CANUTI, GABRIELE Iconografia delle stagioni nei mosaici pavimentali antichi d'Italia

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Sigla: citazione breve

CANUTI, GABRIELE Iconografia delle stagioni nei mosaici pavimentali antichi d'Italia

Descrizione

CANUTI, GABRIELE Iconografia delle stagioni nei mosaici pavimentali antichi d'Italia / Gabriele Canuti. In: Atti del 1. Colloquio dell'Associazione Internazionale per lo Studio e la Conservazione del Mosaico : Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993 / AISCOM ; a cura di Raffaella Farioli Campanati. - Ravenna : Edizioni del Girasole, 1994 - P. 485-539

Abstract

Gabriele Canuti analizza l'iconografia delle Stagioni nei mosaici pavimentali italiani inquadrabili fra la metà del 2. sec. e la metà del 6. sec. Alle Stagioni si associano normalmente elementi vegetali, ma anche animali, soprattutto acquatici ed uccelli. Possiamo trovare i busti delle Stagioni associati a raffigurazioni dionisiache, oppure con i miti di Licurgo e Ambrosia, di Europa rapita dal toro e Leda con il cigno, che nascondono un simbolismo relativo alla fecondità cosmica. Solo in due esempi, ad Aquileia, le Stagioni si trovano su pavimenti di sicura valenza cristiana, alludendo alla potenza creatrice di Dio e alla resurrezione. Il repertorio dei pavimenti con immagini delle Stagioni è suddiviso per regioni odierne: sono presentati 52 mosaici, fra cui ricordiamo quello del cosiddetto Palazzo di Teoderico a Ravenna (sala tricliniare), con due Stagioni superstiti associate al mito di Bellerofonte e la Chimera. Dal Palazzo ravennate (portico A) proviene anche un frammento con figura virile e lucertola, in cui si potrebbe ravvisare l'Autunno. Canuti lo inserisce fra le attribuzioni incerte. Ancora da Ravenna, da una domus, proviene un pavimento con l'inconsueta raffigurazione della danza delle Stagioni, datato al pieno 6. secolo.

BID

CFI0291502