Istanbul, San Salvatore in Chora, naos, parete orientale, Vergine Hodeghetria
OBJECT
OBJECT
Definition
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decorazione musiva parietale
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Identification
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parte di complesso decorativo
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Name/Dedication
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decorazione musiva parietale di S. Salvatore in Chora, Vergine Hodegetria
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Position
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naos, pilastro sudorientale, facciata occidentale
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul - Vergine Hodegetria
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11 F 41 22 1
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Iconographic description
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Il mosaico è parzialmente danneggiato, tuttavia, è ben riconoscibile la figura della Vergine che tiene in braccio Cristo Bambino: l'iconografia corrisponde a quella della Vergine Hodegetria (colei che mostra la via), dal momento che Maria indica il Cristo Bambino come se indicasse ai fedeli la via da seguire; tiene il Bambino lontano dal proprio corpo per poterlo guardare e il Bambino guarda e benedice la Madre, non i fedeli. La Vergine, stante su un suppedaneo gemmato, è rivolta leggermente verso sinistra, con la testa inclinata nella stessa direzione, in modo da poter contemplare il Figlio, e indossa indumenti blu: il mantello cade su entrambi i lati del corpo, mostrando la tunica; sulla testa e sulle spalle porta il maphorion, ornato da bordi e frange dorate; in corrispondenza delle spalle e della fronte compaiono tre stelle, parimenti dorate. Cristo Bambino, seduto sul braccio della Madre, di tre quarti, rivolge lo sguardo verso di lei; il braccio destro è teso in atteggiamento di benedizione, mentre con la mano destra regge un rotolo; la gamba sinistra è piegata e collocata sotto la destra, in modo tale che la pianta del piede sinistro scalzo risulta visibile. La Madre sostiene la caviglia destra del Bambino con la mano sinistra. Il Bambino indossa vesti dorate, con lumeggiature argentee; sulla spalla destra compare un clavo reso attraverso per mezzo di due file di tessere rosse. Secondo la tradizione, l'icona portatile originale della stessa scena venne dipinta dal vivo dall'Evangelista Luca: ottenuta nel 5. secolo dall'imperatrice Eudossia, venne collocata nella chiesa della Vergine Hodegetria dall'imperatrice Pulcheria; in occasione della presa di Costantinopoli da parte dei turchi (1453), l'icona venne trasferita nella chiesa di San Salvatore in Chora (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 168-171; LAZAREV 1967, Storia della pittura bizantina, p. 357; MARINI CLARELLI 1990, Il monastero del Gran Logoteta, pp. 17-18; CIMOK 1993, Chora mosaics and frescoes, p. 69; RODLEY 1994, Byzantine art and architecture, p. 301; CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 151; MANGO 2000, Chora, p. 166, p. 170; BISANZIO COSTANTINOPOLI ISTANBUL 2008, p. 196).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Denomination
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S. Salvatore in Chora
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Address
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Kariye Camii Sk., Edirnekapi
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Notes
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La chiesa è legata alle iniziative della famiglia dei Comneni nei quartieri nord-occidentali della città di Costantinopoli (quartiere delle Blacherne): tra il 1077 ed il 1081, Maria Ducena, suocera di Alessio 1. Comneno, fa restaurare il monastero di San Salvatore in Chora, fondato tra il 6. ed il 7. secolo.; il lavoro di Maria viene portato a termine intorno al 1120 dal nipote Isacco Comneno, detto il Sebastocratore (uno dei titoli nobiliari più alti a Bisanzio).Agli inizi del 14. sec., a partire dal 1316, il complesso viene restaurato dal gran logoteta (primo ministro) Teodoro Metochite (1270-1332), che rinnova ed ingrandisce la chiesa con nartece e parekklesion funerario, e fa ricostruire la cupola del naos; alla medesima epoca risalgono anche i mosaici e gli affreschi. Dopo la presa di Costantinopoli da parte dei turchi (1453), la chiesa viene abbandonata. Nel 1510 viene convertita in moschea da Atik Ali Pasha, gran visir del sultano Bayezit 2. (1481-1512), con la denominazione di Kariye Camii (Kariye Djami): in quell'occasione, i mosaici e gli affreschi vengono stuccati o coperti con imposte lignee.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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1315
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ca.
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To
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1321
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Validity
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ca.
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bibliografia
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UNDERWOOD, PAUL A. The Kariye Djami
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vol.1, pp. 14-16
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Teodoro Metochite
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Date
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1313 - 1332
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Circumstance of the commission
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restauro
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Notes
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Teodoro Metochite, intorno al 1313, commissiona il restauro della chiesa di S. Salvatore in Chora e ne cura anche la decorazione a mosaico. La sua opera si interrompe durante la guerra civile fra Andronico 2. e Andronico 3. A seguito della vittoria di Andronico 3., Teodoro viene mandato in esilio e torna nella capitale solo nel 1330 dove muore dopo due anni (CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 123).
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Height
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253
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Width
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105
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INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
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greco
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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a sinistra e a destra del nimbo della Vergine
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Transcription
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m(ete)r th(eo)u e chora tou achoretou
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Notes
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La Madre di Dio, dimora dell’incontenibile.Tale espressione venne coniata da san Cirillo d'Alessandria per esaltare la maternità divina di Maria.Il termine "incontenibile" fa riferimento al Figlio di Dio nel grembo di Maria: esso allude all'Inno Acatisto (5. sec.) composto probabilmente da Romano il Melode, in onore della Vergine Maria, per ringraziarla di aver liberato Costantinopoli da un'irruzione di barbari.
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Ministero della Cultura e del Turismo Turco
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Address
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Ataturk Bulvari, 29, Ankara
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES

Istanbul, San Salvatore in Chora, naos, parete orientale, Vergine Hodeghetria
BIBLIOGRAPHY
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