Istanbul, S. Salvatore in Chora, esonartece, campata sesta, lunetta meridionale, Erode ordina il massacro degli Innocenti e i soldati danno inizio al massacro, part.
OBJECT
OBJECT
Definition
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decorazione musiva parietale
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Identification
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parte di complesso decorativo
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Name/Dedication
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decorazione musiva parietale di S. Salvatore in Chora, Erode ordina il massacro degli Innocenti e i soldati danno inizio al massacro
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Position
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esonartece, campata sesta, lunetta meridionale
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul – Erode ordina il massacro degli Innocenti e i soldati danno inizio al massacro
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73 B 63 1 : 73 B 63 2
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Iconographic description
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A sinistra, su uno sfondo costituito da un edificio con colonne, in corrispondenza di una nicchia, è rappresentato Erode che, seduto sul proprio trono, rivolto verso i soldati a destra, con entrambe le mani protese in avanti, ordina il massacro degli Innocenti; il re indossa una corazza d’oro e porta sul capo una corona caratterizzata da una forma piuttosto articolata. Dietro di lui, compaiono due soldati: uno, in posizione quasi frontale, è armato di tutto punto ed è la guardia del corpo di Erode; nell’angolo sinistro, è rappresentato un altro soldato, di profilo, mentre avanza verso Erode. Al centro della lunetta, a destra di Erode, proprio di fronte a lui, è collocato il gruppo dei tre soldati ai quali il re dà l’ordine: il primo, che gesticola con entrambe le mani, è rappresentato di profilo, porta una spada appesa alla cintola e indossa la corazza, ma non l’elmo; dietro di lui, a destra, è rivolto verso Erode un altro soldato completamente armato, di tre quarti. Sullo sfondo, tra questi due soldati, ne compare un terzo, di schiena: di quest’ultimo, sono visibili soltanto la fronte e la guancia destra. Nella metà destra della lunetta, su uno sfondo di colline, i tre soldati cominciano ed eseguire gli ordini di Erode; in primo piano, a sinistra di una piccola finestra aperta nella lunetta, è rappresentato un soldato completamente armato, mentre avanza verso destra. Oltre la sommità della collina, sopra la finestra, un altro soldato, insegue una madre che tiene in braccio il proprio bambino, avvolto nella piega del mantello, e che si rannicchia dietro un albero. A destra della finestra, è raffigurato un soldato di profilo, mentre tiene sospeso tenendolo per una gamba un neonato, dopo averlo sottratto alla madre; la madre, seduta a terra, solleva le braccia in un gesto tragico e volge il capo verso destra, con i capelli scarmigliati. L’artista ha reso l’effetto drammatico del momento della disperazione e del dolore, non solo attraverso l’aspetto voluminoso degli indumenti della madre, ma anche attraverso la sua posa. A questi, l’artista ha aggiunto i colori contrastanti delle tessere (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 98-102; CIMOK 1993, Chora mosaics and frescoes, p. 52; CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 143; MANGO 2000, p. 118).
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Iconological description
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Le scene fanno riferimento al Vangelo di Matteo (2, 16), al Protovangelo di Giacomo (22, 1) ed al Vangelo dello Pseudo Matteo (17).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Denomination
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S. Salvatore in Chora
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Address
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Kariye Camii Sk., Edirnekapi
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Notes
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La chiesa è legata alle iniziative della famiglia dei Comneni nei quartieri nord-occidentali della città di Costantinopoli (quartiere delle Blacherne): tra il 1077 ed il 1081, Maria Ducena, suocera di Alessio 1. Comneno, fa restaurare il monastero di San Salvatore in Chora, fondato tra il 6. ed il 7. secolo.; il lavoro di Maria viene portato a termine intorno al 1120 dal nipote Isacco Comneno, detto il Sebastocratore (uno dei titoli nobiliari più alti a Bisanzio).Agli inizi del 14. sec., a partire dal 1316, il complesso viene restaurato dal gran logoteta (primo ministro) Teodoro Metochite (1270-1332), che rinnova ed ingrandisce la chiesa con nartece e parekklesion funerario, e fa ricostruire la cupola del naos; alla medesima epoca risalgono anche i mosaici e gli affreschi. Dopo la presa di Costantinopoli da parte dei turchi (1453), la chiesa viene abbandonata. Nel 1510 viene convertita in moschea da Atik Ali Pasha, gran visir del sultano Bayezit 2. (1481-1512), con la denominazione di Kariye Camii (Kariye Djami): in quell'occasione, i mosaici e gli affreschi vengono stuccati o coperti con imposte lignee.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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1315
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ca.
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To
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1321
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Validity
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ca.
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bibliografia
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UNDERWOOD, PAUL A. The Kariye Djami
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vol.1, pp. 14-16
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Teodoro Metochite
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Date
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1313 - 1332
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Circumstance of the commission
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restauro
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Notes
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Teodoro Metochite, intorno al 1313, commissiona il restauro della chiesa di S. Salvatore in Chora e ne cura anche la decorazione a mosaico. La sua opera si interrompe durante la guerra civile fra Andronico 2. e Andronico 3. A seguito della vittoria di Andronico 3., Teodoro viene mandato in esilio e torna nella capitale solo nel 1330 dove muore dopo due anni (CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 123).
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Height
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197
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Width
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371
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INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
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greco
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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al centro della lunetta, in alto
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Transcription
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tote erodes id(on) oti enepaichthe ypo t(on) magon ethumoth(e) lian k(ai) aposteilas aneile pant(as) tous paidas tous en bethleem k(ai) en pasi tois oriois autes apo dietous k(ai) katotero
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Notes
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Allora Erode, accortosi di essere stato giocato dai magi, andò su tutte le furie. Mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo circondario dai due anni in giù. (Matteo 2,16)
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Ministero della Cultura e del Turismo Turco
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Address
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Ataturk Bulvari, 29, Ankara
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES

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BIBLIOGRAPHY
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