OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo di S. Severo, Soglia fra i due sacelli
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Museo Nazionale, Ravenna - Pelte subacquee - Calici triangolari di fiori, diritti e rovesci
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48 A 98 13 3 : 48 A 98 33
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Iconographic description
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Nella parte inferiore del lacerto sono presenti pelte subacquee, dai colori alterni; la parte superiore, che originariamente doveva essere il bordo, vede il concatenarsi di calici triangolari, dritti e rovesci (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, p. 112).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Qualification
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statale
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Denomination
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Museo Nazionale
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Address
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via Fiandrini
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
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Italia
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Emilia-Romagna
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RA
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Ravenna
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Ravenna
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sacello
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sacello di S. Severo
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via Romea sud
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Nell'area archeologica di S. Severo sono state identificate e scavate diverse strutture, pertinenti a differenti fasi cronologiche: una necropoli di età romana (1. - 2. secolo), un complesso di età romana (2. - 5. secolo), identificato da Maria Grazia Maioli con un edificio termale pubblico; un piccolo edificio di culto, impiantatosi sopra alle strutture romane, identificato da Mario Mazzotti come ecclesia domestica; la basilica dedicata a S. Severo, databile alla seconda metà del 6. secolo e innalzata sopra alle strutture precedenti, a cui si affiancavano, a sud del nartece, due sacelli tangenti a pianta quadrata. Il sacello settentrionale è stato identificato con il monasterium di S. Ruffillo, citato da Andrea Agnello come luogo della sepoltura di san Severo, prima che venisse traslato all'interno della basilica. Il secondo sacello, affiancato al primo a sud, aveva le murature ricavate da strutture precedenti e l'abside posta a est. E' probabile che fosse destinato al culto, data la presenza di un quadrato rilevato, interpretato come base di un altare. La basilica di S. Severo, costruita fra il 570 e il 595 all'interno della città di Classe, presentava la classica pianta basilicale (larghezza 27,30 m, lunghezza 64,70 m) a tre navate con nartece (profondità circa 9 m) e con abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno rivolta a est (diametro circa 14 m). L'abside doveva avere la volta formata da tubi fittili e nella parte superiore doveva essere decorata a mosaico, come suggeriscono le numerose tessere ritrovate. Il presbiterio, a pianta rettangolare, giungeva fino alla terza coppia di colonne. In fondo alla navata sinistra, all'esterno, vi è il rudere del campanile, a pianta quadrata, che ne ingloba uno precedente rotondo. Fra il 1468 e il 1475 la chiesa venne ridotta ad un'unica navata, corrispondente alle dimensioni dell'antico presbiterio. Nel 1754-1755 venne completamente ricostruita dai monaci camaldolesi di Classe, che ne modificarono l'orientamento (da est a ovest). Nel 1821 infine venne sconsacrata, venduta e successivamente demolita.
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CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
Century
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6.
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Fraction of century
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seconda metà
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SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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570
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ca.
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To
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595
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Validity
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ca.
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bibliografia
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Santi Banchieri Re : Ravenna e Classe nel 6. secolo : San Severo il tempio ritrovato
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p. 71
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Date
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primi decenni del 6. secolo
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Grounds of basing the dates
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bibliografia
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Notes
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Giovanna Bermond Montanari propone questa datazione in un intervento del 1972 in occasione degli Atti del Convegno italo-yugoslavo di studi sulle antichità romane e paleocristiane dell'Alto Adriatico.
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Giovanni 2. Romano
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Date
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578 - 595
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Circumstance of the commission
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compimento della basilica
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Notes
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La basilica fondata dall'arcivescovo Pietro 3. fu completata da Giovanni 2. Romano, che la consacrò nel 582 o 593, introducendovi le reliquie di san Severo dal monasterium, più tardi dedicato a san Ruffillo.
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
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1969, ante | 1969
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Description
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Dal 1964 si procede con diverse campagne di scavi della chiesa di S. Severo nel territorio di Classe. Negli scavi condotti nel 1965 si mettono in luce varie porzioni del pavimento musivo della chiesa conservate soprattutto nella navata centrale e nella navata laterale destra. I tratti di pavimenti musivi conservati nella navata centrale si trovano ai lati del bema e davanti a questo.Nella breve campagna di scavo del 1966 si mette in luce un pavimento musivo facente parte di un ambiente rettangolare di origine antecedente alla costruzione della chiesa (BERMOND MONTANARI 1968, Lo scavo della Basilica di S. Severo, pp. 407-412).
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RESTORATION
Date
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1964 - 1969
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Responsible institution
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Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna
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Management of the work
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Giovanna Bermond Montanari
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Description
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In conseguenza dei ritrovamenti di mosaici pavimentali avvenuti in seguito agli scavi dell’area basilicale di S. Severo, si procede eseguendo interventi di strappo e ricollocamento dei mosaici su lastre di calcestruzzo armato. Il mosaico strappato è poco meno della metà del tappeto musivo che copriva le navate; il lavoro, eseguito con imperizia e in maniera grossolana, è probabilmente realizzato da manovalanza non specializzata. I frammenti dei mosaici pavimentali strappati e restaurati sono collocati al Museo Nazionale di Ravenna, addossati al muro perimetrale che separa l’area del museo da quella della chiesa di S. Vitale (MAIOLI 1992, Nuovi dati sul complesso, p. 501; SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79; BERMOND MONTANARI 1968, La chiesa di S. Severo nel territorio; RAVENNA E IL PORTO DI CLASSE 1983).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
PRESERVATION STATUS
Date
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2006, ante | 2006
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Description
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I frammenti di decorazione musiva pavimentale distaccati nella campagna di lavori del 1965 - 1969 sono oggetto di un esame dello stato di conservazione condotto dal professor Cesare Fiori e dalla dottoressa Mariangela Vandini del Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna sede Ravenna. In tale occasione si mette in evidenza un avanzato stato di degrado derivante, in primo luogo, dall’utilizzo del calcestruzzo armato come supporto. Si notato tessere fratturate, tessere disgregate nella massa e microfratture delle tessere, cristallizzazioni di sali in fratture e microfratture, concrezioni sulle superfici delle tessere, deposito di sali e particellato negli interstizi, si evidenziano inoltre fenomeni diffusi di corrosione dei ferri dell’armatura con conseguente formazione di ruggine. In seguito all’asportazione del calcestruzzo armato, utilizzato come supporto dei mosaici, durante i lavori di restauro dei frammenti, si accerta che la gran parte della malta originaria di allettamento è ancora presente nelle zone interstiziali (SANTI BACHIERI RE 2006, p 79).
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RESTORATION
Date
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2006
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio
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Management of the work
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Cetty Muscolino
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Description
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L’intervento di restauro, eseguito sui frammenti musivi distaccati negli anni dal 1965 al 1969, prevede una accurata operazione di consolidamento con conseguente asportazione del supporto cementizio e applicazione su nuovo supporto in aereolam, interventi di integrazione delle lucune, ricostruite a finto mosaico nei casi di lacune-mancanza e operazioni di pulitura e trattamento protettivo con cera microcristallina (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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Un primo intervento di preconsolidamento viene effettuato tramite l’applicazione di tre tele in successione sulla superficie musiva. Si procede in seguito alla rimozione del calcestruzzo armato applicato come supporto. Dopo aver adagiato i frammenti su appositi supporti in legno si effettua una prima rimozione di calcestruzzo tramite l’impiego di una sega circolare diamantata. L’eliminazione di cemento ha l’obiettivo di giungere allo strato interessato dall’armatura in ferro che viene eliminata manualmente. Si procede in seguito ad una seconda serie di tagli (intervallati tra loro alla distanza di 1 cm) fino ad arrivare a circa 2 mm di spessore al di sopra della radice delle tessere. L’ultima parte di cemento viene rimossa utilizzando una microfresa.I lacerti, dopo opportuni consolidamenti di tessere e leganti, sono stati assemblati e collocati su supporti in aereolam (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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pulitura
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Description
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L’intera superficie musiva viene sottoposta ad una pulitura chimico-fisica e trattata in seguito con cera microcristallina (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Per quanto riguarda le operazione di integrazione eseguite, si è definita una metodologia di intervento secondo la quale le lacune sono distinte in lacune-mancanza di piccole dimensioni e facilmente ricostruibili nella loro definizione iconografica e lacune-perdita interessanti aree di maggiori dimensioni di incerta o arbitraria ricostruzione. Per le prime si è intervenuto integrando con malta incisa a effetto mosaico e dipinta. Le seconde sono state integrate con malta raccordata alle campiture circostanti di mosaico (SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79).
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna
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Address
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via S.Vitale 17,48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
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Notes
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