Pavimento musivo della Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 1

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 1, decorazione geometrica vegetale con cantharoi

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 1, decorazione geometrica vegetale con cantharoi

M

C

IT

305

R

CIDM

0

305

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

complesso decorativo

Name/Dedication

pavimento musivo della Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 1

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Domus dei Tappeti di Pietra, Ravenna - Decorazione geometrica vegetale con cantharoi

48 A 98 3 : 48 A 98 54

Iconographic description

La stanza 1 aveva la funzione di accogliere il visitatore esterno prima che entrasse negli ambienti più interni.Il tappetto musivo policromo presenta cornici concentriche in cui è inserito un grande rosone con annodamenti e riempimenti a forma di conchiglie che creano una stella centrale. Lo spazio tra il rosone e le cornici è occupato da cantharoi, dai quali fuoriescono racemi a foglie cuoriformi. Si susseguono cornici con catenine di cerchi e fusisdraiati tangenti, annodati e disegnati da coppia di sinusoidi intrecciati (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de le mosaique, tav. 68, d; tav. 82, c)

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

museo

Denomination

Domus dei Tappeti di Pietra

Address

via Massimo D'Azeglio, 47

Notes

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha ritenuto opportuno,dopo il restauro, ricollocare in sede di ritrovamento i pavimenti musivi d'età bizantina creando in questo modo un'area museale.La Domus si stendeva entro la cinta muraria tardoimperiale, era localizzata all'internodi un quartiere con strade ad assi ortogonali, delimitato a nord dal corso del Flumisello e vicino alla confluenza con in fiume Padenna. Stratigraficamente siindividua una domus del 1. sec. con fauces, vestibolo, atrio; una domus, di età adrianea (2 sec.) con vestibolo e grande atrio, ambienti d'uso pavimentati con mosaici bianco-neri; un impianto termale con pavimenti in sectile del 3. sec.; un edificiodel 4. sec. con pavimenti a mosaico; un palazzetto di epoca teodericiana e bizantina, con ambienti databili nel corso del 6. sec. Per la realizzazione di questo palazzosi utilizza una strada pubblica che diviene accesso monumentale all'edificio privato.

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Denomination of archaeological site

Domus dei Tappeti di Pietra

Management of the work

SAR BO

Those who did the work

Maioli, Maria Grazia

Date

1993 - 1994

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

5. - 6.

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

490

ca.

To

550

Validity

ca.

bibliografia

Domus dei Tappeti di Pietra

pp. 20 - 21

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze ravennati dei pavimenti musivi

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

bibliografia

Abbreviation: short citation

Domus dei Tappeti di Pietra

Specific

p. 55

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1993 - 2003

Description

In via d'Azeglio a Ravenna durante i lavori edili finalizzati alla costruzione di un garage sotterraneo viene riportata alla luce una stratigrafia insediativa imponente, con sovrapposizioni di edifici dell'epoca moderna fino al 3-2 sec. a. C. Il totale delle pavimentazioni rinvenute, in mosaico e in sectile, supera i 1200 metri quadri. I mosaici sono ben conservati, sebbene presentino alcune lacune, più o meno estese nelle parti figurative (MAIOILI 1995, I mosaici del complesso di via, p. 335). I problemi principali per la loro conservazione si avranno dopo lo sterro, quando cioè i mosaici pavimentali subiranno inevitabilmente traumi determinati dall'azione negativa del passaggio al nuovo ambiente, in virtù delle variazioni termoigrometriche dovute alla nuova realtà. Ecco perché durante tutto il corso delle operazioni di scavo, durate oltre un anno dopo l'iniziale scoperta della superficie musiva, i pavimenti vengono interessati da problematiche dovute all'acqua di risalita, sia a causa di improvvise piogge, sia a causa di mal funzionamento delle pompe aspiranti. La presenza di acqua favorisce la formazione di alghe la cui clorofilla, penetrando nei pori, ne altera i colori. Inoltre le escursioni termiche giorno-notte sole-ombra e l'eccessivo irraggiamento solare ha sottoposto i materiali musivi a stress, determinano contrazioni e dilatazioni che hanno dato luogo a fessurazioni soprattutto a carico dei leganti di sottofondo (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 93).

RESTORATION

Date

2001 - 2003

Responsible institution

Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna

Management of the work

Maria Grazia Maioli

Those who did the work

Cooperativa Mosaicisti

Description

Per circa un decennio, subito dopo il ritrovamento e fino al loro trasporto nella nuova sede espositiva, sui mosaici di via D'Azeglio vengono realizzati importanti lavori di restauro. Dopo le operazioni di manutenzione condotte per tutto il periodo degli scavi, i mosaici vengono rimossi, puliti, trattati nelle lacune per poi essere ricollocati nella nuova sede e musealizzate. La Domus dei Tappeti di Pietra è stata aperta al pubblico nel 2003.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Le operazioni di consolidamento dei mosaici vengono già avviate durante gli scavi. Le parti pericolanti, i bordi perimetrali e le zone adiacenti a grandi lacune sono puntellate. Successivamente i bordi perimetrali, le lacune, nonché le fessurazioni vengono stuccate onde evitare che le operazioni successive e il continuo e normale calpestio provochino ulteriori danni. Per queste operazioni sono stati impiegati leganti idraulici caricati con notevoli quantità di inerte, al fine di ottenere una malta a bassa resistenza e meccanicamente reversibile. Alcuni mosaici che presentano malte di sottofondo particolarmente disgregate e i frammenti provenienti dal crollo del primo piano, sono stati assicurati con bendaggi di tela tarlatana. Date le precarie condizioni di conservazione di alcuni materiali quali arenarie, brecce e smalti, si è inoltre provveduto ad un preconsolidamento con resine acriliche e silicato di etile (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94).A conclusione delle operazioni di consolidamento in situ, è stata condotta la rimozione dei mosaici, poi ricollocati nell'attuale sede museale. Le superfici sono state partite in sezioni, avendo cura di riportare su tavole tematiche in scala le linee di divisione e la relativa numerazione. L'individuazione delle sezioni è avvenuta caso per caso, tenendo conto in primo luogo delle lesioni già presenti, dei materiali e del loro stato di conservazione, delle linee compositive del disegno, degli spessori dei sottofondi e della loro resistenza meccanica. Le tele, predisposte secondo forma delle sezioni, sono di natura diversa sia per trama che per fibre: tarlatana, teletta, tela juta. Il loro utilizzo viene deciso criticamente secondo le esigenze del caso. L'incollaggio viene eseguito con adesivo vinilico in condizioni climatiche anche di forte umidità e basse temperature, a causa del protrarsi del cantiere per più di un anno. L'essiccazione in alcuni periodi è stata favorita dall'impiego di strumenti che producono aria calda (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95). I distacchi vengono condotti per il 90% a massetto - mediante l'ausilio di lame metalliche che hanno il compito di facilitare l'operazione - effettuando la rimozione dell'intero corpo, costituito dalle tessere e dalle malte di sottofondo. Successivamente si è reso necessario eliminare una parte delle stesse malte di sottofondo dati gli elevati spessori (30-40 cm) e il peso notevole: è stata tuttavia conservata la malta originale sul retro delle tessere per non creare in seguito problemi di stabilità o variazioni nelle dimensioni e nel colore degli interstizi. Si sono poi ricomposte le sezioni su di un nuovo supporto, leggero e indeformabile, costituito da un nido d'ape di alluminio tra due fogli di resina epossidica di 25 mm di spessore texturizzata con denti di presa - le singole sezioni sono state assemblate sui pannelli predisposti impiegando malte a base di adesivi acrilici - e, dopo aver rimosso le tele e la colla con il vapore, i mosaici sono stati riposizionati all'interno del museo collocandoli su pavimenti cosiddetti "galleggianti", non aderenti quindi al suolo per evitare eventuali problemi di umidità e per consentire, se necessario, l'ispezione futura della struttura di contenimento (Domus dei Tappeti di Pietra 2003, p. 58).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Durante gli scavi in situ è stata effettuata una prima pulitura a secco con spazzole di saggina per rimuovere tutti i depositi incoerenti. In seguito alle operazioni di consolidamento i mosaici sono stati puliti con acqua di rete, spazzole di saggina, spugne. Successivamente sono stati accuratamente puliti con metodi meccanici e fisici al fine di ottenere condizioni ottimali per l'adesione delle tele alla superficie, in vista del distacco. Le sezioni staccate sono state pulite sul retro prima di ricollocarle sui pannelli in resina. In ultimo, a seguito della rimozione delle tele utilizzate per il distacco della superficie musiva, è stata effettuata la pulitura fisica-chimica e meccanica (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Dopo aver assemblato le sezioni eseguendo le uniture di rito, si è proceduto integrando le lacune, differenziandole sia per materiali che per scelta cromatica. In linea di massima si è optato per l'integrazione a malta incisa ad effetto mosaico dipinta in sottotono ad acquarello. Le grandi lacune sono state risarcite con malta di raccordo e trattate con cera microcristallina (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 95).

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

donazione

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna

Address

Via Belle Arti, 52

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 1, decorazione geometrica vegetale con cantharoi

IMAGES

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Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Stanza 1, decorazione geometrica vegetale con cantharoi, part.

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Il complesso archeologico di via D'Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardo imperiale e bizantina: relazione preliminare

BIBLIOGRAPHY

Domus dei Tappeti di Pietra

Notes

Progetto PARSJAD