Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo dell'Ambiente D
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo del cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ambiente D
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Description
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Dallo stesso ambiente provengono due frammenti non adiacenti, collocati su due supporti differenti.
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ravenna - Decorazione geometrica policroma con quadrati - Composizione ortogonale di cerchi allacciati
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48 A 98 1 : 48 A 98 13 1
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Iconographic description
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Del pavimento sono stati strappati due frammenti. Il frammento (1) presenta una decorazione geometrica policroma con composizione reticolata di quadrati più grandi e più piccoli tangenti sulla diagonale, con quadrati iscritti negli spazi di risulta cruciformi (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 147, a). I quadrati più grandi hanno all'interno nodi di Salomone e diamanti. Il motivo è bordato da una fascia con coppia di sinusoidi contrapposte e allacciate, formanti cerchi grandi e piccoli (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 69, e).Il frammento (2) presenta una decorazione geometrica policroma con motivo a cerchi allacciati, formanti quadrati concavi, con una tessera nei punti di tangenza. I fusi sono caricati da un fuso inserito, i quadrati concavi da un quadratino iscritto sulla diagonale (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 239, d).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Qualification
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statale
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Denomination
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cosiddetto Palazzo di Teoderico
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Date
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9. sec.| 800 - 899
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Address
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via di Roma, angolo via Alberoni
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Specific location
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piano superiore
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Notes
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Il cosiddetto Palazzo di Teodorico è il nartece della chiesa altomedievale di San Salvatore ad Calchi, indagata da Mario Mazzotti negli anni Cinquanta del secolo scorso, creduta erroneamente la facciata del palazzo teodoriciano.
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
INVENTORY OF MUSEUM OR OF SUPERINTENDENCE
Number
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6450, 6451
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Placement
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Ravenna, SBAP
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Italia
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Emilia-Romagna
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RA
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Ravenna
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Ravenna
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orti
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privati
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Orti Serena Monghini
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via di Roma, angolo via Alberoni
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Lo scavo del 1908 - 1914 nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico ha messo in luce una serie di strutture abitative pluristratificate, sulla cui interpretazione, sequenza cronologica e committenza gli studiosi si trovano ancora discordi.Dalle più recenti analisi dei dati di scavo sembra possibile evincere che alla fine del 1. sec. a.C. - inizio 1. sec. esistevano due complessi edilizi: quello settentrionale riconducibile ad una villa suburbana, rispetto all'abitato di Ravenna, con triclinium/tablinum affiancato da altri ambienti e affacciato su un atrio. Nel settore meridionale è stata individuata una serie di ambienti affacciati su un corridoio (A1), ripavimentati a mosaico verso la fine del 1. sec. - inizi del 2., riguardo ai quali non è possibile stabilire se facessero parte della villa suburbana. Nel 4. secolo l'intero complesso risulta essere una residenza di notevoli dimensioni, costituita dagli ambienti dei settori settentrionale e meridionale che gravitano attorno ad un grande cortile porticato.In età onoriana (prima metà del 5. sec.) la residenza viene ulteriormente monumentalizzata e si trova ad avere, a nord, una grande aula absidata (Stanza L) pavimentata, forse proprio in questa fase, in opus sectile: è probabile, ma non dimostrabile archeologicamente, che il complesso sia il palazzo imperiale di Onorio, che nel 402 trasferì la capitale a Ravenna. In età teodericiana (493 - 526) il palazzo viene nuovamente trasformato: nel settore nord vengono aggiunti alcuni ambienti fra cui un grande triclinio triabsidato (Sala S); alcuni ambienti vengono ripavimentati a mosaico. Le ultime modifiche di una certa consistenza si hanno nella seconda metà del 6. secolo, quando il livello di alcuni ambienti è innalzato mediante una nuova pavimentazione a mosaico. Il palazzo rimane attivo almeno fino all'8. secolo inoltrato. Gli episodi successivi sono riconducibili ad una destrutturazione sempre più accentuata, genericamente inquadrabile nell'alto Medioevo.
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METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
Denomination of archaeological site
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cosiddetto Palazzo di Teoderico
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Management of the work
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Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)
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Those who did the work
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Ghirardini, Gherardo
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Date
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1908 - 1914
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Inventory number
CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
Century
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6.
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Fraction of century
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primo quarto
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SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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500
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ca.
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To
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525
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Validity
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ca.
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bibliografia
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BERTI, FEDE Regione 8. : Ravenna, 1
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pp. 59-60
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Teoderico
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Date
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493 - 526
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Circumstance of the commission
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ristrutturazione del palazzo imperiale
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Notes
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Lo scavo del 1908-1914 nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico ha messo in luce una serie di strutture abitative pluristratificate, sulla cui interpretazione, sequenza cronologica e committenza gli studiosi si trovano tuttora profondamente discordi. La maggior parte di essi tuttavia ritiene che gli ambienti emersi, per quanto concerne la fase di fine 5. - inizi 6. secolo, si possano identificare con i resti del palazzo imperiale di Teoderico (RUSSO 2005, Una nuova proposta per la sequenza, pp. 186-187). Il re goto avrebbe utilizzato come sua residenza il palazzo preesistente, fatto erigere da Onorio al momento del trasferimento della capitale a Ravenna, sui resti di strutture di età imperiale, identificate con una villa suburbana, almeno nella parte settentrionale del complesso. Eugenio Russo ritiene che il palazzo di Onorio sia sorto nell'area della sede del praefectus classis, cioè di un edificio militare dotato di ambienti di rappresentanza (RUSSO 2005, Una nuova proposta per la sequenza, p. 160).
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SIZES OF ARTWORK
SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Width
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229
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Length
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137
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SIZES OF ARTWORK
Unit of measurement
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cm
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Width
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90
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Length
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85
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
RESTORATION
Date
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1908 - 1914
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)
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Management of the work
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Gherardo Gherardini; Domenico Maioli; Giuseppe Gerola
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Description
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A partire dal 1908, nel corso di diverse campagne annuali, si avviano gli scavi nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico. L'ultima campagna di scavi viene eseguita nel 1914. Lo scavo dell'edificio permette la discoperta successiva di quattro strati pavimentali, distaccati in numerosi frammenti, in modo tale da permettere la conservazione di parte del sottofondo originale e quindi essere collocati su nuovo supporto, uno spesso strato di malta cementizia. Al termine dei lavori, i frammenti estratti vengono collocati nell'ex-chiesa di San Romualdo, annessa alla biblioteca Classense, allora sala del Museo Archeologico, prima di essere trasferiti nel chiostro della chiesa di San Vitale.Particolare riguardo si pone nei confronti di motivi figurati, staccati nella loro interezza ai fini di una esaustiva documentazione. Per quanto riguarda i motivi geometrici ripetuti invariabilmente si sceglie, invece, di staccarne quadri campione delle dimensioni relative all'estensione dei motivi stessi (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, pp. 83-97).
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)
PRESERVATION STATUS
Date
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1976
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Description
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Il primo dei due frammenti non presenta un buono stato di conservazione, si notato numerose incrostazioni ed incrinature. Il secondo dei due è, invece, caratterizzato da un buono stato di conservazione, nonostante presenti alcune lacune (BERTI 1976, Regione 8, pp. 59-60).
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PRESERVATION STATUS
Date
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2000 - 2001
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Description
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Il frammento (1) è costituito da tessere di diversi litotipi: calcare compatto, marmo microcristallino, calcare marnoso, calcare microcristallino, calcare compatto di Verona, laterizio. Un approfondito esame dello stato di conservazione ha messo in evidenza come, nonostante il trauma subito nell'ambito degli scavi del 1912 - 1914 e il conseguente distacco e ricollocazione su nuovo supporto, il frammento non presenti forme di degrado. Sono state individuate fratturazioni concoidi, incrostazioni cementizie, pitting (formazione di fori ciechi e ravvicinati), microdisgregazioni intergranulari, scagliature, alterazione cromatica, patina artificiale e lacune (PALATIA 2002, pp. 38, 39).
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RESTORATION
Date
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2000 - 2001
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Responsible institution
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Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali
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Management of the work
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Anna Maria Iannucci
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Description
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L'intervento di restauro eseguito sul frammento (1) prevede operazioni di consolidamento dei materiali disgregati (con resina acrilica diluita al 10% in acetone) e stuccatura delle fessurazioni, mediante malta idraulica naturale. Le operazioni di pulitura, fisica e meccanica, sono condotte tramite impacchi con acqua deionizzata e vibroincisore. Infine si provvede all'integrazione delle lacune utilizzando malta idraulica incisa e dipinta ad acquerello. La tecnica utilizzata per l'integrazione delle lacune permette di lavorare con spessori ridotti e di studiare attentamente le superfici da riprodurre. A tale fine si propongono vari studi degli andamenti delle tessere per poter recuperare la lezione più adeguata vista la scarsissima documentazione fotografica e grafica a disposizione che non permette una ricostruzione certa delle superfici musive (PALATIA 2002, pp. 38, 39).
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio di Ravenna
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Address
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via S. Vitale, 17, 48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo dell'Ambiente D
IMAGES
Ravenna, cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo dell'Ambiente D
IMAGES
Ravenna, Cosiddetto Palazzo di Teodorico, pavimento musivo dell''Ambiente D
BIBLIOGRAPHY
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BIBLIOGRAPHY
Notes
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Tre frammenti del medesimo pavimento sono conservati in casa Serena Monghini, in via di Roma a Ravenna (BERTI 1976, Regione 8. : Ravenna, p. 59).
Progetto PARSJAD
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