Mosaici d'artisti contemporanei

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Sigla: citazione breve

Mosaici d'artisti contemporanei

Descrizione

Mosaici d'artisti contemporanei / Giuseppe Bovini … [et al.]. - Ravenna : Longo, 1986. - 67 p.

Abstract

Il testo contiene le relazioni tenute in occasione del Convegno sull'arte del mosaico moderno a Ravenna, il 7 e l'8 giugno 1959. Paolo Portoghesi affronta il problema dell'attualità della tecnica musiva in rapporto all'architettura moderna. Ripercorre i momenti salienti della storia del mosaico evidenziando le occasioni in cui questo si è integrato felicemente con le funzioni architettoniche, come nella basilica di San Vitale a Ravenna. Imputa la perdita di vitalità del linguaggio musivo al mancato dialogo fra architetto ed artista in fase progettuale, aspetto che porta a ridurre l'opera del secondo a mero intervento decorativo. Indica alcune direzioni di ricerca perché l'esecuzione di opere musive non si limiti ad essere semplice esercizio di trascrizione. Giulio Carlo Argan affronta il problema di uno sviluppo attuale delle possibilità linguistiche date dalla pratica esecutiva di un'antica tecnica inquadrandola nell'era industriale. Mette a confronto, nel settore del design, il modello nord-europeo, che rivaluta l'esperienza tecnica dell'artigianato nella procedura produttiva, ed il modello americano, che mira ad una eliminazione dell'esperienza artigianale. Compie una capillare analisi del processo esecutivo dell'opera musiva così come veniva realizzata in età bizantina, sottolineando come essa fosse a quel tempo espressione di una volontà collettiva ed incarnazione di una cultura cui partecipavano gli stessi artigiani, il cui lavoro non si limitava ad un ruolo esecutivo. Vede il contributo delle tecniche antiche come una possibile spinta all'instaurazione di una più ampia socialità nella produzione moderna, concretata nei suoi processi e nei risultati. Peter Fisher individua, come momento significativo del superamento della crisi che attraversa il mosaico nei secoli moderni, il tentativo di confronto fra pittura e mosaico intrapreso con l'iniziativa condotta da Giuseppe Bovini negli anni cinquanta a Ravenna. Tuttavia, secondo l'autore, è solo nella contemporanea arte murale messicana di Diego Rivera e nell'opera di Karl Knappe a Monaco di Baviera, che il mosaico si emancipa dalla tradizione aulica, dando vita ad interpretazioni originali ed autonome. Fisher ricorda l'influenza che tali ricerche hanno avuto, estendendosi a: Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, Austria, Danimarca, Italia, Israele, Stati Uniti, Nigeria, Nuova Zelanda, Giappone.

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