BETTINI, SERGIO Il battistero della Cattedrale

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FONTE BIBLIOGRAFICA

Sigla: citazione breve

BETTINI, SERGIO Il battistero della Cattedrale

Descrizione

BETTINI, SERGIO Il battistero della Cattedrale / Sergio Bettini. In: Felix Ravenna : bollettino storico romagnolo edito da un gruppo di studiosi, 1950, 1. - P. 41-60

Abstract

Dopo un breve accenno alle diverse possibili committenze del battistero della cattedrale di Ravenna (449 - 475), Sergio Bettini si concentra principalmente sulla decorazione musiva presente all'interno del battistero. Dapprima sostiene che il corteo degli Apostoli che recano corone, e le raffigurazioni di troni, crucigeri o vuoti, siano temi derivati dalla liturgia imperiale, o meglio di trionfo dello stesso imperatore. Vi sarebbe, pertanto, dai primi secoli del cristianesimo una ripresa dell'iconografia ufficiale dell'impero romano. Bettini sostiene poi che nella cupola del battistero vi sia un nuovo senso prospettico, avvicinabile a quello espresso in epoca successiva dal cubismo, dove un'unica scena è stata suddivisa in tre registri. Avremmo infatti una visione celeste; nel giardino paradisiaco, entro le mura della città dell'Apocalisse, i dodici Apostoli recherebbero omaggio alla figura del Cristo durante l'episodio del battesimo. Lo studioso vede diversi paralleli con le teorie espresse in ambito milanese da sant'Ambrogio. Si sofferma poi sulle maestranze che avrebbero eseguito i mosaici; quelli della cupola sarebbero da mettersi in correlazione con l'ambito milanese e romano, quelli sottostanti, aventi come soggetti i cosiddetti Profeti, sarebbero da ascriversi all'età di Galla Placidia. Per quanto riguarda il soggetto del disco mediano, riscontra un numero troppo alto di rifacimenti che impedirebbero la corretta lettura dell'immagine. Si dedica, poi, all'architettura, mostrando di ritenere il battistero ursiano una anticipazione del complesso di S. Vitale. Ribadisce il concetto della indissolubilità della decorazione musiva e del sottostante apparato architettonico. L'autore termina la sua trattazione, occupandosi degli inserti marmorei, sostenendo la loro appartenenza al primitivo intervento del vescovo Orso e riconoscendo a Neone la volontà di lasciare un proprio segno, apponendovi le soprastanti arcature.

BID

RAV0099528