AUGENTI, ANDREA Archeologia e topografia a Ravenna : il Palazzo di Teoderico e la Moneta Aurea

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Sigla: citazione breve

AUGENTI, ANDREA Archeologia e topografia a Ravenna : il Palazzo di Teoderico e la Moneta Aurea

Descrizione

AUGENTI, ANDREA Archeologia e topografia a Ravenna : il Palazzo di Teoderico e la Moneta Aurea / Andrea Augenti. In: Archeologia Medievale : cultura materiale, insediamenti, territorio, 2005, 32 - P. 7-33

Abstract

Andrea Augenti affronta la problematica revisione dello scavo del cosiddetto Palazzo di Teodorico a Ravenna (fine 1. sec. a.C. - alto Medioevo), intrapreso fra il 1908 e il 1914 da Gherardo Ghirardini e dello scavo del 1969, fra via Mariani e via di Roma, dove Augenti propone di localizzare la zecca della città (5. - 6. sec.). Per quanto riguarda il palazzo, in base ai dati acquisiti, raccogliendo tutta la documentazione di scavo dispersa in varie sedi fra Bologna e Ravenna, Augenti propone una nuova sequenza cronologica (si parla quasi sempre di cronologia relativa) dei livelli pavimentali emersi nei circa 4000 mq indagati. Nella prima età imperiale esistevano due complessi edilizi, nella zona settentrionale e meridionale dell'area, uno soltanto dei quali (quello a settentrione) riconducibile con sicurezza ad una villa suburbana (fase 1). Nel 4. secolo (fase 2) i due edifici vengono accorpati e si crea una grande villa, con ambienti che gravitano attorno ad un cortile porticato, ancora ubicata in ambito suburbano. Nella prima metà del 5. secolo (fase 3) la residenza viene monumentalizzata e dotata di una grande sala di rappresentanza, forse proprio ora pavimentata in opus sectile: si tratta del palazzo imperiale di Onorio, anche se Augenti sottolinea come il dato sia plausibile ma non provato. In età teodericiana (fase 4: 493 - 526) vengono aggiunti alcuni ambienti a pianta mistilinea; anche in questo caso l'identificazione con il Palazzo di Teoderico è quasi certa. Le modifiche successive degne di nota consistono nel rifacimento di alcune pavimentazioni musive (fase 5: seconda metà del 6. secolo). Il palazzo restò attivo fino all'8. secolo inoltrato, subendo quindi una destrutturazione e varie spoliazioni, fra cui quella ad opera di Carlo Magno.

BID

RAV0082241