Istanbul, S. Salvatore in Chora, endonartece, arco trasversale meridionale, metà orientale, Cristo guarisce l'uomo con la mano inaridita
OBJECT
OBJECT
Definition
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decorazione musiva parietale
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Identification
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parte di complesso decorativo
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Name/Dedication
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decorazione musiva parietale di S. Salvatore in Chora, Cristo guarisce l'uomo con la mano inaridita
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Position
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endonartece, arco trasversale meridionale, metà orientale
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Chiesa di San Salvatore in Chora, Istanbul - Cristo guarisce l'uomo dalla mano inaridita
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73 C 46 2
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Iconographic description
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La scena è collocata in un contesto architettonico che indica la sinagoga nella quale si dice che il miracolo venga compiuto. Seguito a sinistra da tre discepoli, Cristo si avvicina all'uomo malato, ossia un giovane imberbe stante a destra, di fronte a lui. Il giovane indossa una tunica con le maniche corte e lunga fino alle ginocchia, e gambali a spirale alle caviglie nude; egli stende orizzontalmente verso Cristo il rigido braccio destro, sostenendolo con la mano sinistra. Cristo benedice con la mano destra, mentre con la sinistra regge un rotolo. Sagomata su uno sfondo dorato, visibile attraverso un'apertura al centro dell'edificio, la mano inaridita, il braccio e la mano miracolosa di Cristo costituiscono il punto focale della composizione. I tre discepoli sono probabilmente Pietro, Giacomo e Giovanni: Pietro è stante all'estremità sinistra, volto leggermente verso destra, con la mano destra nascosta come di consueto nella piega dell'imation; accanto a lui, e parzialmente coperto dalla figura di Cristo, è rappresentato un giovane discepolo, probabilmente Giovanni, che piega la testa verso Pietro come se conversasse; tra queste due figure compare la testa del terzo discepolo che porta una corta e scura barba attribuita a Giacomo (UNDERWOOD 1966, The Kariye Djami, vol. 1, pp. 147-148; MANGO 2000, Chora, p. 153).
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Iconological description
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La scena fa riferimento ai Vangeli di Matteo (12, 9-13), di Marco (3, 1-5) e di Luca (6, 6-10).Gesù se ne andò e si recò nella sinagoga dei giudei. C'era là un uomo con una mano rattrappita. Ed essi gli domandarono per poterlo accusare: "E' lecito guarire qualcuno in giorno di sabato?" Rispose Gesù: "Chi è colui tra di voi che, se l'unica pecora che possiede gli cade di sabato in un burrone, non cerca di afferrarla e tirarla su? Ora, un uomo è molto più importante di una pecora! Dunque, è lecito di sabato fare del bene." E rivolto all'uomo: "Dammi la tua mano!" Quello gliela diede, ed essa ritornò sana come l'altra. (Matteo 12, 9-13)
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Denomination
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S. Salvatore in Chora
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Address
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Kariye Camii Sk., Edirnekapi
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Notes
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La chiesa è legata alle iniziative della famiglia dei Comneni nei quartieri nord-occidentali della città di Costantinopoli (quartiere delle Blacherne): tra il 1077 ed il 1081, Maria Ducena, suocera di Alessio 1. Comneno, fa restaurare il monastero di San Salvatore in Chora, fondato tra il 6. ed il 7. secolo.; il lavoro di Maria viene portato a termine intorno al 1120 dal nipote Isacco Comneno, detto il Sebastocratore (uno dei titoli nobiliari più alti a Bisanzio). Agli inizi del 14. sec., a partire dal 1316, il complesso viene restaurato dal gran logoteta (primo ministro) Teodoro Metochite (1270-1332), che rinnova ed ingrandisce la chiesa con nartece e parekklesion funerario, e fa ricostruire la cupola del naos; alla medesima epoca risalgono anche i mosaici e gli affreschi. Dopo la presa di Costantinopoli da parte dei turchi (1453), la chiesa viene abbandonata. Nel 1510 viene convertita in moschea da Atik Ali Pasha, gran visir del sultano Bayezit 2. (1481-1512), con la denominazione di Kariye Camii (Kariye Djami): in quell'occasione, i mosaici e gli affreschi vengono stuccati o coperti con imposte lignee.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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1315
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ca.
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To
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1321
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Validity
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ca.
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bibliografia
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UNDERWOOD, PAUL A. The Kariye Djami
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vol.1, pp. 14-16
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Teodoro Metochite
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Date
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1313 - 1332
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Circumstance of the commission
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restauro
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Notes
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Teodoro Metochite, intorno al 1313, commissiona il restauro della chiesa di S. Salvatore in Chora e ne cura anche la decorazione a mosaico. La sua opera si interrompe durante la guerra civile fra Andronico 2. e Andronico 3. A seguito della vittoria di Andronico 3., Teodoro viene mandato in esilio e torna nella capitale solo nel 1330 dove muore dopo due anni (CIMOK 1997, Mosaics in Istanbul, p. 123).
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Height
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185
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Width
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128
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INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
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greco
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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sopra la scena, al centro
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Transcription
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o ch(risto)s iomenos t(on) xeran echonta ten cheira
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Notes
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Cristo mentre guarisce l'uomo con la mano inaridita.
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INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
|
greco
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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sopra la scena, in corrispondenza del drappo collocato sull'edificio
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Transcription
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i(esou)s ch(risto)s
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Notes
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Gesù Cristo.
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Ministero della Cultura e del Turismo Turco
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Address
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Ataturk Bulvari, 29, Ankara
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES

Istanbul, S. Salvatore in Chora, endonartece, arco trasversale meridionale, metà orientale, Cristo guarisce l'uomo con la mano inaridita
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
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