Pavimento musivo di S. Severo, navata centrale, quadrilobi

Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, quadrilobi

Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, quadrilobi

M

C

IT

467

R

CIDM

0

467

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

frammento

Name/Dedication

pavimento musivo di S. Severo, navata centrale, quadrilobi

Description

il pannello si presenta diviso in quattro sezioni montate su quattro supporti diversi

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Museo Nazionale, Ravenna - Decorazione policroma geometrica con quadrilobi e nodi - Uccelli - Quadrupedi - Pesci

48 A 98 1 : 25 F 2 : 25 F 3 : 25 F 6

Iconographic description

Questo pannello, frammentario, proveniente dalla navata centrale, presenta una decorazione geometrica policroma. Si tratta di una composizione ortogonale di quadrilobi con conchiglie disegnati da cordoni annodati formanti dodecagoni concavi (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 225, a, c). I nodi più grandi e i quadrilobi presentano riempitivi geometrici. Nei riempitivi compaiono diversi motivi: un kantharos, un motivo a scacchiera di bipenni delineata e campita (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 221, c), animali (volatili fra cui un'aquila e una colomba, quadrupedi fra cui una capretta stilizzata con pianticella, pesci, due delfini). Il tappeto musivo è bordato da una treccia policroma a tre capi con nodi quadrati (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 73, a). Nel lato destro le fasce a cordoni disegnano una fila di losanghe adiacenti, riempite da motivi a diamante.

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

museo

Qualification

statale

Denomination

Museo Nazionale

Address

via Fiandrini

Specific location

cortile

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

no

INVENTORY OF MUSEUM OR OF SUPERINTENDENCE

Number

10006

Placement

Ravenna, SBAP

luogo di reperimento

Italia

Emilia-Romagna

RA

Ravenna

Ravenna

Ravenna - Cervia

chiesa

Basilica di S. Severo

via Romea sud

navata centrale

Nell'area archeologica di S. Severo sono state identificate e scavate diverse strutture, pertinenti a differenti fasi cronologiche: una necropoli di età romana (1. - 2. secolo), un complesso di età romana (2. - 5. secolo), identificato da Maria Grazia Maioli con un edificio termale pubblico; un piccolo edificio di culto, impiantatosi sopra alle strutture romane, identificato da Mario Mazzotti come ecclesia domestica; la basilica dedicata a S. Severo, databile alla seconda metà del 6. secolo e innalzata sopra alle strutture precedenti, a cui si affiancavano, a sud del nartece, due sacelli tangenti a pianta quadrata. Il sacello settentrionale è stato identificato con il monasterium di S. Ruffillo, citato da Andrea Agnello come luogo della sepoltura di san Severo, prima che venisse traslato all'interno della basilica. Il secondo sacello, affiancato al primo a sud, aveva le murature ricavate da strutture precedenti e l'abside posta a est. E' probabile che fosse destinato al culto, data la presenza di un quadrato rilevato, interpretato come base di un altare.La basilica di S. Severo, costruita fra il 570 e il 595 all'interno della città di Classe, presentava la classica pianta basilicale (larghezza 27,30 m, lunghezza 64,70 m) a tre navate con nartece (profondità circa 9 m) e con abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno rivolta a est (diametro circa 14 m). L'abside doveva avere la volta formata da tubi fittili e nella parte superiore doveva essere decorata a mosaico, come suggeriscono le numerose tessere ritrovate. Il presbiterio, a pianta rettangolare, giungeva fino alla terza coppia di colonne. In fondo alla navata sinistra, all'esterno, vi è il rudere del campanile, a pianta quadrata, che ne ingloba uno precedente rotondo. Fra il 1468 e il 1475 la chiesa venne ridotta ad un'unica navata, corrispondente alle dimensioni dell'antico presbiterio. Nel 1754-1755 venne completamente ricostruita dai monaci camaldolesi di Classe, che ne modificarono l'orientamento (da est a ovest). Nel 1821 infine venne sconsacrata, venduta e successivamente demolita.

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Denomination of archaeological site

area archeologica di S. Severo

Management of the work

Soprintendenza alle Antichità dell'Emilia Romagna

Those who did the work

Bermond Montanari, Giovanna

Date

1965

Notes

La zona in cui sorgeva la basilica di S. Severo era nota poichè rimaneva in vista il rudere del campanile. Nel 1963 l'area fu oggetto di sondaggi penetrometrici, diretti da Giuseppe Cortesi, e fra il 1964 e il 1974 di campagne di scavo ad opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, già Soprintendenza alle Antichità, sotto la direzione di Giovanna Bermond Montanari. Negli anni Settanta l'area, prima di allora proprietà privata con casa colonica e strutture annesse, fu acquistata dallo Stato divenendo demaniale. Dopo un'interruzione di quasi un decennio, nel 1982 sono riprese campagne di scavo ed interventi di conservazione e tutela ad opera della Soprintendenza, diretti da Maria Grazia Maioli. Nell'estate 2006 ha preso avvio una nuova campagna di scavo diretta da Andrea Augenti (Università di Bologna).

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

6.

Fraction of century

ultimo quarto

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

578

ca.

To

595

Validity

ca.

bibliografia

Santi Banchieri Re : Ravenna e Classe nel 6. secolo : San Severo il tempio ritrovato

p. 71

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze ravennati dei pavimenti musivi

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

bibliografia

Abbreviation: short citation

Santi Banchieri Re : Ravenna e Classe nel 6. secolo : San Severo il tempio ritrovato

Specific

p. 71

COMMISSIONER

Name

Giovanni 2. Romano

Date

578 - 595

Circumstance of the commission

compimento della basilica

Notes

La basilica fondata dall'arcivescovo Pietro 3. fu completata da Giovanni 2. Romano, che la consacrò nel 582 o 593, introducendovi le reliquie di san Severo dal monasterium, più tardi dedicato a san Ruffillo.

SUPPORT

SUPPORT

Typology

mobile

Material

pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)

Depth

25 mm

Notes

I pannelli di supporto sono rinforzati sul retro con una struttura di profilati in acciaio.

TESSERAE

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

bianco

Typology

naturale

Use method

E' impiegato prevalentemente nello sfondo della raffigurazione.

sedimentaria

micritico

cubica

quadrangolare

TESSERAE (2)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

nero

Typology

naturale

Use method

E' impiegato prevalentemente per delineare le figure e i motivi decorativi.

sedimentaria

venata

micritico

cubica

quadrangolare

TESSERAE (3)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

rosa

Typology

naturale

Use method

E' impiegato in quantità ridotte in diversi particolari dei motivi decorativi e delle figure.

Producer

E' cavato nei pressi di Verona.

Notes

E' comunemente identificato come "Marmo di Verona" o "Rosa di Verona".

sedimentaria

nodulare

micritico

cubica

quadrangolare

TESSERAE (4)

TESSERAE MATERIAL

Material

marna

Color

verde

Typology

naturale

Use method

E' impiegato in diversi particolari.

sedimentaria

micritico

cubica

quadrangolare

TESSERAE (5)

TESSERAE MATERIAL

Material

marmo

Color

grigio

Typology

naturale

Use method

E' impiegato in diversi particolari.

metamorfica

venata

cristallino saccaroide

grana fine

Le venature non sono ben definite, di colore grigio scuro.

cubica

quadrangolare

Due elementi di questo materiale sono inseriti in una lacuna, isolati e di dimensioni maggiori rispetto alla misura media delle tessere musive.

TESSERAE (6)

TESSERAE MATERIAL

Material

porfido

Color

verde

Typology

naturale

Use method

E' un unico elemento inserito nel tessellato al centro dei cerchi formati dal nodo dei cordoni nel tappeto.

Producer

Peloponneso (Grecia).

Notes

E' comunemente denominato "Serpentino".

magmatica

porfirico

cubica

quadrangolare

E' un unico elemento di dimensioni più grandi rispetto alla misura media della tessere musive.

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

intero manufatto

Denomination

opus tessellatum

Method

diretto

SIZES OF ARTWORK

SIZES OF ARTWORK

Unit of measurement

mq

Area

10.6

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1964 - 1969

Description

Dal 1964 si procede con diverse campagne di scavi della chiesa di S. Severo nel territorio di Classe. Negli scavi condotti nel 1965 si mettono in luce varie porzioni del pavimento musivo della chiesa conservate soprattutto nella navata centrale e nella navata laterale destra. I tratti di pavimenti musivi conservati nella navata centrale si trovano ai lati del bema e davanti a questo.Nella breve campagna di scavo del 1966 si mette in luce un pavimento musivo facente parte di un ambiente rettangolare di origine antecedente alla costruzione della chiesa (BERMOND MONTANARI 1968, Lo scavo della Basilica di S. Severo, pp. 407-412).

RESTORATION

Date

1964 - 1969

Responsible institution

Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna

Management of the work

Giovanna Bermond Montanari

Description

In conseguenza dei ritrovamenti di mosaici pavimentali avvenuti in seguito agli scavi dell'area basilicale di S. Severo, si procede eseguendo interventi di strappo e ricollocamento dei mosaici su lastre di calcestruzzo armato. Il mosaico strappato è poco meno della metà del tappeto musivo che copriva le navate; il lavoro, eseguito con imperizia e in maniera grossolana, è probabilmente realizzato da manovalanza non specializzata. I frammenti dei mosaici pavimentali strappati e restaurati sono collocati al Museo Nazionale di Ravenna, addossati al muro perimetrale che separa l'area del museo da quella della chiesa di S. Vitale (MAIOLI 1992, Nuovi dati sul complesso, p. 501; SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79; BERMOND MONTANARI 1968, La chiesa di S. Severo nel territorio; RAVENNA E IL PORTO DI CLASSE 1983).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

PRESERVATION STATUS

Date

2006, ante | 2006

Description

I frammenti di decorazione musiva pavimentale distaccati nella campagna di lavori del 1965 - 1969 sono oggetto di un esame dello stato di conservazione condotto dal professor Cesare Fiori e dalla dottoressa Mariangela Vandini del Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna sede Ravenna. In tale occasione si mette in evidenza un avanzato stato di degrado derivante, in primo luogo, dall'utilizzo del calcestruzzo armato come supporto. Si notato tessere fratturate, tessere disgregate nella massa e microfratture delle tessere, cristallizzazioni di sali in fratture e microfratture, concrezioni sulle superfici delle tessere, deposito di sali e particellato negli interstizi, si evidenziano inoltre fenomeni diffusi di corrosione dei ferri dell'armatura con conseguente formazione di ruggine. In seguito all'asportazione del calcestruzzo armato, utilizzato come supporto dei mosaici, durante i lavori di restauro dei frammenti, si accerta che la gran parte della malta originaria di allettamento è ancora presente nelle zone interstiziali (SANTI BACHIERI RE 2006, p 79).

RESTORATION

Date

2006

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio

Management of the work

Cetty Muscolino

Description

L'intervento di restauro, eseguito sui frammenti musivi distaccati negli anni dal 1965 al 1969, prevede una accurata operazione di consolidamento con conseguente asportazione del supporto cementizio e applicazione su nuovo supporto in aereolam, interventi di integrazione delle lucune, ricostruite a finto mosaico nei casi di lacune-mancanza e operazioni di pulitura e trattamento protettivo con cera microcristallina (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Un primo intervento di preconsolidamento viene effettuato tramite l'applicazione di tre tele in successione sulla superficie musiva. Si procede in seguito alla rimozione del calcestruzzo armato applicato come supporto. Dopo aver adagiato i frammenti su appositi supporti in legno si effettua una prima rimozione di calcestruzzo tramite l'impiego di una sega circolare diamantata. L'eliminazione di cemento ha l'obiettivo di giungere allo strato interessato dall'armatura in ferro che viene eliminata manualmente. Si procede in seguito ad una seconda serie di tagli (intervallati tra loro alla distanza di 1 cm) fino ad arrivare a circa 2 mm di spessore al di sopra della radice delle tessere. L'ultima parte di cemento viene rimossa utilizzando una microfresa.I lacerti, dopo opportuni consolidamenti di tessere e leganti, sono stati assemblati e collocati su supporti in aereolam (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

L'intera superficie musiva viene sottoposta ad una pulitura chimico-fisica e trattata in seguito con cera microcristallina (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Per quanto riguarda le operazione di integrazione eseguite, si è definita una metodologia di intervento secondo la quale le lacune sono distinte in lacune-mancanza di piccole dimensioni e facilmente ricostruibili nella loro definizione iconografica e lacune-perdita interessanti aree di maggiori dimensioni di incerta o arbitraria ricostruzione. Per le prime si è intervenuto integrando con malta incisa a effetto mosaico e dipinta. Le seconde sono state integrate con malta raccordata alle campiture circostanti di mosaico (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna

Address

via S. Vitale, 17, 48100 Ravenna

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

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Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, quadrilobi

IMAGES

immagini_scheda/ra_ss_18-med.jpg

Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, quadrilobi, foto di scavo

BIBLIOGRAPHY

Santi Banchieri Re : Ravenna e Classe nel 6. secolo : San Severo il tempio ritrovato

pp. 71-76, 96

BIBLIOGRAPHY

BALMELLE, CATHERINE Le decor geometrique de la mosaique romaine : repertoire graphique et descriptif des compositions lineaires et isotropes

BIBLIOGRAPHY

CORTESI, GIUSEPPE Classe paleocristiana e paleobizantina

pp. 92-102

BIBLIOGRAPHY

FARIOLI CAMPANATI, RAFFAELLA Pavimenti musivi di Ravenna paleocristiana

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Classe e Ravenna fra terra e mare : città, necropoli, monumenti : un'avventura della archeologia: gli scavi nella zona archeologica di Classe

pp. 66-77

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Nuovi dati sul complesso archeologico di S. Severo a Classe (RA) : scavi 1981 - 1991

BIBLIOGRAPHY

Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna

p. 91

BIBLIOGRAPHY

BERMOND MONTANARI, GIOVANNA Scavi e ricerche nella zona della basilica di S. Severo

BIBLIOGRAPHY

BERMOND MONTANARI, GIOVANNA Nuove scoperte archeologiche nel territorio classicano

BIBLIOGRAPHY

BERMOND MONTANARI, GIOVANNA La chiesa di S. Severo nel territorio di Classe : risultati dei recenti scavi

BIBLIOGRAPHY

BERMOND MONTANARI, GIOVANNA Lo scavo della basilica di S. Severo

BIBLIOGRAPHY

Ravenna e il porto di Classe : venti anni di ricerche archeologiche tra Ravenna e Classe

EXHIBITIONS

Title

Santi, banchieri, re

Site

Ravenna

Date

2006

Notes

Nella mostra Santi, banchieri, re è stata esposta solo una sezione del pannello della navata centrale della basilica di S. Severo (SANTI, BANCHIERI, RE 2006, p. 91). Progetto PARSJAD