KIRSCHBAUM, ENGELBERT L'angelo rosso e l'angelo turchino

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Sigla: citazione breve

KIRSCHBAUM, ENGELBERT L'angelo rosso e l'angelo turchino

Descrizione

KIRSCHBAUM, ENGELBERT L'angelo rosso e l'angelo turchino / Engelbert Kirschbaum. In: Rivista di archeologia cristiana / pubblicata per cura della Pontificia Commissione di archeologia sacra e del Pontificio istituto di archeologia cristiana, 1940, 17. - P. 209-248

Abstract

Engelbert Kirschbaum affronta il problema dell'iconografia dei colori dell'angelo rosso e dell'angelo turchino nella scena di Cristo che divide le pecore dai capretti, appartenente alla parete settentrionale del ciclo cristologico di S. Apollinare Nuovo di Ravenna (520 - 530), a partire dalle note sul medesimo argomento di alcuni studiosi tra i quali Adolfo Venturi, Pietro Toesca, Corrado Ricci, Joseph Kurth, Joseph Wilpert. Dopo aver fornito alcune indicazioni sull'angelologia medioevale e dopo aver spiegato il significato dei colori rosso e turchino secondo gli scritti di Gregorio (Gregorius <papa ; 1>), Giovanni Damasceno (Ioannes : Damascenus <santo>), Agostino (Augustinus, Aurelius <santo>), Origene (Origenes), S. Paolo, Pier Crisologo (Petrus : Chrysologus <santo>), Fulgenzio di Ruspe (Fulgentius <santo>), l'autore afferma che la rappresentazione dell'angelo turchino (angelus tenebrarum) in S. Apollinare Nuovo è la più antica raffigurazione del demonio finora conosciuta nell'arte cristiana. La maggior parte dell'articolo è dedicata all'analisi di miniature e di dipinti compresi tra il 14. ed il 15. sec., nei quali Dio Padre, Gesù o la Madonna vengono corteggiati da angeli rossi e turchini.

BID

RAV0100942