BOVINI, GIUSEPPE Note sull'arte dei "Magistri musivarii" cui Teodorico affidò la decorazione dei pannelli con scene cristologiche nella sua basilica palatina di Ravenna

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Sigla: citazione breve

BOVINI, GIUSEPPE Note sull'arte dei "Magistri musivarii" cui Teodorico affidò la decorazione dei pannelli con scene cristologiche nella sua basilica palatina di Ravenna

Descrizione

BOVINI, GIUSEPPE Note sull'arte dei "Magistri musivarii" cui Teodorico affidò la decorazione dei pannelli con scene cristologiche nella sua basilica palatina di Ravenna / Giuseppe Bovini. - Imola (BO) : Coop. tip. ed. "Paolo Galeati", 1957. - P. 33-46. Estr. da: Atti dell'Associazione per Imola storico-artistica, vol. VIII, 1957

Abstract

Dopo una breve introduzione sulla mostra dei pannelli cristologici di S. Apollinare Nuovo di Ravenna, tenutasi al Museo Nazionale dal 10 agosto 1957 al 30 ottobre 1958, Giuseppe Bovini, riprendendo Alessandro Testi Rasponi, ipotizza che la decorazione musiva della chiesa sia stata realizzata nell'ultima parte del regno di Teoderico, attribuendo i pannelli al decennio compreso tra il 520 ed il 530. Dopo aver descritto i pannelli decorativi che alternano quelli cristologici, enuncia le scene dei Miracoli e della Passione di Cristo, fornendone l'ordine logico e le misure, e riportandone le ipotesi di Stephan Beissel, Anton Baumstark e Carl-Otto Nordstrom sulla connessione della successione degli episodi con la liturgia siro-giacobita, romana e nord-italica. Mettendo poi in evidenza le diversità stilistiche che intercorrono tra i riquadri della parete meridionale e quelli della parete settentrionale, il Bovini esamina qualche pannello, dal punto di vista iconografico e stilistico: la Moltiplicazione dei pani e dei pesci, la Chiamata di Pietro e Andrea, Cristo giudice che separa le pecore dai capretti, l'Ultima cena, la Preghiera nell'orto del Gethsemani, il Tradimento di Giuda. Vengono riportate le opinioni di alcuni studiosi sulla provenienza delle maestranze che realizzarono i pannelli cristologici: Pietro Toesca, Charles Rufus Morey, Paolo Muratoff, Guillame De Jerphanion (maestranze orientali); Franz Xaver Kraus, Julius Kurth, Maurice Mesnard, Corrado Ricci, Sergio Bettini (maestranze romane); David Talbot Rice, Luisa Mortara Ottolenghi (connubio di artisti romani ed orientali). Infine, affermando che i pictores imaginarii del ciclo cristologico furono ravennati, pronti ad accogliere le influenze romane ed orientali, l'autore attribuisce i pannelli della parete settentrionale ad un "Maestro dei riquadri con i Miracoli di Cristo", e quelli della parete meridionale ad un "Maestro dei riquadri con le scene della Passione del Salvatore".

BID

RAV0212017