Pavimento musivo, Pugili

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna,  Pugili

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Pugili

M

C

IT

316

R

CIDM

0

316

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

frammento

Name/Dedication

pavimento musivo, Pugili

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Ravenna - Pugili

48 A 98 3 : 94 A 34 1

Iconographic description

Su campo bianco con piccoli quadrati dentati neri equidistanti (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 113, e), si trova un quadrato con bordo esterno a denti di sega, al suo interno è iscritto un cerchio chiuso da linea dentellata nera e motivo a meandro di svastiche a giro semplice e rettangoli con ovuli, segue treccia policroma a due campi su fondo nero chiusa da fila bianca e nera. Al centro, molto lacunosi, due pugili nudi, con cesti, di cui uno è in piedi mentre l'altro è accasciato. Sopra la testa di quest'ultimo rimane la parte di un'iscrizione: CVS. Negli angoli di risulta fra quadrato e cerchio un motivo a palmette nere in campo bianco.

Iconological description

Secondo Maria Grazia Maioli si tratterebbe dell'incontro di pugilato fra Polluce e Amico, il re dei Bebrici. L'iscrizione si riferirebbe ad Amicus. Polluce vincendo Amico assicura agli Argonauti l'approvvigionamento di acqua. Questo tema secondo Maioli risulterebbe idoneo per la città di Ravenna. (MAIOLI 2000, Mosaico con scena di pugilato, p. 204)

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

centro tecnico operativo

Denomination

Centro tecnico operativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna

Address

statale Romea, 1364

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

no

luogo di reperimento

Italia

Emilia-Romagna

RA

Ravenna

Ravenna

Ravenna - Cervia

civile abitazione

civile abitazione

via Massimo D'Azeglio

Domus del Triclinio

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha ritenuto opportuno, dopo il restauro, ricollocare in sede di ritrovamento i pavimenti musivi d'età bizantina creando in questo modo un'area museale. La Domus si stendeva entro la cinta muraria tardoimperiale, era localizzata all'interno di un quartiere con strade ad assi ortogonali, delimitato a nord dal corso del Flumisello e vicino alla confluenza con in fiume Padenna. Stratigraficamente si individua una domus del 1. sec. con fauces, vestibolo, atrio; una domus, di età adrianea (2 sec.) con vestibolo e grande atrio, ambienti d'uso pavimentati con mosaici bianco-neri; un impianto termale con pavimenti in sectile del 3. sec.; un edificio del 4. sec. con pavimenti a mosaico; un palazzetto di epoca teodericiana e bizantina, con ambienti databili nel corso del 6. sec. Per la realizzazione di questo palazzo si utilizza una strada pubblica che diviene accesso monumentale all'edificio privato.

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Denomination of archaeological site

Domus dei Tappeti di Pietra

Management of the work

SBA BO

Those who did the work

Maioli, Maria Grazia

Date

1993

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

1 a. C. - 1.

Fraction of century

fine - inizio

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

27 a. C.

To

14

bibliografia

MAIOLI, MARIA GRAZIA Mosaico con scena di pugilato

P. 204

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze italiche dei pavimenti musivi

Personal data/chronology

2. sec.

Grounds of basing the dates

analisi storica

SUPPORT

SUPPORT

Typology

mobile

Material

pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)

Notes

Il mosaico fu distaccato nel 1994 dall'originale sede e collocato su un nuovo supporto, costituito da un pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam).

SUBGRADES

SUBGRADES

Reference to the part

L'intero manufatto

Total number

1

Notes

Viene qui descritta l'attuale stratigrafia del sottofondo del mosaico, la quale è frutto del restauro del 1994 che previde il distacco e il ricollocamento dell'intero pavimento su un nuovo supporto costituito da un pannello di Aerolam.

LAYER

Nature of the mixture

a base di leganti organici

Notes

L'attuale strato di allettamento delle tessere fu applicato per far aderire le sezioni di mosaico distaccate dal sito originale, ai pannelli di Aerolam. L'impasto è costituito da inerti (probabilmente polvere di pietra calcarea a granulometria fine) e resina acrilica. Lo spessore non supera certamente i 5-6 mm. Dalla documentazione edita non si evince se durante i restauri furono lasciate sul retro delle tessere, porzioni di malta d'allettamento originali.

TESSERAE

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

bianco

Typology

naturale

Use method

E' stato impiegato come colore del fondo dell'intera pavimentazione e come tonalità chiara nella resa degli incarnati delle figure dei pugili.

micritico

cubica

quadrangolare

cm 0,8X1 / 0,6X0,8

TESSERAE (2)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

nero

Typology

naturale

Use method

E' stato impiegato per realizzare i piccoli fiori inseriti sul campo a fondo bianco; nel bordo esterno a denti di sega dentati e banda di quattro file di tessere; nella cornice circolare, per definire il motivo a svastiche a giro semplice e rettangoli con ovuli inscritti; è il colore del fondo della treccia policroma a due capi; é in altri particolari.

venata

micritico

Le venature sono bianche ben definite e molto sottili.

TESSERAE (3)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

rosa

Typology

naturale

Use method

E' stato impiegato: nella cornice circolare a svastiche a giro semplice e rettangonli con ovuli inscritti; nella treccia policroma a due capi; nella resa degli incarnati della figure dei pugili. In tutti i casi suddescritti è questo materiale è sempre associato al calcare rosso.

micritico

TESSERAE (4)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

rosso

Typology

naturale

Use method

E' stato impiegato: nella cornice circolare a svastiche a giro semplice e rettangonli con ovuli inscritti; nella treccia policroma a due capi; nella resa degli incarnati della figure dei pugili. In tutti i casi suddescritti è questo materiale è sempre associato al calcare rosa.

micritico

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

l'intero mosaico

Denomination

opus tessellatum

Method

diretto

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1993 - 2003

Reference to the part

intera superficie musiva

Description

In via d'Azeglio a Ravenna durante i lavori edili finalizzati alla costruzione di un garage sotterraneo viene riportata alla luce una stratigrafia insediativa imponente, con sovrapposizioni di edifici dell'epoca moderna fino al 3-2 sec. a. C. Il totale delle pavimentazioni rinvenute, in mosaico e in sectile, supera i 1200 metri quadri. I mosaici sono ben conservati, sebbene presentino alcune lacune, più o meno estese nelle parti figurative (MAIOLI 1995, I mosaici del complesso di via, p. 335). I problemi principali per la loro conservazione si avranno dopo lo sterro, quando cioè i mosaici pavimentali subiranno inevitabilmente traumi determinati dall'azione negativa del passaggio al nuovo ambiente, in virtù delle variazioni termoigrometriche dovute alla nuova realtà. Ecco perché durante tutto il corso delle operazioni di scavo, durate oltre un anno dopo l'iniziale scoperta della superficie musiva, i pavimenti vengono interessati da problematiche dovute all'acqua di risalita, sia a causa di improvvise piogge, sia a causa di mal funzionamento delle pompe aspiranti. La presenza di acqua favorisce la formazione di alghe la cui clorofilla, penetrando nei pori, ne altera i colori. Inoltre le escursioni termiche giorno-notte sole-ombra e l'eccessivo irraggiamento solare ha sottoposto i materiali musivi a stress, determinano contrazioni e dilatazioni che hanno dato luogo a fessurazioni soprattutto a carico dei leganti di sottofondo (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 93).

RESTORATION

Date

2001-2003

Reference to the part

intera superficie musiva

Responsible institution

Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna

Management of the work

Maria Grazia Maioli

Description

Per circa un decennio, subito dopo il ritrovamento e fino al loro trasporto nella nuova sede espositiva, sui mosaici di via D'Azeglio vengono realizzati importanti lavori di restauro. Dopo le operazioni di manutenzione condotte per tutto il periodo degli scavi, i mosaici vengono rimossi, puliti, trattati nelle lacune per poi essere ricollocati nella nuova sede e musealizzate. La Domus dei Tappeti di Pietra è stata aperta al pubblico nel 2003.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Le operazioni di consolidamento dei mosaici vengono già avviate durante gli scavi. Le parti pericolanti, i bordi perimetrali e le zone adiacenti a grandi lacune sono puntellate. Successivamente i bordi perimetrali, le lacune, nonché le fessurazioni vengono stuccate onde evitare che le operazioni successive e il continuo e normale calpestio provochino ulteriori danni. Per queste operazioni sono stati impiegati leganti idraulici caricati con notevoli quantità di inerte, al fine di ottenere una malta a bassa resistenza e meccanicamente reversibile. Alcuni mosaici che presentano malte di sottofondo particolarmente disgregate e i frammenti provenienti dal crollo del primo piano, sono stati assicurati con bendaggi di tela tarlatana. Date le precarie condizioni di conservazione di alcuni materiali quali arenarie, brecce e smalti, si è inoltre provveduto ad un preconsolidamento con resine acriliche e silicato di etile (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94).A conclusione delle operazioni di consolidamento in situ, è stata condotta la rimozione dei mosaici, poi ricollocati nell'attuale sede museale. Le superfici sono state partite in sezioni, avendo cura di riportare su tavole tematiche in scala le linee di divisione e la relativa numerazione. L'individuazione delle sezioni è avvenuta caso per caso, tenendo conto in primo luogo delle lesioni già presenti, dei materiali e del loro stato di conservazione, delle linee compositive del disegno, degli spessori dei sottofondi e della loro resistenza meccanica. Le tele, predisposte secondo forma delle sezioni, sono di natura diversa sia per trama che per fibre: tarlatana, teletta, tela juta. Il loro utilizzo viene deciso criticamente secondo le esigenze del caso. L'incollaggio viene eseguito con adesivo vinilico in condizioni climatiche anche di forte umidità e basse temperature, a causa del protrarsi del cantiere per più di un anno. L'essiccazione in alcuni periodi è stata favorita dall'impiego di strumenti che producono aria calda (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95). I distacchi vengono condotti per il 90% a massetto - mediante l'ausilio di lame metalliche che hanno il compito di facilitare l'operazione - effettuando la rimozione dell'intero corpo, costituito dalle tessere e dalle malte di sottofondo. Successivamente si è reso necessario eliminare una parte delle stesse malte di sottofondo dati gli elevati spessori (30-40 cm) e il peso notevole: è stata tuttavia conservata la malta originale sul retro delle tessere per non creare in seguito problemi di stabilità o variazioni nelle dimensioni e nel colore degli interstizi. Si sono poi ricomposte le sezioni su di un nuovo supporto, leggero e indeformabile, costituito da un nido d'ape di alluminio tra due fogli di resina epossidica di 25 mm di spessore texturizzata con denti di presa - le singole sezioni sono state assemblate sui pannelli predisposti impiegando malte a base di adesivi acrilici - e, dopo aver rimosso le tele e la colla con il vapore, i mosaici sono stati riposizionati all'interno del museo collocandoli su pavimenti cosiddetti "galleggianti", non aderenti quindi al suolo per evitare eventuali problemi di umidità e per consentire, se necessario, l'ispezione futura della struttura di contenimento (DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA 2003, p. 58).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Durante gli scavi in situ è stata effettuata una prima pulitura a secco con spazzole di saggina per rimuovere tutti i depositi incoerenti. In seguito alle operazioni di consolidamento i mosaici sono stati puliti con acqua di rete, spazzole di saggina, spugne. Successivamente sono stati accuratamente puliti con metodi meccanici e fisici al fine di ottenere condizioni ottimali per l'adesione delle tele alla superficie, in vista del distacco. Le sezioni staccate sono state pulite sul retro prima di ricollocarle sui pannelli in resina. In ultimo, a seguito della rimozione delle tele utilizzate per il distacco della superficie musiva, è stata effettuata la pulitura fisica-chimica e meccanica (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Dopo aver assemblato le sezioni eseguendo le uniture di rito, si è proceduto integrando le lacune, differenziandole sia per materiali che per scelta cromatica. In linea di massima si è optato per l'integrazione a malta incisa ad effetto mosaico dipinta in sottotono ad acquarello. Le grandi lacune sono state risarcite con malta di raccordo e trattate con cera microcristallina (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 95).

INSCRIPTIONS

INSCRIPTION

Class

descrittiva

Language

latino

Tecnique of writing

mosaico

Character type

lettere capitali

Position

sopra la testa del personaggio accasciato

Transcription

cus

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna

Address

via Belle Arti, 52

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

immagini_scheda/ra_dtp_12_ICON_-med.jpg

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Pugili

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Mosaico con scena di pugilato

p. 204

BIBLIOGRAPHY

Domus del Triclinio : alla scoperta di Ravenna romana : mosaici e altri tesori mai visti : [mostra archeologica]. - [Ravenna] : RavennAntica, stampa 2003. - 174 p.

pp. 61-67

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Edifici di età repubblicana e augustea nel complesso archeologico di via D'Azeglio a Ravenna

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Il complesso archeologico di via D'Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardo imperiale e bizantina: relazione preliminare

EXHIBITIONS

Title

Domus dei Tappeti di Pietra

Site

Ravenna

Date

2003 - 2004

Notes

Progetto PARSJAD