of the work

Pietro Bornia

Description

Pietro Bornia procede all'integrazione e al rifacimento delle porzioni della superficie musiva in pessime condizioni di conservazione, comunque assai poche, rifacendole ex-novo. Inoltre il restauratore si preoccupa di rifare le parti precedentemente restaurate dalla ditta Neuhauser. Nel 1890, in occasione dell'intervento di rifacimento del solaio della chiesa, viene scoperto dietro il cornicione e il solaio un'importante rappresentazione musiva recante il busto di Cristo con i dodici apostoli, conservata in maniera discreta proprio sopra l'estradosso. Il restauro viene affidato allo stesso Bornia che in quegli anni operava sulle superfici musive dell'abside centrale. La linea rossa che oggi corre tra le figure rappresentate separa la parte restaurata da quella ricostruita. Nel 1896 gli interventi di restauro delle superfici musive della facciata occidentale vengono commissionati all'impresa Neuhauser di Innsbruck. Da alcuni disegni giunti sino a noi si desume come in corso d'opera si progetti di restaurare l'intera superficie, decidendo in seguito di intervenire solo in corrispondenza della fascia decorativa comprendete i tre grandi finestroni (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica, pp. 34-35; PRELOG 2004, La basilica eufrasianaa Parenzo, p. 19).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Nella porzione di mosaico raffigurante l'Arcangelo, poiché la maggior parte delle tessere e la malta sulla quale poggia la superficie musiva si trovano in buone condizioni di conservazione, Pietro Bornia interviene sostituendo solo le tessere della porzione attorno ai piedi, del globo e di parti minori della tunica. Per effettuare il restauro del riquadro raffigurante la Visitazione, viene staccato un certo numero di tessere originali dal supporto e ricollocato sulla malta di allettamento. Le tessere originali sono sostituite con nuove sul volto della Madonna e sulla sua mano sinistra; le tessere, per la maggior parte originali, che formano la capigliatura della Vergine, vengono collocate su nuovo supporto di malta. L'aureola è composta interamente da tessere nuove, mentre le vesti vengono integrate con un miscuglio di tessere originali e nuove. Dalla documentazione traspare che la gamba destra dell'Arcangelo è realizzata con tessere nuove fissate su un nuovo strato di intonaco. Anche le tessere nella fascia inferiore dello spazio sono in parte risultato dell'intervento di restauro. Per quanto concerne l'Epigrafe, si presume che i danneggiamenti minori, quali piccole lacune, vengano restaurati durante questi lavori dal Bornia. Nelle figure in migliore stato di conservazione nel catino absidale - l'arcidiacono Claudio e il bambino Eufrasio - il Bornia ricolloca la maggior parte delle tessere originali su nuovi strati di malta. Ampi interventi vengono eseguiti in corrispondenza del modello della chiesa che il vescovo Eufrasio presenta tra le mani. Nel caso del vescovo Mauro, invece, la sostituzione di un certo numero di tessere interessa la faccia e la capigliatura. Le raffigurazioni degli angeli vengono integrate principalmente nella zona degli arti inferiori. I più ampi interventi si eseguono sul trono della Vergine dove prevalgono le tessere nuove rispetto a quelle originali. Durante le operazioni di integrazione del trono, a causa delle pessimi condizioni conservative di quella porzione musiva, viene involontariamente mutato il disegno del trono, stravolgendone l'assetto prospettico. Dalle fonti d'archivio si può desumere che i restauratori abbiano rifatto gran parte dello sfondo dorato nella conca dell'abside, sostituendo numerose tessere originali con foglia d'ora con delle nuove. Le parti della superficie musiva inerenti i visi, poiché in buone condizioni conservative, non sono state interessate da alcuna integrazione. Tutte le tessere a foglia metallica, poiché ossidate, vengono sostituite con delle nuove. Nel San Zaccaria una parte delle tessere originali del volto, dei piedi e dell'aureola vengono sostituite in quanto danneggiate. Nella scena tuttavia prevalgono le tessere originali. Alcune parti subiscono delle sostituzioni radicali come, ad esempio, l'aureola nella quale sono state impiegate tessere nuove. Nuove sono anche alcune tessere che compongono il volto e i piedi del santo. Nel San Giovanni Battista, la maggior parte del mosaico originale è sostituito con tessere nuove. Le parti superiori delle figure a lui vicine, soprattutto i volti, vengono realizzate con un misto di tessere originali e di tessere nuove. Il segmento inferiore viene eseguito ex novo da Pietro Bornia. Nelle altre parti il restauratore utilizza tessere antiche insieme a delle nuove.Nell'intradosso, una volta tolta la pittura a stucco raffigurante il monogramma di Cristo, si interviene sui resti del mosaico ancora in essere al di sotto dell'integrazione pittorica ottocentesca che presentano chiari indizi di come precedentemente vi fosse raffigurato l'Agnello di Dio con la croce, analogo a quello della basilica di S. Vitale di Ravenna. Il Bornia decide, dunque, di realizzare ex-novo quella medesima iconografia sulla base delle tracce ritrovate. Le analisi degli studiosi moderni non confermano questa idea poiché nelle fonti non vi è cenno della rappresentazione dell'agnello mistico, per questi motivi quella raffigurazione, ancora oggi in essere, deve considerasi un'invenzione dettata dal gusto romantico. Negli altri medaglioni dell'intradosso dell'arco trionfale l'integrazione del restauratore interessa superfici molto modeste. Viene restaurato, fra le altre cose, il lato destro della capigliatura di sant'Agata, dove alcune tessere originali sono collocate su nuovo substrato così come altre di color porpora e dorate. L'iscrizione che identifica la santa è quella che subisce i maggiori interventi. Altre integrazioni interessano le figure delle sante Basilissa, Perpetua, Tecla. Nell'iscrizione di santa Cecilia non sono originali la lettera I e la A finale. Nella parte superiore dell'arco trionfale, in seguito alla rimozione del soffitto e la messa a vista delle capriate, dovute allo smantellamento del solaio, viene scoperta una nuova e importante fascia musiva raffigurante Cristo fra gli Apostoli. Pietro Bornia esegue il restauro del mosaico rinvenuto. Il mosaico originale viene restaurato con il metodo del distacco delle figure originarie precedentemente incollate su tela. La fase del distacco viene preceduta dall'esecuzione dei lucidi. In seguito le superfici musive vengono incollate sul nuovo intonaco, mentre le parti mancanti si integrano mediante nuove tessere. L'intera fascia inferiore del mosaico è eseguita ex novo. Nella medesima occasione, sulla chiave di volta dell'arco trionfale viene scoperto un mosaico del quale non si è conservato invece nessun tratto sulla parte restante dell'arco. Si decide di intervenire rifacendo completamente l'intera superficie, a forma di triangolo, basandosi sui resti delle bordure sulla chiave di volta e delle decorazioni conservatesi presso la base dell'arco. Si eseguono bordure ricorrendo ai resti musivi rinvenuti e gli spazi dei triangoli si ricoprono con una doratura uniforme. Contemporaneamente i mosaici della facciata occidentale, il cui restauro è affidato al laboratorio Neuhauser, vengono staccati, integrati nelle figura dei santi e ricollocati sul muro. Nulla si sa in merito ai metodi utilizzati per il rifacimento delle parti restanti (candelabri e bordure), tuttavia su di esse oggi non si riesce ad individuare nemmeno una minima parte del mosaico originale. Si può ritenere, pertanto, che le parti restaurate siano del tutto nuove (BERNARDI 2006, I mosaici della basilica eufrasiana, pp. 27-32, 35-36, 54, 56-60).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (5)

PRESERVATION STATUS

Date

2006, ante | 2006

Reference to the part

Facciata orientale

Description

In origine l'intera superficie della facciata orientale della navata centrale era ricoperta di mosaici. Si sono conservate soltanto tracce ridotte sotto forma di agglomerati di tessere bianche di calcare, rosse di laterizi e poche tessere azzurre di pasta vitrea.

RESTORATION

Date

2006

Reference to the part

Facciata orientale

Management of the work

Ivan Matejicic

Description

Durante i lavori di riparazione del tetto dell'abside della cattedrale si è constatato il cattivo stato di conservazione dei lacerti musivi. Si è deciso pertanto di effettuare un consolidamento preventivo per poi procedere con un intervento più complesso.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

L'intervento si è limitato al consolidamento del supporto tramite la composizione di malta unita a calce. Alcune parti sono state consolidate iniettando mistura di calce e collante.