Ravenna, ex chiesa di S. Michele in Africisco, esterno
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo di S. Michele in Africisco, Decorazione geometrica vegetale
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Museo Nazionale, Ravenna - Pavimento musivo di S. Michele in Africisco - Decorazione geometrica vegetale
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48 A 98 3
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Iconographic description
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Il campo centrale della superficie musiva è decorato a roselline di macchia, con lunghi rami neri disposti in croce; la separazione dei petali, rosa chiaro al centro e rosso scuro al margine, è indicata sul bordo, con un tassello bianco. All'estremità degli stami, sono raffigurati quattro dischetti rosa, orlati di nero, collegati fra loro da linee di piccoli rombi neri. Le piccole rose sono disposte secondo linee perpendicolari e parallele, e sono collegate tra loro da rombi a margini frastagliati, composti, a partire dal centro, da zone a quadratini di quattro tasselli di vario colore: nero, rosa, verde. Il fondo di tutta la composizione è giallognolo. Il campo è bordato da sei file di tasselli policromi, seguite da un largo rifascio decorato a fiori di loto di profilo, uno diritto e l'altro rovesciato, orlati di nero: quelli diritti presentano il calice verde, gli altri, rosso; le punte dei petali sono gialle (BARTOCCINI 1930, Il mosaico pavimentale di San, p. 11). Secondo Raffaella Farioli Campanati, il motivo a calici di fiori di loto esprime un senso di movimento continuo, ondulante (FARIOLI CAMPANATI 1975, Pavimenti musivi di Ravenna, p. 120).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Qualification
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statale
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Denomination
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Museo Nazionale
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Address
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via B. Fiandrini
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Specific location
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Sala della tinazzara
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Notes
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Il frammento, al momento dello strappo, è stato diviso in due sezioni entambe esposte al Museo Nazionale di Ravenna.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
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Italia
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Emilia-Romagna
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RA
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Ravenna
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Ravenna
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chiesa
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S. Michele in Africisco
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537 - 545
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piazza Andrea Costa
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primo tratto della navatella settentrionale, verso il fondo
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METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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537
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ca.
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To
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545
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Validity
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ca.
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bibliografia
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FARIOLI CAMPANATI, RAFFAELLA Pavimenti musivi di Ravenna paleocristiana
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p. 118
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Vittore
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Date
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537 - 545
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Circumstance of the commission
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costruzione della chiesa
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Notes
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Vittore fu vescovo di Ravenna dal 537 al 15 febbraio del 545, data della sua morte. Presumibilmente, è in questo lasso di tempo che deve essere stata costruita la chiesa di S. Michele in Africisco che, come testimonia il protostorico Andrea Agnello, è stata dedicata a san Michele Arcangelo il 7 maggio del 545.
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COMMISSIONER
Name
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Massimiano
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Date
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546 - 547
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Circumstance of the commission
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consecratio
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Notes
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Il vescovo Massimiano entrò nella città di Ravenna nel 546, quando la chiesa di S. Michele in Africisco era già stata dedicata all'arcangelo omonimo. Probabilmente, come riferisce anche il protostorico Andrea Agnello (Liber Pontificalis HE, p. 330), Massimiano si limitò a consacrare la chiesa già commissionata dal suo predecessore Vittore.
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SUPPORT
SUPPORT
Typology
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mobile
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Material
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cemento armato
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Notes
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Il pavimento, dopo l'asportazione dal sito originario, fu sezionato in due parti. I dati inseriti in questo campo sono riferiti a una delle due sezioni pavimentali.
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SUPPORT (2)
SUPPORT
Typology
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mobile
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Material
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pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)
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Notes
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Il pavimento, dopo l'asportazione dal sito originario, fu sezionato in due parti (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico). I dati inseriti in questo campo sono riferiti a una delle due sezioni pavimentali.
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SUBGRADES
SUBGRADES
Reference to the part
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intero manufatto
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Notes
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L'eventuale presenza di strati sottofondali originali nelle due sezioni musive, sono attualmente occultati dalle malte di restauro utilizzate nei vari interventi. Durante l'ultimo intervento di restauro del 1989, dopo l'asportazione della malta cementizia di restauro, fu rinvenuto esclusivamente lo strato di allettamento (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico).
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1989
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diffrattometria ai raggi X (XRD)
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campione prelevato dallo strato d'allettamento delle tessere.
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Malta formata da un legante di calce (CaCO3), con presenza di silice (sabbia quarzosa) e feldspati (polvere di mattone).
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I dati inseriti in questa scheda sono contenuti nell'articolo di Isotta Fiorentini Roncuzzi (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico).
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato sia nel campo che nella cornice del pavimento.
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Notes
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(FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico)
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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cotto
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Color
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rosso
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Typology
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artificiale
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Use method
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E' impiegato sia nei motivi del campo che della cornice.
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Notes
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(FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico)
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TESSERAE (3)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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rosa
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato sia nei motivi del campo che della cornice.
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Producer
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Le cave sono situate nei pressi di Verona.
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Notes
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Viene comunemente denominato "Marmo di Verona". (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico).
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TESSERAE (4)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marmo
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Color
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grigio chiaro
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato sia nei motivi del campo che della cornice.
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Notes
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(FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico)
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venata
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cristallino saccaroide
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grana fine
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Le venature non appaiono ben definite e sono di tonalità tendezialmente più scura del colore generale del materiale.
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TESSERAE (5)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marna
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Color
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verde-grigia
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato sia nei motivi decorativi del campo che in quelli della cornice.
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Notes
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Le tessere sono ricavate da ciottoli.(FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico).
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TESSERAE (6)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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nero
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato sia nei motivi decorativi del campo che in quelli della cornice.
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Notes
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(FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico).
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venata
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micritico
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Le venature sono ben definite e di colore bianco.
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TECNIQUE
TECNIQUE
Reference to the part
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intero manufatto
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Denomination
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opus tessellatum
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Method
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diretto
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Height
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366
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Width
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246
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Validity
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ca.
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
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1805 - 1930
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Reference to the part
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pavimento musivo
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Description
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Nel 1805 la chiesa di S. Michele in Africisco, soppressa, viene venduta e interdetta al culto. Pochi anni dopo, esattamente nel 1812, mentre una parte dell'edificio viene lasciato in uso al parroco per le sacre funzioni, la navata sinistra viene comprata da Andrea Cicognani e utilizzata come mercato del pesce. In aggiunta a queste vicende lo stato di conservazione del tappeto musivo viene aggravato dal costante fenomeno della subsidenza tipica del territorio ravennate e della falda sempre più prossima alla superficie di calpestio, elemento costante di degrado per tutti i pavimenti musivi di Ravenna (AGOSTINELLI 2007, Interventi e restauri nell'ex, p. 283; BARTOCCINI 1930, Il mosaico pavimentale di San, pp. 11-13).
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RESTORATION
Date
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1930
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)
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Management of the work
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Renato Bartoccini
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Description
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Nel novembre del 1930 il geom. Francesco Mambelli, nell'approfondire il piano del forno del panificio Giorgioni, sito in via Casa Matha e che dal 1912 occupava esattamente l'abside ancora integra della chiesa di S. Michele in Africisco, rinviene un tratto del primitivo pavimento a mosaico a 2,50 m dal piano attuale della strada e ne dà immediata comunicazione a Renato Bartoccini, a quella data Soprintendente ai monumenti di Ravenna. Si tratta di un riquadro completo lungo 3,66 m e largo 2,46 m che apparteneva al primo tratto verso il fondo della navatella sinistra. Il mosaico si presenta abbastanza integro, anche se nella parte centrale è visibile una zona lacunosa; suddiviso in due parti di 1,85 x 2,30 m ciascuna e subito distaccato, viene portato in deposito al Museo Nazionale di Ravenna per il dovuto restauro (BARTOCCINI 1930, Il mosaico pavimentale di San, pp. 11-13; RICCI 1937, Monumenti B, p. 8, nota 3; FARIOLI 1965, Mosaici pavimentali d'età, p. 352; AGOSTINELLI 2007, Interventi e restauri nell'ex, pp. 284-285; FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, p. 315).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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Il lavoro di distacco si presenta particolarmente difficile non solo a causa dell'acqua che bagnava il tappeto musivo al momento del ritrovamento, ma ancor più difficile risultano le operazioni di rimozione a causa di un sottofondo formato da grossi pezzi di macigno e di mattoni gettati alla rinfusa per un rilevante spessore, insieme con durissima calce, legante di tipo idraulico formato da calce aerea e polvere di mattone insieme a sabbia quarzosa. Una volta recuperato viene messo su lastre di cemento Portland e rinforzato internamente con armatura di ferro (BARTOCCINI 1930, Il mosaico pavimentale di San, pp. 11-13; FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, p. 313).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Le lacune vengono lasciate a vista, riempite dello stesso cemento usato come sottofondo. Le tessere mancanti vengono sostituite con tessere simili alle originali ma di riutilizzo; si possono distinguere le tessere di cotto perché di un rosso meno intenso, nei bianchi e gialli chiari si notano cubetti e parallelepipedi perfetti evidentemente ottenuti con mezzi meccanici, nei verdi le tessere moderne sono più levigate; nei neri invece le reintegrazioni sono eseguite con tessere antiche e perciò indistinguibili (BARTOCCINI 1930, Il mosaico pavimentale di San, pp. 11-13; FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, p. 315).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
PRESERVATION STATUS
Date
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1989, ante | 1989
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Reference to the part
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pavimento musivo
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Description
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L'impiego di cemento Portland come malta d'allettamento, molto usato negli anni trenta per la sua resistenza, si rivela purtroppo una scelta che aggraverà lo stato di conservazione del pavimento musivo di S. Michele in Africisco. Il contatto tra il cemento e le parti di malta originaria rimaste attaccate alle tessere provoca infatti reazioni negative; inoltre i ferri dell'armatura interna, ossidandosi, sono aumentati di volume provocando rigonfiamenti e spaccature sulla superficie musiva (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, p. 315).
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RESTORATION
Date
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1989
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
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Management of the work
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Francesco Zurli
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Description
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Una delle due parti del pavimento musivo è stato oggetto di un restauro capillare da parte degli allievi della Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna. Subito si sono potuti riscontrare diversi problemi dovuti al restauro degli anni trenta: erano state usate tessere compatibili come materiale, ma di recupero, rendendo perciò difficile la lettura, ossia cogliere la differenza tra originale e intervento di restauro; la malta di cemento Portland, troppo fluida, ha inglobato in molti punti le tessere; le uniture non tengono conto degli andamenti originali, inoltre per fare le sezioni sono state tolte molte file di tessere, quando ne sarebbe bastata una sola, le quali sono state poi ricollocate in modo molto diverso dall'antico. Le lacune sono state lasciate senza soluzione (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, pp. 312-315).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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Tramite complicate operazioni viene rimossa la parte retrostante di cemento Portland, i ferri dell'armatura interna e il mosaico viene ricollocato su pannello di aereolam, usando un letto di malta di carbonato di calcio, Primal AC 33 e resina ad emulsione acrilica (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, p. 315).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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pulitura
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Description
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Nella parte centrale, dove si nota una evidente fascia scura dovuta a un incendio, nessun prodotto ha potuto cancellare questo tipo di inscurimento. Per la pulitura meccanica ci si avvale di spazzole e bisturi, preferendole all'azione di martello e scalpello (FIORENTINI RONCUZZI 2007, Degrado chimico-fisico, p. 315)
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Museo Nazionale
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Address
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Via Benedetto Fiandrini
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo da S. Michele in Africisco
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo da S. Michele in Africisco, part.
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo da S. Michele in Africisco, part.
IMAGES
Ravenna, ex chiesa di S. Michele in Africisco, esterno
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
Notes
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