OBJECT
OBJECT
Definition
|
pavimento musivo
|
Identification
|
frammento
|
Name/Dedication
|
pavimento musivo di S. Severo, Sacello nord, Frammento con iscrizione
|
SUBJECT
SUBJECT
Title
|
49 D 33 : 49 L 8
|
Identification
|
Museo Nazionale, Ravenna - Motivo decorativo geometrico - Iscrizione
|
Iconographic description
|
Il lacerto fu ritrovato presso la base della colonna del triforio d'ingresso del sacello nord. Consta di un motivo geometrico, a triangoli alternati, e di un' iscrizione mutila, difficilmente interpretabile.
|
GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
|
Italia
|
Region
|
Emilia-Romagna
|
Province
|
RA
|
City
|
Ravenna
|
Locality
|
Ravenna
|
Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
|
museo
|
Qualification
|
statale
|
Denomination
|
Museo Nazionale
|
Address
|
via Fiandrini
|
LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
|
Italia
|
|
Emilia-Romagna
|
|
RA
|
|
Ravenna
|
|
Ravenna
|
|
sacello
|
|
sacello di S. Severo
|
|
570 - 595
|
|
via Romea sud
|
|
Nell'area archeologica di S. Severo sono state identificate e scavate diverse strutture, pertinenti a differenti fasi cronologiche: una necropoli di età romana (1. - 2. secolo), un complesso di età romana (2. - 5. secolo), identificato da Maria Grazia Maioli con un edificio termale pubblico; un piccolo edificio di culto, impiantatosi sopra alle strutture romane, identificato da Mario Mazzotti come ecclesia domestica; la basilica dedicata a S. Severo, databile alla seconda metà del 6. secolo e innalzata sopra alle strutture precedenti, a cui si affiancavano, a sud del nartece, due sacelli tangenti a pianta quadrata. Il sacello settentrionale è stato identificato con il monasterium di S. Ruffillo, citato da Andrea Agnello come luogo della sepoltura di san Severo, prima che venisse traslato all'interno della basilica. Il secondo sacello, affiancato al primo a sud, aveva le murature ricavate da strutture precedenti e l'abside posta a est. E' probabile che fosse destinato al culto, data la presenza di un quadrato rilevato, interpretato come base di un altare. La basilica di S. Severo, costruita fra il 570 e il 595 all'interno della città di Classe, presentava la classica pianta basilicale (larghezza 27,30 m, lunghezza 64,70 m) a tre navate con nartece (profondità circa 9 m) e con abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno rivolta a est (diametro circa 14 m). L'abside doveva avere la volta formata da tubi fittili e nella parte superiore doveva essere decorata a mosaico, come suggeriscono le numerose tessere ritrovate. Il presbiterio, a pianta rettangolare, giungeva fino alla terza coppia di colonne. In fondo alla navata sinistra, all'esterno, vi è il rudere del campanile, a pianta quadrata, che ne ingloba uno precedente rotondo. Fra il 1468 e il 1475 la chiesa venne ridotta ad un'unica navata, corrispondente alle dimensioni dell'antico presbiterio. Nel 1754-1755 venne completamente ricostruita dai monaci camaldolesi di Classe, che ne modificarono l'orientamento (da est a ovest). Nel 1821 infine venne sconsacrata, venduta e successivamente demolita.
|
METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
Denomination of archaeological site
|
area archeologica di S. Severo
|
Management of the work
|
Soprintendenza alle Antichità dell'Emilia Romagna
|
Those who did the work
|
Bermond Montanari, Giovanna
|
Date
|
1967 - 1969
|
Notes
|
La zona in cui sorgeva la basilica di S. Severo era nota poichè rimaneva in vista il rudere del campanile. Nel 1963 l'area fu oggetto di sondaggi penetrometrici, diretti da Giuseppe Cortesi, e fra il 1964 e il 1974 di campagne di scavo ad opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, già Soprintendenza alle Antichità, sotto la direzione di Giovanna Bermond Montanari. Negli anni Settanta l'area, prima di allora proprietà privata con casa colonica e strutture annesse, fu acquistata dallo Stato divenendo demaniale. Dopo un'interruzione di quasi un decennio, nel 1982 sono riprese campagne di scavo ed interventi di conservazione e tutela ad opera della Soprintendenza, diretti da Maria Grazia Maioli. Nell'estate 2006 ha preso avvio una nuova campagna di scavo diretta da Andrea Augenti (Università di Bologna, sede di Ravenna).
|
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
|
700
|
|
ca.
|
To
|
799
|
|
bibliografia
|
|
Ravenna e il porto di Classe : venti anni di ricerche archeologiche tra Ravenna e Classe
|
|
p. 40, nota n. 60
|
PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
|
1969, ante | 1969
|
Description
|
Dal 1964 si procede con diverse campagne di scavi della chiesa di S. Severo nel territorio di Classe. Negli scavi condotti nel 1965 si mettono in luce varie porzioni del pavimento musivo della chiesa conservate soprattutto nella navata centrale e nella navata laterale destra. I tratti di pavimenti musivi conservati nella navata centrale si trovano ai lati del bema e davanti a questo.Nella breve campagna di scavo del 1966 si mette in luce un pavimento musivo facente parte di un ambiente rettangolare di origine antecedente alla costruzione della chiesa (BERMOND MONTANARI 1968, Lo scavo della Basilica di S. Severo, pp. 407-412).
|
RESTORATION
Date
|
1964 - 1969
|
Responsible institution
|
Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna
|
Management of the work
|
Giovanna Bermond Montanari
|
Description
|
In conseguenza dei ritrovamenti di mosaici pavimentali avvenuti in seguito agli scavi dell’area basilicale di S. Severo, si procede eseguendo interventi di strappo e ricollocamento dei mosaici su lastre di calcestruzzo armato. Il mosaico strappato è poco meno della metà del tappeto musivo che copriva le navate; il lavoro, eseguito con imperizia e in maniera grossolana, è probabilmente realizzato da manovalanza non specializzata. I frammenti dei mosaici pavimentali strappati e restaurati sono collocati al Museo Nazionale di Ravenna, addossati al muro perimetrale che separa l’area del museo da quella della chiesa di S. Vitale (MAIOLI 1992, Nuovi dati sul complesso, p. 501; SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79; BERMOND MONTANARI 1968, La chiesa di S. Severo nel territorio; RAVENNA E IL PORTO DI CLASSE 1983).
|
PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
PRESERVATION STATUS
Date
|
2006, ante | 2006
|
Description
|
I frammenti di decorazione musiva pavimentale distaccati nella campagna di lavori del 1965 - 1969 sono oggetto di un esame dello stato di conservazione condotto dal professor Cesare Fiori e dalla dottoressa Mariangela Vandini del Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna sede Ravenna. In tale occasione si mette in evidenza un avanzato stato di degrado derivante, in primo luogo, dall’utilizzo del calcestruzzo armato come supporto. Si notato tessere fratturate, tessere disgregate nella massa e microfratture delle tessere, cristallizzazioni di sali in fratture e microfratture, concrezioni sulle superfici delle tessere, deposito di sali e particellato negli interstizi, si evidenziano inoltre fenomeni diffusi di corrosione dei ferri dell’armatura con conseguente formazione di ruggine. In seguito all’asportazione del calcestruzzo armato, utilizzato come supporto dei mosaici, durante i lavori di restauro dei frammenti, si accerta che la gran parte della malta originaria di allettamento è ancora presente nelle zone interstiziali (SANTI BACHIERI RE 2006, p 79).
|
RESTORATION
Date
|
2006
|
Responsible institution
|
Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio
|
Management of the work
|
Cetty Muscolino
|
Description
|
L’intervento di restauro, eseguito sui frammenti musivi distaccati negli anni dal 1965 al 1969, prevede una accurata operazione di consolidamento con conseguente asportazione del supporto cementizio e applicazione su nuovo supporto in aereolam, interventi di integrazione delle lucune, ricostruite a finto mosaico nei casi di lacune-mancanza e operazioni di pulitura e trattamento protettivo con cera microcristallina (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
|
INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
|
consolidamento
|
Description
|
Un primo intervento di preconsolidamento viene effettuato tramite l’applicazione di tre tele in successione sulla superficie musiva. Si procede in seguito alla rimozione del calcestruzzo armato applicato come supporto. Dopo aver adagiato i frammenti su appositi supporti in legno si effettua una prima rimozione di calcestruzzo tramite l’impiego di una sega circolare diamantata. L’eliminazione di cemento ha l’obiettivo di giungere allo strato interessato dall’armatura in ferro che viene eliminata manualmente. Si procede in seguito ad una seconda serie di tagli (intervallati tra loro alla distanza di 1 cm) fino ad arrivare a circa 2 mm di spessore al di sopra della radice delle tessere. L’ultima parte di cemento viene rimossa utilizzando una microfresa.I lacerti, dopo opportuni consolidamenti di tessere e leganti, sono stati assemblati e collocati su supporti in aereolam (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
|
INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
|
pulitura
|
Description
|
L’intera superficie musiva viene sottoposta ad una pulitura chimico-fisica e trattata in seguito con cera microcristallina (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
|
INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
|
integrazione / rifacimento
|
Description
|
Per quanto riguarda le operazione di integrazione eseguite, si è definita una metodologia di intervento secondo la quale le lacune sono distinte in lacune-mancanza di piccole dimensioni e facilmente ricostruibili nella loro definizione iconografica e lacune-perdita interessanti aree di maggiori dimensioni di incerta o arbitraria ricostruzione. Per le prime si è intervenuto integrando con malta incisa a effetto mosaico e dipinta. Le seconde sono state integrate con malta raccordata alle campiture circostanti di mosaico (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
|
INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
|
descrittiva
|
Language
|
latino
|
Tecnique of writing
|
mosaico
|
Character type
|
lettere capitali
|
Position
|
prospiciente la base della colonna del triforio d'ingresso al sacello nord
|
Transcription
|
[...]tann[...]/[...]o octaro[...]
|
Notes
|
L'iscrizione, frammentaria, non è interpretabile ( RAVENNA E IL PORTO DI CLASSE 1983, pp. 39 -40).
|
LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
|
proprietà Stato
|
Specific indication
|
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna
|
Address
|
via S. Vitale, 17, 48100 Ravenna
|
DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
Notes
|
|