MAZZARINO, SANTO Da "Lollianus et Arbetio" al mosaico storico di S. Apollinare in Classe : (note sulla storia culturale di Ravenna e sull'Anonimo Ravennate)

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Sigla: citazione breve

MAZZARINO, SANTO Da "Lollianus et Arbetio" al mosaico storico di S. Apollinare in Classe : (note sulla storia culturale di Ravenna e sull'Anonimo Ravennate)

Descrizione

MAZZARINO, SANTO Da "Lollianus et Arbetio" al mosaico storico di S. Apollinare in Classe : (note sulla storia culturale di Ravenna e sull'Anonimo Ravennate) / Santo Mazzarino. - Messina : Universita degli studi, [dopo il 1965]. - P. 45-62 Estratto da: Helikon : rivista di tradizione e cultura classica dell'Universita di Messina, anno V, n.1 (gennaio-marzo 1965).

Abstract

Santo Mazzarino affronta sotto un nuovo punto di vista l'autore della Cosmographia, l'Anonimo Ravennate. La figura dell'Anonimo, nel quale alcuni studiosi (Jan-Olof Tjader, Theodor Mommsen) riconoscono un falsario, va vista anche alla luce degli avvenimenti di 7. sec. nella città di Ravenna. Essendo la Cosmographia scritta dopo il 680, l'Anonimo cita un avvenimento di qualche anno precedente al quale sarebbe da ricondurre il riquadro di Costantino Pogonato realizzato nella basilica di S. Apollinare in Classe: il passo circa la "dignitate eccelsiastica atque pontificalis". Questa presente nell'opera dell'Anonimo ma a noi noto solo dalla trascrizione di un altro autore di nome Guido, ricondurrebbe ad un episodio del 666, anno in cui era arcivescovo di Ravenna Mauro ed imperatore Costante 2. che concesse l'autocefalia all' "Ecclesia Ravennatis". Poco dopo, essendo vescovo Reparato, l'imperatore Costantino Pogonato emise un "praeceptum" che dava alla chiesa di Ravenna la piena immunità tributaria. Secondo quanto scritto dall'Anomimo viene dichiarato che l'alta posizione ecclesiastica di Ravenna si debba ai meriti "martirium in ea coruscantium" dei "martiri rilucenti in Ravenna". Il termine martirium coruscantium farebbe proprio riferimento ai mosaici del catino absidale della basilica di Sant'Apollinare in Classe. Mazzarino esclude che il mosaico rappresenti, come si credeva all'epoca in cui Mazzarino scrive, la concessione a Reparto in quanto latore nel 666 della "relatio" dell'arcivescovo Mauro per "Reparatum presbiterum et vicedonium missa" in quanto Reparato avrebbe voluto esaltare la sua azione di ambasciatore. Il riquadro di Pogonato, secondo l'autore, va, invece, interpretata come la concessione dell'immunità tributaria (privilegia) data da Costantino Pogonato a Reparato, quando questi era vescovo (673-679), dunque intorno al 675. La conclusione del testo è dedicata ad un confronto tra Castorius e l'Anonimo Ravennate.

BID

RAV0031534