Decorazione musiva parietale di S. Salvatore in Chora, Cristo guarisce il paralitico presso la piscina di Bethesda, il paralitico di Cafarnao, l'idropico e il cieco nato, e incontra la samaritana al pozzo

Istanbul, S. Salvatore in Chora, esonartece, sesta campata, pennacchio nord-orientale, La guarigione del paralitico alla piscina di Bethesda

Istanbul, S. Salvatore in Chora, esonartece, sesta campata, pennacchio nord-orientale, La guarigione del paralitico alla piscina di Bethesda

M

C

TR

586

C

CIDM

45

504

OBJECT

OBJECT

Definition

decorazione musiva parietale

Identification

parte di complesso decorativo

Name/Dedication

decorazione musiva parietale di S. Salvatore in Chora, Cristo guarisce il paralitico presso la piscina di Bethesda, il paralitico di Cafarnao, l'idropico e il cieco nato, e incontra la samaritana al pozzo

Position

esonartece, campata sesta, volta

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul - Cristo guarisce il paralitico di Bethesda, il paralitico di Cafarnao, l'idropico e il cieco nato - La samaritana al pozzo

73 C 42 13 : 73 C 42 3 : 73 C 46 3 : 73 C 41 2 : 73 C 72 21 2

Iconographic description

La decorazione musiva di questa volta è piuttosto frammentaria. Il frammento più esteso si trova sul lato meridionale e comprende il grande medaglione ornamentale al centro, gran parte del quadrante sud-occidentale, inclusi i pennacchi e alcune porzioni del pennacchio sud-orientale. Gli altri due frammenti occupano i pennacchi settentrionali e alcune aree limitate sopra i pennacchi stessi. Intorno al medaglione centrale erano collocate sei scene in successione, collegate da una banda verde e accomunate dallo sfondo dorato. Del primo episodio si conserva solo la figura del paralitico, senza testa, seduto di tre quarti sul bordo del letto, con le braccia e le gambe protese verso sinistra. Dietro il letto si ergono due colonnine ed un muro; una terza colonnina è visibile a destra. La scena del secondo episodio ritrae il paralitico guarito che porta con sè il letto sulle spalle; a sinistra sono rappresentati due spettatori, entrambi con il volto barbato e con le teste coperte da una stola: quello collocato a destra ha le mani sollevate per lo stupore. Il paralitico indossa una corta tunica e porta una semplice lettiga di legno, totalmente diversa dal lussuoso letto drappeggiato della scena precedente. Il paralitico volge le testa indietro, verso gli astanti, camminando a lunghi passi verso destra, impugnando le estremità delle corde che fissano la lettiga alla schiena. La scena ha come sfondo un paesaggio collinare. Sul lato orientale della volta si conservano due frammenti: una parte di architettura e tre figure stanti. A sinistra, è visibile la metà inferiore di uno dei discepoli di Cristo, probabilmente san Pietro, che indossa una tunica blu con clavi del medesimo colore e un imation giallo: egli è stante, in posizione quasi frontale. A destra, si distinguono alcuni frammenti della veste blu scuro di Cristo. Tra Pietro e Cristo si trova la parte inferiore di un secondo discepolo in posizione centrale, con indosso una tunica blu ed un imation viola. In alto a destra si distingue la parte superiore di una struttura architettonica: si tratta di un arco a sesto acuto. A sinistra dell'arco si trovano alcuni frammenti di iscrizione. A destra, sono ancora visibili le teste di un gruppo di uomini costituito dall'uomo malato di idropisia, dal proprio compagno, dai dottori della legge e dai Farisei. Sul lato meridionale è raffigurata la scena della guarigione del paralitico di Cafarnao. Cristo è raffigurato di tre quarti ai piedi del letto sul quale giace il paralitico, e lo guarda: ha il braccio destro steso in atteggiamento di benedizione, mentre con la mano sinistra regge, come di consueto, un rotolo. Intorno a Cristo si trovano cinque discepoli, rivolti tutti verso sinistra; Pietro, in particolare, pur avendo il corpo posizionato leggermente verso destra, ha lo sguardo fisso dalla parte opposta. A destra di Cristo è presente un giovane discepolo che solleva la mano destra, con il palmo rivolto verso l'esterno, in atto di riverenza o di sorpresa. Tra la testa di Pietro e il capo nimbato di Cristo, si distinguono, parzialmente coperte, le teste di altri tre discepoli. Il paralitico giace su un letto riccamente drappeggiato, caratterizzato da una testata rotonda; la sua testa poggia su un cuscino rettangolare, mentre le gambe sono coperte da un drappo rosso; indossa una tunica con strette maniche e porta un cappuccio che lascia scoperto solo il volto barbato. Il braccio destro è sollevato a partire dal gomito e la mano è tesa verso Cristo. Dietro la testata del letto sono rappresentati i quattro portatori del paralitico, tutti rivolti verso Cristo: il personaggio a sinistra compie lo stesso gesto di stupore del giovane discepolo accanto a Cristo, mentre gli altri appaiono rigidi. Lo sfondo a sinistra è costituito da un basso muro, mentre dietro i portatori del paralitico è raffigurata una struttura timpanata a forma di torre che rompe la monotonia del muro comune a tutte le scene della volta, e che demarca il limite destro della scena. A destra di questo edificio, sul lato occidentale della volta, sembra spuntare un gruppo di nove discepoli di Cristo, rivolti verso destra: soltanto i due posizionati in prima fila sono completamente visibili. Il discepolo con il volto barbato collocato a sinistra in prima fila, veste una tunica blu e un imation viola e tiene le mani davanti a sè in atteggiamento di supplica. A dispetto della mancanza del volto, nel discepolo a destra si può riconoscere Pietro, grazie all'imation giallo ed alla sua prominente collocazione.Sopra il pennacchio nord-occidentale, è presente un altro frammento nel quale si vedono i piedi e le parti inferiori delle gambe di un personaggio stante su una fascia di suolo verde, sul quale insistono due strisce grigiastre, una più scura dell'altra: la figura indossa larghi pantaloni. Secondo Paul Underwood, si tratterebbe di una scena di guarigione di un indemoniato. Nel pennacchio nord-occidentale è rappresentata la scena di Cristo che dialoga con la samaritana al pozzo: la donna è stante a sinistra, accanto al pozzo e volge lo sguardo verso Cristo, seduto a destra. Sullo sfondo è visibile un paesaggio montuoso: secondo Cyril Mango, si tratta del monte Garizim, sacro ai samaritani. Sulla testa la donna porta un lungo mantello che pende uniformemente da entrambe le parti e che parzialmente nasconde una veste caratterizzata da alcune fasce sul collo, sull'orlo e sulle maniche. La donna solleva il braccio destro a voler parlare, mentre con la mano sinistra regge una brocca dorata fissata all'apertura del pozzo cilindrico con una corda. Gran parte della figura di Cristo è distrutta: si conservano soltanto la testa, parte del nimbo, la mano destra sollevata in atto di benedizione e il ginocchio destro. Nel pennacchio sud-orientale si trova la scena finale della volta: è frammentaria, ma attraverso l'abbinamento con le scene della samaritana al pozzo e del paralitico di Bethesda, per ragioni liturgiche, si può supporre che rappresenti la guarigione del cieco nato per opera di Cristo. A sinistra è presente Cristo accompagnato da un giovane discepolo sbarbato; è poi visibile la mano di un secondo discepolo, probabilmente Pietro, riconoscibile dall'imation giallo, verso il quale si volge il giovane discepolo. Sia il giovane discepolo che Cristo sono rappresentati di tre quarti: in particolare, Cristo sembra avanzare camminando. La mano destra di Cristo è tesa verso l'uomo cieco che si trova proprio di fronte a lui: di quest'ultimo rimangono le gambe al di sotto delle ginocchia e la parte inferiore del bastone sul quale si regge; i piedi e le caviglie sono avvolti da gambali. Al centro della volta si è conservata gran parte di un medaglione decorativo: questo presenta nella parte centrale un chrismon gemmato con bracci patenti inscritto in un cerchio reso con tessere azzurre, grigie e bianche; seguono diversi motivi geometrici, tra i quali, ad esempio, uno ad onde correnti a giro incompleto ed uno a greca (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 126-137; CIMOK 1993, Chora mosaics and frescoes, p. 61; MANGO 2000, Chora, pp. 143-147).

Iconological description

La scena della guarigione del paralitico presso la piscina di Bethesda fa riferimento al Vangelo di Giovanni (5, 2-15), mentre quella della guarigione dell'uomo idropico al Vangelo di Luca (14, 2-5). La rappresentazione della guarigione del paralitico di Cafarnao trae ispirazione dai Vangeli di Matteo (9, 1-2), di Marco (2, 1-5) e di Luca (5, 18-20). La scena della guarigione del cieco nato e quella della Samaritana al pozzo sono legate entrambe al Vangelo di Giovanni (rispettivamente 9, 1-7 e 4, 4-27).

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Locality

Istanbul

SPECIFIC LOCATION

Typology

museo

Denomination

S. Salvatore in Chora

Address

Kariye Camii Sk., Edirnekapi

Notes

La chiesa è legata alle iniziative della famiglia dei Comneni nei quartieri nord-occidentali della città di Costantinopoli (quartiere delle Blacherne): tra il 1077 ed il 1081, Maria Ducena, suocera di Alessio 1. Comneno, fa restaurare il monastero di San Salvatore in Chora, fondato tra il 6. ed il 7. secolo.; il lavoro di Maria viene portato a termine intorno al 1120 dal nipote Isacco Comneno, detto il Sebastocratore (uno dei titoli nobiliari più alti a Bisanzio).Agli inizi del 14. sec., a partire dal 1316, il complesso viene restaurato dal gran logoteta (primo ministro) Teodoro Metochite (1270-1332), che rinnova ed ingrandisce la chiesa con nartece e parekklesion funerario, e fa ricostruire la cupola del naos; alla medesima epoca risalgono anche i mosaici e gli affreschi. Dopo la presa di Costantinopoli da parte dei turchi (1453), la chiesa viene abbandonata. Nel 1510 viene convertita in moschea da Atik Ali Pasha, gran visir del sultano Bayezit 2. (1481-1512), con la denominazione di Kariye Camii (Kariye Djami): in quell'occasione, i mosaici e gli affreschi vengono stuccati o coperti con imposte lignee.

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

14.

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

1315

ca.

To

1321

Validity

ca.

bibliografia

UNDERWOOD, PAUL A. The Kariye Djami

vol.1, pp. 14-16

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze bizantine di S. Salvatore in Chora

Personal data/chronology

14. sec.

Grounds of basing the dates

analisi storica

COMMISSIONER

Name

Teodoro Metochite

Date

1313 - 1332

Circumstance of the commission

restauro

Notes

Teodoro Metochite, intorno al 1313, commissiona il restauro della chiesa di S. Salvatore in Chora e ne cura anche la decorazione a mosaico. La sua opera si interrompe durante la guerra civile fra Andronico 2. e Andronico 3. A seguito della vittoria di Andronico 3., Teodoro viene mandato in esilio e torna nella capitale solo nel 1330 dove muore dopo due anni (CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 123).

SIZES OF ARTWORK

SIZES OF ARTWORK

Unit of measurement

cm

Various

Asse Est - Ovest: 414; Asse Nord - Sud: 459

INSCRIPTIONS

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

greco

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

pennacchio nord-orientale

Transcription

(o christos epi te probatike kolymbethra apo tes) klines egeirei ton paralyton logo

Notes

Cristo presso la piscina delle Pecore fa rialzare il paralitico dal suo letto con una parola (Giovanni 5, 2-8).

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

greco

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

lato sud-orientale, sotto il medaglione centrale

Transcription

o ch(risto)s iom(en)os t(on) ydropek(on)

Notes

Cristo mentre guarisce l'idropico.

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

greco

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

lato sud-occidentale, sotto il medaglione centrale

Transcription

o ch(risto)s legon to paralytiko apheontai (soi) ai ama(rtia)is sou

Notes

Cristo dice al paralitico: “Ti sono rimessi i tuoi peccati.”

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

greco

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

sopra il capo di Cristo nella scena della guarigione del paralitico di Cafarnao

Transcription

i(esou)s ch(risto)s

Notes

Gesù Cristo.

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

greco

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

pennacchio nord-occidentale

Transcription

o ch(risto)s dialegomenos te samareiti(di)

Notes

Cristo mentre conversa con la Samaritana.

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Ministero della Cultura e del Turismo Turco

Address

Ataturk Bulvari, 29, Ankara

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

immagini_scheda/is_sc_073_ICON_-med.jpg

Istanbul, S. Salvatore in Chora, esonartece, sesta campata, pennacchio nord-orientale, La guarigione del paralitico alla piscina di Bethesda

BIBLIOGRAPHY

UNDERWOOD, PAUL A. The Kariye Djami

BIBLIOGRAPHY

CIMOK, FATIH Chora mosaics and frescoes

BIBLIOGRAPHY

CIMOK, FATIH Mosaics in Istanbul

BIBLIOGRAPHY

MANGO, CYRIL Chora : the scroll of Heaven