MAIOLI, MARIA GRAZIA Nuovi ritrovamenti di mosaici romani geometrici bianconeri in Romagna

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MAIOLI, MARIA GRAZIA Nuovi ritrovamenti di mosaici romani geometrici bianconeri in Romagna

Descrizione

MAIOLI, MARIA GRAZIA Nuovi ritrovamenti di mosaici romani geometrici bianconeri in Romagna / Maria Grazia Maioli. In: Atti del 1. Colloquio dell'Associazione Internazionale per lo Studio e la Conservazione del Mosaico : Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993 / AISCOM ; a cura di Raffaella Farioli Campanati. - Ravenna : Edizioni del Girasole, 1994 - P. 215-243

Abstract

Maria Grazia Maioli prende in esame i recenti ritrovamenti di pavimenti musivi geometrici bianconeri di età romana della Romagna, seguendo un ordine cronologico. I più antichi, in cocciopesto con inserimento di tessere musive bianche e nere, sono di poco precedenti l'epoca augustea (Santarcangelo, Faenza); alcuni esempi riminesi (complesso del Vescovado, domus dell'Arco di Augusto, domus del Mercato Coperto) sono ugualmente di epoca preaugustea ma interamente a mosaico. Vengono quindi presi in considerazione pavimenti di età augustea di Faenza (vicolo Pasolini); di Imola (via S. Pier Crisologo, ex convento di S. Domenico). Per l'età imperiale una buona esemplificazione è data dalla Villa Romana di Russi, i cui mosaici si inquadrano fra fine 1. e inizi 2. secolo. Ai pavimenti già noti si aggiungono quelli del settore termale, scutulati con elementi in marmo di riutilizzo. La disamina prosegue con i pavimenti della villa presso la Pieve di Godo, della domus di Palazzo Diotallevi a Rimini, di alcune domus di Ravenna (chiesa di S. Croce, prato di S. Vitale, Banca Popolare, basilica di S. Severo) e riminesi (ex convento di S. Francesco). Da Forlimpopoli, Scuole elementari De Amicis, provengono pavimentazioni databili fra la metà del 2. secolo e il 3., quando gli schemi a tappeto vengono sostituiti da mosaici a schema centralizzato. Ancora al 2. secolo sono riferibili alcuni pavimenti cesenati (Cassa di Risparmio, Pievesestina-via Kuliscioff) e ravennati (Largo Firenze). Nel 3. secolo il mosaico pavimentale sembra orientarsi verso la policromia; il mosaico bianconero continua ad esistere ma nettamente in sottordine.

BID

CFI0291502