Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 1
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo del cosiddetto Palazzo di Teodorico, Portico A1
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Description
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Dallo stesso ambiente provengono ventiquattro frammenti, solo alcuni contigui, collocati su supporti differenti.
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SUBJECT
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Identification
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Cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ravenna - Decorazione geometrica policroma con quadrati e rettangoli - Decorazione policroma a finto marmo - Decorazione geometrica policroma con quadrati a otto cerchi sottesi - Decorazione geometrica policroma a fila di pelte e losanghe - Decorazione geometrica policroma a ottagoni, quadrati e losanghe - Decorazione geometrica policroma a nastro ondulato e calici trifidi capovolti
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48 A 98 1 : 48 A 98 13 3
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Iconographic description
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Dalla campata 1 provengono sei frammenti pertinenti ad un tessellato geometrico policromo con composizione a reticolo di fasce intersecantisi: in un quadrato e attorno a un quadrato si trovano quattro piccoli quadrati angolari e quattro rettangoli sui lati, tutte le figure adiacenti a linee di tessere (BALMELLE 2002, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 409, a). I rettangoli sono riempiti da losanghe determinate da cordoni iridati; i quadrati maggiori presentano cerchi inscritti e annodati ad un quadrato (definito da un cordone iridato e con crocetta quadripetala al centro), solidi, croci a bracci terminanti in semicerchi, svastiche, quadrilobi attorno a un quadrato diritto caricato da un nodo di Salomone, con fusi ai vertici; i quadrati minori sono inscritti e tangenti a cerchi e sono caricati da scacchiere.Il frammento in tessellato policromo, a imitazione di una soglia marmorea, con venature diagonali grigie e verdi, è pertinente alla soglia.Dalla campata 2 provengono dieci frammenti pertinenti ad un tessellato geometrico policromo con composizione a serie ortogonali di cerchi tangenti (quadrati a otto cerchi sottesi): in un quadrato quattro grandi cerchi angolari e quattro piccoli, posti sulle mediane, determinano un ottagono centrale irregolare a lati concavi e figure poligonali di risulta sui margini (BALMELLE 2002, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 404, c). La composizione è disegnata da fasce iridate, fasce con trecce a due capi, fascia con onda corrente a giro semplice. Negli ottagoni compaiono: nodi di Salomone; nei cerchi grandi: quadrati a lati concavi iscritti sulla diagonale, fioroni compositi di otto elementi contigui, quattro petali affusolati e quattro hederae con punta verso il centro (BALMELLE 2002, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 267, b); nei cerchi piccoli: crocette quadripetale. La composizione è bordata da una fascia con fila di pelte diritte e affrontate ai lati di una losanga sdraiata. Le losanghe sono campite da losanghe minori, suddivise in quattro settori (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 59, b).Dalla campata 3 proviene un frammento pertinente alla fascia che bordava una composizione in tessellato geometrico policromo. La fascia presenta una fila di pelte diritte e affrontate ai lati di una losanga sdraiata. Le losanghe sono campite da losanghe minori, suddivise in quattro settori (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 59, b).Dalla campata 4 provengono quattro frammenti, non contigui, pertinenti ad un tessellato geometrico policromo. I frammenti superstiti consentono di ricostruire solo parzialmente il disegno compositivo: in un ottagono e attorno a un ottagono, quadrati adiacenti e losanghe angolari, contigue all'ottagono e adiacenti ai quadrati, che determinano triangoli sui lati (BALMELLE 2002, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 373, e). L'ottagono doveva essere occupato da un kantharos con edera, di cui rimangono parte del piede e alcune foglioline. Uno dei quadrati rimasti, adiacenti all'ottagono, presenta un motivo con cerchio annodato e inscritto a un quadrato. La composizione doveva essere bordata da una fascia con fila di pelte diritte e affrontate ai lati di una losanga sdraiata. Le losanghe sono campite da losanghe minori, suddivise in quattro settori (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 59, b). Nell'angolo, al posto della pelta, figura un fiorone composito di quattro petali contigui affusolati. Esternamente corre un'altra fascia con nastro ondulato a rotolo, con calici trifidi diritti e capovolti (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 65, g).Dalla campata 5 provengono tre frammenti adiacenti, pertinenti ad un tessellato geometrico policromo. I frammenti superstiti sono relativi ad una fascia con nastro ondulato a rotolo, con calici trifidi diritti e capovolti (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 65, g), adiacente ad una cornice con treccia a due capi e ad una fascia ingemmata di losanghe sdraiate e cerchi tangenti (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 24, a): questi ultimi con quadrato a lati concavi inscritto, le losanghe con fiorone unitario a quattro elementi adiacenti, costituiti da triangoli dentellati (il centro è un cerchio).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Qualification
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statale
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Denomination
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cosiddetto Palazzo di Teoderico
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Date
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9. sec. | 800 - 899
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Address
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via di Roma, angolo via Alberoni
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Specific location
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piano superiore
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Notes
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Il cosiddetto Palazzo di Teodorico è il nartece della chiesa altomedievale di San Salvatore ad Calchi, indagata da Mario Mazzotti negli anni Cinquanta del secolo scorso, creduta erroneamente la facciata del palazzo teodoriciano.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
INVENTORY OF MUSEUM OR OF SUPERINTENDENCE
Number
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6439-6443
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Placement
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Ravenna, SBAP
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Italia
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Emilia-Romagna
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RA
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Ravenna
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Ravenna
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orti
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privati
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Orti Serena Monghini
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via di Roma, angolo via Alberoni
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Lo scavo del 1908 - 1914 nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico ha messo in luce una serie di strutture abitative pluristratificate, sulla cui interpretazione, sequenza cronologica e committenza gli studiosi si trovano ancora discordi.Dalle più recenti analisi dei dati di scavo sembra possibile evincere che alla fine del 1. sec. a.C. - inizio 1. sec. esistevano due complessi edilizi: quello settentrionale riconducibile ad una villa suburbana, rispetto all'abitato di Ravenna, con triclinium/tablinum affiancato da altri ambienti e affacciato su un atrio. Nel settore meridionale è stata individuata una serie di ambienti affacciati su un corridoio (A1), ripavimentati a mosaico verso la fine del 1. sec. - inizi del 2., riguardo ai quali non è possibile stabilire se facessero parte della villa suburbana. Nel 4. secolo l'intero complesso risulta essere una residenza di notevoli dimensioni, costituita dagli ambienti dei settori settentrionale e meridionale che gravitano attorno ad un grande cortile porticato.In età onoriana (prima metà del 5. sec.) la residenza viene ulteriormente monumentalizzata e si trova ad avere, a nord, una grande aula absidata (Stanza L) pavimentata, forse proprio in questa fase, in opus sectile: è probabile, ma non dimostrabile archeologicamente, che il complesso sia il palazzo imperiale di Onorio, che nel 402 trasferì la capitale a Ravenna. In età teodericiana (493 - 526) il palazzo viene nuovamente trasformato: nel settore nord vengono aggiunti alcuni ambienti fra cui un grande triclinio triabsidato (Sala S); alcuni ambienti vengono ripavimentati a mosaico. Le ultime modifiche di una certa consistenza si hanno nella seconda metà del 6. secolo, quando il livello di alcuni ambienti è innalzato mediante una nuova pavimentazione a mosaico. Il palazzo rimane attivo almeno fino all'8. secolo inoltrato. Gli episodi successivi sono riconducibili ad una destrutturazione sempre più accentuata, genericamente inquadrabile nell'alto Medioevo.
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METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
Denomination of archaeological site
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cosiddetto Palazzo di Teoderico
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Management of the work
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Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)
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Those who did the work
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Ghirardini, Gherardo
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Date
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1908 - 1914
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CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
Century
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6.
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Fraction of century
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primo quarto
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SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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500
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ca.
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To
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525
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Validity
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ca.
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bibliografia
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BERTI, FEDE Regione 8. : Ravenna, 1
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pp. 55-59
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Date
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6. sec. | 526, post
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Grounds of basing the dates
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bibliografia
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Notes
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Isabella Baldini Lippolis data i mosaici figurati del portico all'età teodericiana e i mosaici geometrici, ad essi soprastanti, all'età post-teodericiana (BALDINI LIPPOLIS 1997, Articolazione e decorazione del palazzo, pp. 27-28)
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Teoderico
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Date
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493 - 526
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Circumstance of the commission
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ristrutturazione del palazzo imperiale
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Notes
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Lo scavo del 1908-1914 nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico ha messo in luce una serie di strutture abitative pluristratificate, sulla cui interpretazione, sequenza cronologica e committenza gli studiosi si trovano tuttora profondamente discordi. La maggior parte di essi tuttavia ritiene che gli ambienti emersi, per quanto concerne la fase di fine 5. - inizi 6. secolo, si possano identificare con i resti del palazzo imperiale di Teoderico (RUSSO 2005, Una nuova proposta per la sequenza, pp. 186-187). Il re goto avrebbe utilizzato come sua residenza il palazzo preesistente, fatto erigere da Onorio al momento del trasferimento della capitale a Ravenna, sui resti di strutture di età imperiale, identificate con una villa suburbana, almeno nella parte settentrionale del complesso. Eugenio Russo ritiene che il palazzo di Onorio sia sorto nell'area della sede del praefectus classis, cioè di un edificio militare dotato di ambienti di rappresentanza (RUSSO 2005, Una nuova proposta per la sequenza, p. 160).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
RESTORATION
Date
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1908 - 1914
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)
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Management of the work
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Gherardo Gherardini; Domenico Maioli; Giuseppe Gerola
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Description
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A partire dal 1908, nel corso di diverse campagne annuali, si avviano gli scavi nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico. L'ultima campagna di scavi viene eseguita nel 1914. Lo scavo dell'edificio permette la discoperta successiva di quattro strati pavimentali, distaccati in numerosi frammenti, in modo tale da permettere la conservazione di parte del sottofondo originale e quindi essere collocati su nuovo supporto, uno spesso strato di malta cementizia. Al termine dei lavori, i frammenti estratti vengono collocati nell'ex-chiesa di San Romualdo, annessa alla biblioteca Classense, allora sala del Museo Archeologico, prima di essere trasferiti nel chiostro della chiesa di San Vitale.Particolare riguardo si pone nei confronti di motivi figurati, staccati nella loro interezza ai fini di una esaustiva documentazione. Per quanto riguarda i motivi geometrici ripetuti invariabilmente si sceglie, invece, di staccarne quadri campione delle dimensioni relative all'estensione dei motivi stessi (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, pp. 83-97).
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna
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Address
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via S. Vitale, 17, 48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 1
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 1
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 1
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 2
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 3
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 4
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 4
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 4
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 4
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Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo del Portico A1, campata 5
BIBLIOGRAPHY
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BIBLIOGRAPHY
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BIBLIOGRAPHY
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BIBLIOGRAPHY
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BIBLIOGRAPHY
EXHIBITIONS
Title
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Palatia
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Site
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Ravenna
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Date
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2002 - 2003
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EXHIBITIONS
Title
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La forma del colore
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Site
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Rimini
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Date
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1999 - 2000
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Notes
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Sette frammenti, provenienti dalla seconda campata del portico, si conservano presso casa Serena Monghini, in via di Roma a Ravenna (BERTI 1976, Regione 8. : Ravenna, p. 55 n. 26).Alcuni frammenti sono conservati nei Magazzini del Museo Nazionale di Ravenna (PALATIA 2002, p. 49).
Progetto PARSJAD
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