Decorazione musiva parietale di S. Apollinare Nuovo, Palatium

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium, part.

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium, part.

M

C

IT

47

C

CIDM

97

39

OBJECT

OBJECT

Definition

decorazione musiva parietale

Identification

parte di complesso decorativo

Name/Dedication

decorazione musiva parietale di S. Apollinare Nuovo, Palatium

Position

parete meridionale, registro inferiore, a destra

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, Ravenna - Palatium

25 L (RAVENNA) : 41 A 11

Iconographic description

Il mosaico rappresenta un edificio con portici laterali a due piani e con una parte centrale più ampia e timpanata che contiene, al centro, un'epigrafe musiva. Dietro si intravedono, cinti da mura, alcuni edifici a pianta circolare e a pianta basilicale. A destra, è riprodotta la porta di accesso alla città di Ravenna sormontata da una lunetta, all'interno della quale compaiono tre uomini biancovestiti di cui quello centrale è in procinto di calpestare un serpente. Sotto i merli della porta è presente un'altra epigrafe in mosaico.

Iconological description

Secondo Ejnar Dyggve, si tratta della rappresentazione di una basilica ipetrale (DYGGVE 1941, Ravennatum Palatium Sacrum), mentre Friedrich Wilhelm Deichmann sostiene la identifica con il palazzo di Teoderico (DEICHMANN 1974, Ravenna, Hauptstadt des Spatäntiken). I tre uomini biancovestiti rappresentati nella lunetta della porta di accesso alla città sono stati diversamente identificati: S. Apollinare in mezzo a due discepoli che giunge a Ravenna per evangelizzare (GARRUCCI 1881, Storia dell'arte cristiana); Cristo fra due discepoli (RICCI 1933, Tavole storiche dei mosaici); rievocazione di un episodio avvenuto realmente a S. Apollinare nella pineta di Ravenna (KURTH 1912, Die Wandmosaiken von Ravenna); Christus Victor (RIZZARDI 1989, L'arte dei Goti a Ravenna).

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

chiesa

Denomination

S. Apollinare Nuovo

Address

via di Roma

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

5. - 6.

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

493

ca.

To

569

Validity

ca.

bibliografia

BOVINI, GIUSEPPE Osservazioni sul frontone del "Palatium" di Teodorico figurato nel mosaico di S. Apollinare Nuovo di Ravenna

p. 210

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze orientali di S. Apollinare Nuovo

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

bibliografia

Abbreviation: short citation

ANDALORO, MARIA Tendenze figurative di Ravenna nell'età di Teoderico

Specific

p. 572

AUTHOR

Name

Maestranze ravennati di S. Apollinare Nuovo

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

bibliografia

Abbreviation: short citation

ANDALORO, MARIA Tendenze figurative di Ravenna nell'età di Teoderico

Specific

p. 572

COMMISSIONER

Name

Teoderico

Date

493 - 526

Circumstance of the commission

costruzione della chiesa

Notes

Teoderico, figlio adottivo dell'imperatore d'Oriente Zenone, conquista Ravenna nel 493. Inizia a costruire una nuova cappella palatina per il culto ariano: i lavori proseguono fino alla sua morte, avvenuta nel 526.

COMMISSIONER

Name

Agnello

Date

561 - 569

Circumstance of the commission

riconsacrazione della chiesa

Notes

Agnello, vescovo di Ravenna dal 556 al 569, in seguito al rescritto di Giustiniano (561), nel quale l'imperatore d'Oriente esortava a riconsacrare le chiese ariane al culto cattolico, modifica parte della decorazione musiva per eliminare tutto ciò che ricordava gli ariani.

SUPPORT

SUPPORT

Typology

fisso

Material

struttura muraria

SUBGRADES

SUBGRADES

Reference to the part

Questa stratigrafia è stata riscontrata nelle zone di mosaico teodoriciano ancora su malte di preparazione originali. E' assente nelle epurazioni agnelliane, nelle zone porzioni di mosaico integrate da Felice Kibel fra il 1960 - 70 (tutto il torrione destro della porta d'ingresso alla città, fino e comprese le ultime lettere, ENN, dell' iscrizione CIVITAS RAVENN; tutta la banda rossa adiacente alla greca dipinta; parte del fondo oro e di due elementi della merlatura delle mura di cinta, posti a sinistra del frontone del PALATIUM; altri piccoli rifacimenti), e nelle zone interessate dai distacchi e ricollocazioni su malta cementizia eseguiti da Gruppo Mosaicisti di Ravenna nel 1951 (pressochè tutto lo sfondo celeste dell'apertura della porta d'ingresso alla città; l'interno del frontone del Palatium; la zona dell'ala destra del portico fino all'incirca all'altezza dei capitelli, compresa l'apertura a destra dell'ingresso al palazzo).

Total number

3

Total depth

compreso fra 5,5 cm e 6 cm

LAYER

Layer

primo

Color of the whole

rosato

Nature of the mixture

a base di grassello

Aggregate

mattone macinato

Surface treatment

La superficie presenta delle intaccature praticate con la punta della cazzuola, dopo la stesura dello strato, sulla malta ancora fresca.

Depth

compreso fra 3 cm e 4 cm

Notes

Si trovano, all'interno dello strato, dei chiodi di ferro a testa larga, inseriti prima della stesura della malta, fra le fughe della muratura.Questo strato è presente in tutta la superficie di fattura teodoriciana, incluse le zone delle epurazioni agnelliane.

LAYER

Layer

secondo

Color of the whole

bianco

Nature of the mixture

a base di grassello

Aggregate

sabbia

Surface treatment

La superficie presenta delle incisioni praticate a malta ancora fresca e con la punta della cazzuola che formano delle losanghe.

Depth

compreso fra 0,5 cm e 1,5 cm

Notes

Questo strato è presente esclusivamente nelle porzioni di mosaico originali teodoriciani. Sulle dimensione dello spessore di questo strato non esistono precise indicazioni, pertanto il valore riportato è ipotizzato tenendo conto dello spessore totale e di quello del primo strato indicati da Bovini (BOVINI 1952, Nuove costatazioni sulla tecnica).

LAYER

Layer

terzo

Color of the whole

bianco

Nature of the mixture

a base di grassello

Surface treatment

La superficie risulta dipinta ad affresco prima dell'allettamento delle tessere. Tale strato pittorico appare visibile sulla malta interstiziale e talvolta i colori corrispondono fedelmente alle campiture del tessellato musivo.

Depth

compreso fra 0,5 cm e 1,5 cm

Notes

E' presente esclusivamente nelle porzioni di mosaico originali teodoriciane. Sulle dimensione dello spessore di questo strato non esistono precise indicazioni, pertanto il valore riportato è ipotizzato tenendo conto dello spessore totale e di quello del primo strato indicati da Bovini (BOVINI 1952, Nuove costatazioni sulla tecnica). Inoltre considerando che dal punto di vista tecnico questo, essendo lo strato di allettamento delle tessere, con molta probabilità non poteva essere minore al centimetro.

1989

diffrattometria ai raggi X (XRD)

Analisi riferita a due campioni di malta teodoriciana del primo strato (strato direttamente aderente alla muratura).

I campioni risultano costituiti da un'alta percentuale di calcite e dalla presenza di minerali come quarzo, feldspati, ghelenite (quest'ultimo minerale è tipico dei mattoni cotti).

Faenza, CNR IRTEC

Cesare Fiori

I risultati delle analisi a cui si fa riferimento in questa scheda furono pubblicate nel 1990 dall'arch. Annamaria Iannucci (IANNUCCI 1990, Per la fondazione di una storia, pp. 245-247).

1989

analisi termodifferenziali (DTA)

Analisi riferita a due campioni di malta teodoriciana del primo strato (strato direttamente aderente alla muratura).

Dalla'analisi TGA la percentuale complessiva di calcite è stata calcolata intorno al 40%; dalla curva DTA risultano la presenza di tracce di sostanze organiche.

Faenza, CNR IRTEC

Cesare Fiori

I risultati delle analisi a cui si fa riferimento in questa scheda furono pubblicate nel 1990 dall'arch. Annamaria Iannucci (IANNUCCI 1990, Per la fondazione di una storia, pp. 245-247).

1989

diffrattometria ai raggi X (XRD)

Analisi riferita a due campioni di malta teodoriciana del secondo strato (strato intermedio fra lo strato di allettamento e lo strato direttamente aderente alla muratura).

I campioni risultano costituiti in massima parte da calcite.

Faenza, CNR IRTEC

Cesare Fiori

I risultati delle analisi a cui si fa riferimento in questa scheda furono pubblicate nel 1990 dall'arch. Annamaria Iannucci (IANNUCCI 1990, Per la fondazione di una storia, pp. 245-247).

1989

analisi termodifferenziali (DTA)

Analisi riferita a due campioni di malta teodoriciana del secondo strato (strato intermedio fra lo strato di allettamento e lo strato direttamente aderente alla muratura).

I campioni risultano costituiti da un'alta percentuale di calcite.

Faenza, CNR IRTEC

Cesare Fiori

I risultati delle analisi a cui si fa riferimento in questa scheda furono pubblicate nel 1990 dall'arch. Annamaria Iannucci (IANNUCCI 1990, Per la fondazione di una storia, pp. 245-247).

1989

diffrattometria ai raggi X (XRD)

Analisi riferite a due campioni di malta del terzo strato di preparazione (strato di allettamento delle tessere).

I campioni risultano costituiti in massima parte da calcite.

Faenza, CNR IRTEC

Cesare Fiori

I risultati delle analisi a cui si fa riferimento in questa scheda furono pubblicate nel 1990 dall'arch. Annamaria Iannucci (IANNUCCI 1990, Per la fondazione di una storia, pp. 245-247).

1989

analisi termodifferenziali (DTA)

Analisi riferite a due campioni di malta del terzo strato di preparazione (strato di allettamento delle tessere).

I campioni risultano costituiti in massima parte da calcite.

Faenza, CNR IRTEC

Cesare Fiori

I risultati delle analisi a cui si fa riferimento in questa scheda furono pubblicate nel 1990 dall'arch. Annamaria Iannucci (IANNUCCI 1990, Per la fondazione di una storia, pp. 245-247).

SUBGRADES (2)

SUBGRADES

Reference to the part

Questa stratigrafia è stata riscontrata nelle zone di mosaico agnelliano ancora su malte di preparazione originali. E' assente nelle porzioni di mosaico teodoriciano, nelle zone porzioni di mosaico integrate da Felice Kibel fra il 1960 - 70 (tutto il torrione destro della porta d'ingresso alla città, fino e comprese le ultime lettere ENN della scritta CIVITAS RAVENN; tutta la banda rossa adiacente alla greca dipinta; parte del fondo oro e di due elementi della merlatura delle mura di cinta, posti a sinistra del frontone del Palatium; altri piccoli rifacimenti), e nelle zone interessate dai distacchi e ricollocazioni su malta cementizia eseguiti da Gruppo Mosaicisti di Ravenna nel 1951 (pressochè tutto lo sfondo celeste dell'apertura della porta d'ingresso alla città; l'interno del frontone del Palatium; la zona dell'ala destra del portico fino all'incirca all'altezza dei capitelli, compresa l'apertura a destra dell'ingresso al palazzo).

Total number

3

Total depth

6 cm

LAYER

Layer

primo

Color of the whole

rosato

Nature of the mixture

a base di grassello

Aggregate

mattone macinato

Surface treatment

La superficie presenta delle intaccature praticate con la punta della cazzuola, dopo la stesura dello strato, sulla malta ancora fresca.

Notes

Questo strato è quello teodoriciano che fu mantenuto dai mosaici che praticarono le epurazioni volute dall'arcivescovo Agnello.

LAYER

Layer

secondo

Color of the whole

bianco

Nature of the mixture

a base di grassello

LAYER

Layer

terzo

Color of the whole

giallastro

Nature of the mixture

a base di grassello

TESSERAE

TESSERAE MATERIAL

Material

vetro a foglia metallica oro

Color

oro; vetro di supporto ambrato

Typology

artificiale

Use method

E' il colore del fondo di tutta la rappresentazione; è impiegato nello sfondo del frontone del palazzo; è il colore di tutte le arcate del porticato e delle finestre delle gallerie superiori; è adottato come colore del fondo dell'apertura principale del corpo centrale.

Notes

E' impiegato sia nelle tessiture teodoriciane, che nelle epurazioni agnelliane (CARBONARA 2000, La luce nel mosaico, pp. 709-718).

omogenea

alto - trasparente

buono

i suddetti dati sono relativi al vetro di supporto della tessera.

compatta

quadrangolare

triangolare

TESSERAE (2)

TESSERAE MATERIAL

Material

vetro a foglia metallica oro

Color

oro; vetro di supporto verde

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato in piccole zone delle arcate al di sopra delle colonnine delle finestre delle gallerie superiori, sempre mescolato con l'oro con fondo ambrato.

Notes

E' impiegato nelle tessiture teodoriciane (CARBONARA 2000, La luce nel mosaico, pp. 709-718).

omogenea

alto - trasparente

scarso

i suddetti dati sono relativi al vetro di supporto della tessera

non compatta

quadrangolare

non rilevabile direttamente, ma è evidente l'uso di una misura ridotta rispetto alle tessere oro con fondo ambrato con le quali sono mescolate

quadrangolare

TESSERAE (3)

TESSERAE MATERIAL

Material

pasta vitrea

Color

turchese

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato nella raffigurazione delle vetrate presenti fra le arcate delle finestre delle gallerie superiori, come tonalità chiara; è il colore delle vetrate degli edifici raffigurati all'interno della cinta muraria posti a sx del frontone del Palatium; è impiegato come tonalità chiara delle vesti e delle ali delle vittorie raffigurate sulle arcate delle due ali porticate, del corpo centrale e delle finestre delle gallerie superiori.

Notes

Originale teodoriciano; nelle vesti di due vittorie (precisamente la prima e la terza poste sulle arcate del portico partendo dalla raffigurazione della porta d'entrata alla città), non viene utilizzata questa tinta, ma una pasta vitrea verde, sempre come tonalità chiara.

omogenea

medio - semitrasparente

scarso

quadrangolare

triangolare

1994

analisi chimica (EDS)

Osservazione al microscopio elettronico (SEM) associata alla microanalisi (EDS) di una tessera in pasta vitrea turchese.

La tessera turchese è risultata essere di natura silico-sodico-calcica.

Le informazioni relativa all'analisi suddetta sono pubblicate in: (SCUOLA PER IL RESTAURO DEL MOSAICO 1999, Ravenna, Sant'Apollinare Nuovo, pag. 577) e fanno riferimento ai dati contenuti nella tesi di fine triennio delle Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna di Claudia Tedeschi (TEDESCHI 1994, Fattori di degrado ambientale).

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

l'intera decorazione

Denomination

opus musivum

Method

diretto

INSCRIPTIONS

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

latino

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

sopra la porta di accesso alla città di Ravenna

Transcription

civitas ravenna(ti)s

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

latino

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

sotto il timpano del palazzo

Transcription

palatium

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Ente ecclesiastico

Specific indication

Archidiocesi di Ravenna

Address

Piazza Arcivescovado 1, 48100 Ravenna

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

grafici/47-med.jpg

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, parete meridionale, registro inferiore, a destra

IMAGES

immagini_scheda/ra_san_038-med.jpg

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium

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immagini_scheda/ra_san_006-med.jpg

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium

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Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium, part.

IMAGES

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Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium, part.

IMAGES

immagini_scheda/ra_san_042-med.jpg

Ravenna, S. Apollinare Nuovo, Palatium, part.

Notes

Progetto PARSJAD