MESINI, GIOVANNI Classe, S. Apollinare e la sua basilica

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FONTE BIBLIOGRAFICA

Sigla: citazione breve

MESINI, GIOVANNI Classe, S. Apollinare e la sua basilica

Descrizione

MESINI, GIOVANNI Classe, S. Apollinare e la sua basilica / M. G. M. - Ravenna : Arti Grafiche, [dopo il 1924] . - 31 p.

Abstract

Nella prima parte della pubblicazione Giovanni Mesini traccia una esauriente quanto puntuale storia della città di Ravenna ed in particolar modo dell'abitato di Classe, riferendo numerosi fatti storici e concentrandosi, doverosamente, sul porto e sulla sua importanza strategica per secoli. In seguito, riportando anche alcuni brani della Passio S. Apolenaris, ricorda la figura di questo straordinario vescovo e martire, e la sua opera evangelizzatrice, iniziata da Classe e proseguita in Romagna ed anche al di là dell'Adriatico. In merito ai secoli di decadenza della basilica classense, ricorda la meritevole figura di S. Romualdo, che proprio nella basilica di S. Apollinare in Classe (6. sec.) e in virtù dell'intervento del martire vide nascere la sua vocazione. Passa poi alla descrizione della basilica. Mesini riscontra influenze bizantine e romane; riconosce nel catino absidale la Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor, alla presenza di S. Apollinare e della comunità dei fedeli, simboleggiata dalle pecorelle. Nella parte inferiore dell'abside abbiamo i vescovi, rappresentanti la chiesa ravennate, e, ai lati, due quadri, l'uno di significato religioso, ovvero la scena dei Sacrifici, allusione all'Eucarestia, l'altro invece storico, quello dei Privilegi, dove compare l'imperatore Costantino 4. Pogonato. Il testo termina con l'analisi dei sarcofagi, delle lapidi, e di altro materiale proveniente dalla basilica.

BID

RAV003445