Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Ritratto di Giustiniano
OBJECT
OBJECT
Definition
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decorazione musiva parietale
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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decorazione musiva parietale di S. Apollinare Nuovo, Ritratto di Giustiniano
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Position
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controfacciata
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Description
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Frammento della decorazione originaria, staccato, regolarizzato in forma rettangolare e posto su pannello. Il pannello è affisso alla parete tramite grappe.
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna - Ritratto di Giustiniano
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61 B 2 (GIUSTINIANO)
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Iconographic description
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Si tratta del busto – ritratto di un personaggio maschile in età adulta che porta sul capo nimbato un diadema con doppio filare di perle, tipicamente bizantino, con pendilia (catenelle pendenti); il nimbo è decorato da piccoli globi. Tale personaggio veste una tunica bianca e una clamide color porpora, chiusa da una fibula gemmata con tre pendenti. Lo sfondo è dorato e lungo il margine superiore corre l'iscrizione musiva che identifica l'uomo come Giustiniano (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 107).
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Iconological description
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Secondo Friedrich Wilhelm Deichmann, in origine, doveva essere il ritratto di Teoderico, raffigurato con l'armatura; gli attributi imperiali vengono aggiunti solo in un secondo tempo, quando il ritratto viene trasformato in quello di Giustiniano (DEICHMANN 1974, Ravenna. Hauptstadt des Spätantiken, pp. 151-152). Secondo Andrea Agnello si tratterebbe invece già in origine del ritratto di Giustiniano (LP.HE., p. 335; RICCI 1933, Monumenti, pp. 100-106, tav. 33). Secondo Giuseppe Bovini il ritratto apparterrebbe ad un imperatore d'Oriente contemporaneo di Teoderico, Anastasio 1. o Giustino 1. (BOVINI 1957, Note sul presunto ritratto, p. 53). Secondo Isabella Baldini Lippolis, il ritratto era inserito in un contesto più ampio, ossia una rappresentazione storica con più personaggi, nella quale Giustiniano vinceva su un barbaro (BALDINI LIPPOLIS 1999, Il ritratto musivo nella facciata, pp. 473-475; PENNI IACCO 2004, La basilica di Sant’Apollinare Nuovo, pp. 63-65).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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chiesa
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Denomination
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S. Apollinare Nuovo
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Address
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via di Roma
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Notes
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Non è nota con certezza la localizzazione originaria. Sergio Bettini lo colloca nell'abside (BETTINI 1950, Quadri di consacrazione nell'arte, pp. 164-166). Nel 9. sec. Agnellus lo colloca nella facciata interna (AGNELLUS LP HE, p. 335). Il frammento ha poi subìto numerosi spostamenti: nel 1863, in occasione dei restauri di Felice Kibel, viene staccato e posto nella Cappella delle Reliquie; nel 1914 è ricollocato nella controfacciata e nel 1916 è spostato dietro il cassone dei mantici dell'organo (BALDINI LIPPOLIS 1999, Il ritratto musivo nella facciata, p. 465-467), mentre secondo Giuseppe Bovini è posto all'inizio della navata destra, al di sopra della porta che immette nel chiostro (BOVINI 1957, Note sul presunto ritratto, p. 50); o semplicemente spostato più in alto sempre nella facciata interna, a destra della porta (TURA 1916, I restauri in corso al mosaico, p. 114); dal 1951 è collocato nell'attuale posizione.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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493
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ca.
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To
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526
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Validity
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ca.
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bibliografia
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BOVINI, GIUSEPPE Nuove constatazioni sulla tecnica e sui mosaici di S. Apollinare Nuovo di Ravenna
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pp. 96-99
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Date
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556 - 569
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Grounds of basing the dates
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bibliografia
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Notes
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Secondo Agnellus si tratterebbe del ritratto di Giustiniano (AGNELLUS LP. HE, p. 335; Ricci 1933, Tavole storiche dei mosaici, pp. 100-106, tav. 33)Le ricerche sulle malte di supporto del 1951 hanno stabilito che solo il volto è di età teodericiana; il diadema con pendilia e la fibula, il fondo dorato, la clamide e una parte del nimbo sono invece dell'età di Agnello (Bovini 1957, Note sul presunto ritratto); le restanti parti appartengono al restauro di Felice Kibel.
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Teoderico
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Date
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493 - 526
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Circumstance of the commission
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costruzione della chiesa
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Notes
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Teoderico, figlio adottivo dell'imperatore d'Oriente Zenone, conquista Ravenna nel 493, inizia a costruire una nuova cappella palatina per il culto ariano; i lavori per quest'ultima proseguono fino alla sua morte, avvenuta nel 526.
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COMMISSIONER
Name
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Agnello
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Date
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561 - 569
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Circumstance of the commission
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riconsacrazione della chiesa
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Notes
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Agnello, divenuto vescovo di Ravenna dal 556 al 569, in seguito al rescritto di Giustiniano (561), nel quale l'imperatore d'Oriente esortava a riconsacrare le chiese ariane al culto cattolico, modificò parte della decorazione musiva per eliminare tutto ciò che ricordava gli ariani.
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INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
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latino
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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parte superiore del frammento
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Transcription
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iustinian(us)
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Notes
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Le analisi sulle malte condotte nel 1951 hanno dimostrato che l'iscrizione è opera del restauro di Felice Kibel (Bovini 1957, Note sul presunto ritratto, p. 52): essa non è citata direttamente da Agnellus (LP. HE. p. 335), compare in una versione in parte diversa nel disegno pubblicato da Giovanni Ciampini (Ciampini 1699, Vetera Monumenta, tav. XXV: D(ominus) N(oster) IUSTINIANUS IN(perator)) ma non è presente in quello di Flaminio da Parma (Flaminio da Parma 1760, Memorie istoriche delle chiese, p. 287).
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Ente ecclesiastico
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Specific indication
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Archidiocesi di Ravenna
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Address
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Piazza Arcivescovado 1, 48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, controfacciata
IMAGES

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Ritratto di Giustiniano
EXHIBITIONS
Title
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Santi Banchieri Re
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Site
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Ravenna, Chiesa di S. Nicolò
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Date
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dal 4 marzo 2006
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Notes
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Il frammento faceva dunque parte di una composizione articolata. Agnello attesta la presenza, ai due lati della porta principale, di un mosaico con Giustiniano e il vescovo Agnello (LP.HE., p. 335); secondo Flavio Biondo, il mosaico raffigurava Giustiniano e Teodora, con un terzo personaggio in posizione secondaria, il vescovo Teodato: tuttavia, alla fine del 16. sec. della terza figura non vi è più traccia (BIONDO 1531, Historiarum ab inclinatione romanorum, p. 44). Per alcuni studiosi, l'originaria composizione con Teoderico, un vescovo ariano e una figura regale femminile, sarebbe stata sostituita dalle immagini di Giustiniano, Agnello e Teodora (PICCININI 1992, Immagini d'autorità a Ravenna, p. 46); altri studiosi negano la presenza di Teodora, morta già da un decennio all'epoca della consacrazione al culto cattolico di S. Apollinare Nuovo, e propendono per Giustiniano e Agnello: il terzo personaggio è interpretato come il barbaro vinto (BALDINI LIPPOLIS 1999, Il ritratto musivo nella facciata, pp. 473-474).
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