Pavimento musivo di S. Giovanni Evangelista, Esercito della 4. Crociata

Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Esercito della 4. crociata

Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Esercito della 4. crociata

M

C

IT

279

R

CIDM

0

279

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

frammento

Name/Dedication

pavimento musivo di S. Giovanni Evangelista, Esercito della 4. Crociata

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Chiesa di San Giovanni Evangelista, Ravenna - Esercito della 4. Crociata

11 P 44 2

Iconographic description

Il lacerto raffigura cinque soldati, ricoperti di cotte di maglia d'acciaio che brandiscono lance con la mano destra, mentre con la sinistra stringono lo scudo al petto. Dei cinque scudi se ne vede solo uno, di forma quasi romboidale.

Iconological description

Si tratta di un episodio della 4. Crociata che precede cronologicamente la presa di Zara, pure raffigurata in un altro lacerto (CARILE 1976, Episodi della 4. Crociata, p. 118).

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

chiesa

Denomination

S. Giovanni Evangelista

Date

426-427

Monumental complex the catalogued object belongs to

S. Giovanni Evangelista

Address

piazza Anita Garibaldi

Specific location

navata settentrionale

Notes

La chiesa, a tre navate, fu bombardata durante la Seconda guerra mondiale e ricostruita nella forma attuale a metà del secolo scorso. Edificata per volere di Galla Placidia che sciolse un voto fatto a san Giovanni al quale aveva chiesto di essere risparmiata da una terribile tempesta che l'aveva colta alla sprovvista in mare durante il suo viaggio da Costantinopoli a Ravenna (424), ha restituito sessantuno frammenti musivi pavimentali di epoche comprese tra il 6. e il 13. secolo, ora esposti lungo le pareti perimetrali della chiesa. All'interno dell'edificio è presente anche una cappella con affreschi trecenteschi di scuola giottesca (FARIOLI CAMPANATI 1995, I mosaici pavimentali della chiesa, pp. 17-18).

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

no

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Date

1763

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

13.

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

1213

ca.

To

1213

Validity

ca.

bibliografia

FARIOLI CAMPANATI, RAFFAELLA I mosaici pavimentali della Chiesa di S. Giovanni Evangelista in Ravenna

p. 55

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze ravennati dei pavimenti musivi

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

analisi storica

COMMISSIONER

Name

Guglielmo

Date

1213

Circumstance of the commission

decorazione musiva della chiesa

Notes

L'abate Guglielmo, all'indomani della conquista di Costantinopoli, avvenuta nel 1204, volle, con la creazione di questi mosaici, mettere in risalto la correlazione tra il felice esito della 4. Crociata con la fondazione dell'impero latino di Costantinopoli, e l'elezione a Patriarca del veneziano-ravennate Tommaso Morosini, abate di S. Maria in Porto, monastero dipendente dall'abbazia benedettina di S. Giovanni Evangelista.

SUPPORT

SUPPORT

Typology

mobile

Material

pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)

TESSERAE

TESSERAE MATERIAL

Material

tutti i materiali

Color

policromo

Typology

tutte le tipologie

Notes

E' stato impiegato materiale lapideo e vetroso.

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

intero manufatto

Denomination

opera musiva tessellata

Method

diretto

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1763

Description

Nel 1763, l'abate Guaccimanni commissiona lavori di scavo in corrispondenza della navata centrale della basilica di S. Giovanni Evangelista. L'archeologo Antonio Zirardini ci rende testimonianza dei ritrovamenti avvenuti. Si tratta di un pavimento a mosaico collocato a circa m 1,75 al di sotto del piano di calpestio, ma successivo alla pavimentazione originaria d'epoca placidiana. Nei mosaici ritrovati compare, infatti, un'iscrizione che riporta la data del 1213 e riferisce l'opera alla volontà dell'abate Guglielmo (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 84, 85).

RESTORATION

Date

1763

Description

In seguito al ritrovamento dei pavimenti musivi nella navata centrale della chiesa di San Giovanni Evangelista, l'abate Guaccimanni si interessa al recupero di alcuni frammenti. Questi vengono distaccati con la porzione di massetto originario e successivamente murati alle pareti della Cappella di san Bartolomeo (attuale pastoforio nord). Una ricevuta di spesa conferma il lavoro in questione, due baiocchi e cinquantadue scudi spesi per 1800 libbre di gesso occorso per il lavoro di muratura (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 85; BELTRAMI 1783, Il Forestiere instruito delle cose; SPRETI 1804, Compendio istorico dell'arte, pp. 112, 113).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

RESTORATION

Date

1920 - 1925

Description

In occasione del centenario dantesco del 1920 si intraprendono lavori di ripristino e restauro della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Al fine di restituire alle pareti della cappella di san Bartolomeo una condizione filologicamente rispettosa del suo aspetto originario si dispone il distacco dei frammenti musivi pavimentali medioevali, murati nel 1763. Ciascun lacerto viene dotato di una cornice di legno e rinforzato ai bordi mediante l'utilizzo di malte idrauliche aventi la funzione di riempimento delle lacune e di raccordo delle parti originali con il telaio. Nel 1925 si provvede, infine, ad assicurarli mediante grappe alle pareti della navata minore settentrionale (MURATORI 1926, I funerali di Renardo nella chiesa, p. 48; CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (3)

PRESERVATION STATUS

Date

2000

Description

Nell'ambito degli interventi di restauro, condotti dalla Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna, il frammento raffigurante l'Esercito della crociata IV è oggetto di numerose analisi diagnostiche: microscopia ottica a luce riflessa, analisi termiche DTA-TGA, analisi difrattometriche ai raggi X (XRD). Ciò permette di definire la composizione delle malte, nonché il rapporto legante aggregato. In particolare si osserva che le malte di allettamento utilizzate nel restauro degli anni venti del Novecento non garantiscono più una sufficiente tenuta e sono, inoltre, poco compatibili con la malta originaria per quoziente di dilatazione e aspetto estetico (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).

RESTORATION

Date

2000

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali

Description

Il restauro prevede l'esecuzione di interventi di consolidamento, pulitura e integrazione eseguiti a seguito di un'approfondita analisi diagnostica dello stato conservativo del manufatto, condotta mediante microscopia ottica a luce riflessa, analisi termiche e analisi diffrattometriche. Acquisiti i risultati delle analisi, si procede preliminarmente con un'operazione di precosolidamento mediante incollaggio preventivo delle tessere con apposite tele di cotone e colla di origine animale, per garantirne la stabilità (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Eliminata la cornice lignea applicata durante i restauri del 1920, le operazioni di consolidamento vengono avviate assottigliando lo strato di malta originale del retro del frammento, al fine di ricomporre le fratture e contenere le zone distaccate. Il sottofondo viene ridotto di spessore incidendone per una profondità di tre quattro centimetri il retro con tagli paralleli e ravvicinati. Si procede, in seguito, al consolidamento delle fessurazioni presenti nella malta, previa veicolazione con acqua e alcool, con iniezioni di resina acrilica (Emulsione Primal AC 33) diluita al 50% in acqua. All'interno delle fessurazioni più grandi viene percolata della malta idraulica, PLM, e, per evitare l'affioramento sulla superficie decorata dei prodotti utilizzati, viene riempito il fondo di queste fessure con polvere di marmo finemente setacciata. Non solo; al fine di garantire una più solida adesione tra i diversi pezzi in cui il lacerto è suddiviso, le fessurazioni che lo attraversano per tutto lo spessore del sottofondo vengono ricongiunte utilizzando dei perni in fibra di vetro, di sezione circolare, del diametro di cinque millimetri e di lunghezza media di quindici-venti centimetri. Gli scassi in cui vengono alloggiati i perni sono fissati con resina epossidica Araldite con aggiunta di indurente. Eseguite queste operazioni, si stende sul retro dell'opera una malta, cosiddetta di sacrificio, dello spessore di circa un centimetro, composta da calce idraulica Lafarge, polvere di marmo 0,6-1,2, sabbia di fiume, resina acrilica Pimal concentrazione 60% in acqua, sulla quale si stende un collante industriale, Granirapid, che ha la funzione di fissare il mosaico ad una base costituita da una struttura in lega metallica tra due fogli di lana di vetro impregnati di resina epossidica. La malta di sacrificio ha la funzione di rendere reversibile l'operazione, essendo particolarmente tenera (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 89-91).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Tra le prime operazioni di restauro effettuate si deve ricordare la pulitura della parte posteriore del mosaico dalle malte di allettamento stese per il collegamento del frammento con la cornice lignea applicata nel restauro degli anni venti del Novecento. L'operazione di rimozione viene condotta mediante l'uso di mezzi meccanici: bisturi, vibro incisore e scalpelli (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, p. 89, 91).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Le lacune della superficie musiva sono state risarcite mediante la tecnica della malta incisa, composta da calce idraulica Lafarge più carbonato di calcio in rapporto 1:3, incisa e dipinta con acquerelli. Il sottofondo sul quale stendere la malta da incidere è costituito da due strati, una prima stesura di riempimento e una stesura di malta più fine. La stesura di riempimento è composta da calce idraulica Lafarge, Perlite, polvere setacciata di lapideo calcareo in rapporto 1:3, resina acrilica Primal AC 33 concentrazione 10% in acqua. La malta più fine è composta da calce idraulica Lafarge, aggregato polvere di roccia calcarea e sabbia di fiume setacciata in rapporto 1:3, resina acrilica Primal AC 33 concentrazione 10% in acqua. La superficie incisa, viene, infine, dipinta con ossidi e terre naturali, con colorazione tale da risultare il meno invasiva possibile dal punto di vista percettivo (CARNINO 2001, San Giovanni Evangelista in Ravenna, pp. 90, 91).

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Ente ecclesiastico

Specific indication

Archidiocesi di Ravenna - Cervia

Address

piazza Arcivescovado 1, 48100 Ravenna

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

immagini_scheda/ra_sge_018_ICON_-med.jpg

Ravenna, S. Giovanni Evangelista, Esercito della 4. crociata

BIBLIOGRAPHY

CARILE, ANTONIO Episodi della 4. Crociata nel mosaico pavimentale di S. Giovanni Evangelista di Ravenna

BIBLIOGRAPHY

FARIOLI CAMPANATI, RAFFAELLA I mosaici pavimentali della Chiesa di S. Giovanni Evangelista in Ravenna

BIBLIOGRAPHY

CARNINO, ALESSANDRO San Giovanni Evangelista in Ravenna: la pavimentazione in mosaico : storia e restauro di un frammento

BIBLIOGRAPHY

BELTRAMI, FRANCESCO Il Forestiere instruito delle cose notabili della città di Ravenna, e suburbane della medesima. Operetta di Francesco Beltrami prete ravennate. - In Ravenna : appresso Antonio Roveri, 1783. - XX, 252 p.

BIBLIOGRAPHY

MURATORI, SANTI I funerali di Renardo nella chiesa di San Giovanni Evangelista

BIBLIOGRAPHY

SPRETI, CAMILLO Compendio istorico dell'arte di comporre i musajci, con la descrizione de' musajci antichi che trovansi nelle basiliche di Ravenna e con due brevi ragionamenti, l'uno su la ravennate pigneta, l'altro su la Repubblica delle api

BIBLIOGRAPHY

Vivere il Medioevo: Parma al tempo della Cattedrale. Parma, Voltoni del Guazzatoio, Palazzo della Pilotta 7 ottobre 2006 - 14 gennaio 2007. - Cinisello Balsamo, Milano: Silvana Editoriale, 2006. - 311 p.

EXHIBITIONS

Title

Vivere il Medioevo. Parma al tempo della Cattedrale

Site

Parma, Palazzo della Pilotta

Date

08/10/2006 - 14/01/2007

Notes

Progetto PARSJAD