Pavimento musivo del cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ambiente S

M

C

IT

394

R

CIDM

0

394

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

complesso decorativo

Name/Dedication

pavimento musivo del cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ambiente S

Description

Dallo stesso ambiente provengono 5 frammenti non adiacenti, pertinenti alle absidi, collocati su supporti differenti e 34 frammenti pertinenti alla scena centrale, attualmente in corso di restauro.

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Cosiddetto Palazzo di Teodorico, Ravenna - Decorazione geometrica policroma - Bellerofonte e la chimera - Putti con tabulae ansatae - Busti con Stagioni

Iconographic description

L'ambiente triabsidato presenta una decorazione geometrica policroma nelle absidi ed una decorazione figurata policroma nella zona centrale. Quest'ultima è suddivisa in nove partizioni che presentano la raffigurazione di Bellerofonte e la Chimera, di putti con tabulae ansatae, di medaglioni con busti di Stagioni.

Iconological description

Gherardo Ghirardini (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, coll. 793-794) ritiene che le Stagioni alludano ai doni della terra. Bellerofonte invece rappresenterebbe la potenza del Sole che fuga le tenebre. La scena richiama l'invito del padrone di casa a godere di vivande e frutti di ogni stagione e di ogni parte del mondo.Friedrich Wilhelm Deichmann (DEICHMANN 1969, Ravenna, Geschichte und Monumente, p. 124) ritiene che l'episodio mitologico di Bellerofonte e la Chimera sia da collegare all'ambiente tricliniare che pavimentava: Bellerofonte è visto come un eroe cacciatore che procura animali speciali per i ricchi banchetti. L'ambiente tricliniare, in cui il mosaico è inserito, esprime un senso di gioia profana, evidenziato anche dall'iscrizione che invita a godere dei frutti della terra.Al contrario, Henri Stern ritiene che Bellerofonte vada interpretato come personaggio che supera gli ostacoli per vivere una vita eroica e quindi debba assumere il significato di forza morale che vince le avversità della vita (STERN 1978, Remarques sur les sujets figurés, p. 54).Bellerofonte è stato interpretato da Clementina Rizzardi come figura allegorica dell'Imperatore Teoderico vittorioso, che domina un ordine cosmico ben interpretato dalle Stagioni, dispensatore di beni e prosperità come gli antichi Cesari (RIZZARDI 1996, I mosaici del triclinio del palatium, pp. 353-362).Gabriele Canuti pensa che la presenza dell'epigrafe esorti a trarre giovamento dalla generosità delle Stagioni. I busti delle Stagioni superstiti vengono identificati con Primavera o Estate (nella scena g) e Autunno (nella scena f). Pegaso che sconfigge la Chimera, oltre che espressione di virtus e di trionfo del bene sul male, potrebbe simboleggiare il sole che sconfigge l'inverno (CANUTI 1994, Iconografia delle stagioni nei mosaici, p. 501).

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

museo

Qualification

statale

Denomination

cosiddetto Palazzo di Teoderico

Date

9. sec. | 800 - 899

Address

via di Roma, angolo via Alberoni

Notes

Il cosiddetto Palazzo di Teodorico è il nartece della chiesa di San Salvatore ad Calchi, probabilmente altomedievale, indagata da Mario Mazzotti negli anni Cinquanta del secolo scorso, creduta erroneamente la facciata del palazzo teodericiano.

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

no

INVENTORY OF MUSEUM OR OF SUPERINTENDENCE

Number

6478, 6479, 6480

Placement

SBAP, Ravenna

luogo di reperimento

Italia

Emilia-Romagna

RA

Ravenna

Ravenna

Ravenna - Cervia

orti

privati

Orti Serena Monghini

via di Roma, angolo via Alberoni

Lo scavo del 1908 - 1914 nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico ha messo in luce una serie di strutture abitative pluristratificate, sulla cui interpretazione, sequenza cronologica e committenza gli studiosi si trovano ancora discordi.Dalle più recenti analisi dei dati di scavo sembra possibile evincere che alla fine del 1. sec. a.C. - inizio 1. sec. esistevano due complessi edilizi: quello settentrionale riconducibile ad una villa suburbana, rispetto all'abitato di Ravenna, con triclinium/tablinum affiancato da altri ambienti e affacciato su un atrio. Nel settore meridionale è stata individuata una serie di ambienti affacciati su un corridoio (A1), ripavimentati a mosaico verso la fine del 1. sec. - inizi del 2., riguardo ai quali non è possibile stabilire se facessero parte della villa suburbana. Nel 4. secolo l'intero complesso risulta essere una residenza di notevoli dimensioni, costituita dagli ambienti dei settori settentrionale e meridionale che gravitano attorno ad un grande cortile porticato.In età onoriana (prima metà del 5. sec.) la residenza viene ulteriormente monumentalizzata e si trova ad avere, a nord, una grande aula absidata (Stanza L) pavimentata, forse proprio in questa fase, in opus sectile: è probabile, ma non dimostrabile archeologicamente, che il complesso sia il palazzo imperiale di Onorio, che nel 402 trasferì la capitale a Ravenna. In età teodericiana (493 - 526) il palazzo viene nuovamente trasformato: nel settore nord vengono aggiunti alcuni ambienti fra cui un grande triclinio triabsidato (Sala S); alcuni ambienti vengono ripavimentati a mosaico. Le ultime modifiche di una certa consistenza si hanno nella seconda metà del 6. secolo, quando il livello di alcuni ambienti è innalzato mediante una nuova pavimentazione a mosaico. Il palazzo rimane attivo almeno fino all'8. secolo inoltrato. Gli episodi successivi sono riconducibili ad una destrutturazione sempre più accentuata, genericamente inquadrabile nell'alto Medioevo.

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Denomination of archaeological site

cosiddetto Palazzo di Teoderico

Management of the work

Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)

Those who did the work

Ghirardini, Gherardo

Date

1908 - 1914

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

6.

Fraction of century

primo quarto

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

500

ca.

To

525

Validity

ca.

bibliografia

BERTI, FEDE Regione 8. : Ravenna, 1

pp. 77-81

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze italiche del cosiddetto Palazzo di Teodorico

Personal data/chronology

6. sec., metà

Grounds of basing the dates

analisi storica

COMMISSIONER

Name

Teoderico

Date

493, post - 526, ca. | 493 - 526

Circumstance of the commission

ristrutturazione del palazzo imperiale

Notes

Lo scavo del 1908-1914 nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico ha messo in luce una serie di strutture abitative pluristratificate, sulla cui interpretazione, sequenza cronologica e committenza gli studiosi si trovano tuttora profondamente discordi. La maggior parte di essi tuttavia ritiene che gli ambienti emersi, per quanto concerne la fase di fine 5. - inizi 6. secolo, si possano identificare con i resti del palazzo imperiale di Teoderico (RUSSO 2005, Una nuova proposta per la sequenza, pp. 186-187). Il re goto avrebbe utilizzato come sua residenza il palazzo preesistente, fatto erigere da Onorio al momento del trasferimento della capitale a Ravenna, sui resti di strutture di età imperiale, identificate con una villa suburbana, almeno nella parte settentrionale del complesso. Eugenio Russo ritiene che il palazzo di Onorio sia sorto nell'area della sede del praefectus classis, cioè di un edificio militare dotato di ambienti di rappresentanza (RUSSO 2005, Una nuova proposta per la sequenza, p. 160).

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

intero manufatto

Denomination

opus tessellatum

Method

diretto

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

RESTORATION

Date

1908 - 1914

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza ai Monumenti (dal 1907)

Management of the work

Gherardo Gherardini; Domenico Maioli; Giuseppe Gerola

Description

A partire dal 1908, nel corso di diverse campagne annuali, si avviano gli scavi nell'area del cosiddetto Palazzo di Teodorico. L'ultima campagna di scavi viene eseguita nel 1914. Lo scavo dell'edificio permette la discoperta successiva di quattro strati pavimentali, distaccati in numerosi frammenti, in modo tale da permettere la conservazione di parte del sottofondo originale e quindi essere collocati su nuovo supporto, uno spesso strato di malta cementizia. Al termine dei lavori, i frammenti estratti vengono collocati nell'ex-chiesa di San Romualdo, annessa alla biblioteca Classense, allora sala del Museo Archeologico, prima di essere trasferiti nel chiostro della chiesa di San Vitale.Particolare riguardo si pone nei confronti di motivi figurati, staccati nella loro interezza ai fini di una esaustiva documentazione. Per quanto riguarda i motivi geometrici ripetuti invariabilmente si sceglie, invece, di staccarne quadri campione delle dimensioni relative all'estensione dei motivi stessi (GHIRARDINI 1918, Gli scavi del palazzo di Teodorico, pp. 83-97).Il pavimento dell'ambiente del triclinio triabsidato risulta smembrato in numerosi frammenti, di questi ne vengono staccati 34, tutti di forma irregolare, dalla scena figurata centrale e 5 di decorazione geometrica della absidi laterali. La scena raffigurante Putti con tabulae ansate presenta un restauro di rifacimento probabilmente eseguito in un momento di poco successivo allo stacco. Il profilo del capo della figura di destra si segue con difficoltà e risultano completamente spariti i lineamenti del volto (BERTI 1976, Regione 8, pp. 78-81).

PRESERVATION STATUS & RESTORATION (2)

PRESERVATION STATUS

Date

1976

Description

I frammenti di decorazione musiva geometrica mostrano un buono stato di conservazione, nonostante qualche piccola lacuna ed incrostazioni. La scena raffigurante Bellerofonte e la chimera, si presenta in condizioni particolarmente lacunose. In ottimo stato di conservazione si presenta la figura di sinistra della scena raffigurante Putti con tabulae ansatae. La figura di destra risulta, invece, compromessa figurativamente dell'esito di un restauro integrativo, probabilmente eseguito al momento del distacco del frammento (BERTI 1976, Regione 8, pp. 77-81).

PRESERVATION STATUS

Date

2001

Description

Nell'ambito dell'attività di studio e di ricerca della Scuola del Restauro del Mosaico, si interviene con un progetto pilota di ricostruzione del riquadro pavimentale della sala centrale del triclinio. Le analisi dello stato di conservazione dei frammenti preventivamente condotte mettono in evidenza una situazione precaria. Si notano fratture, disgregazione delle tessere, incrostazioni calcaree, macchie dovute all'ossidazione del ferro, stuccature superficiali cementizie.Le operazioni di restauro, con l'eliminazione della malta cementizia sulla quale erano stati gettati i frammenti successivamente al distacco, permettono la messa in evidenza di una strato di malta originale direttamente a contatto con le tessere. La malta è di tipo aereo, ma idraulicizzata, di colore rosa-beige, costituita da calce, frammenti di cocciopesto, modeste quantità di aggregato sabbioso e scarsa quantità di carbone derivato probabilmente da residui di calcinazione di catrame (PALATIA 2002, pp. 40, 41; NENCINI 2002, Ricognizione sui mosaici del cosidetto, p 137)

RESTORATION

Date

2002

Responsible institution

Ravenna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali

Description

Nel 2002 si realizza un'intervento di restauro il cui obiettivo è ridefinire le posizioni originali al momento del rinvenimento dei 34 lacerti distaccati dalla sala centrale dell'ambiente del triclinio, la conseguente ricostruzione delle iconografie geometriche e degli aspetti dimensionali, il recupero materico della superficie musiva nel rispetto della percezione estetica.Dopo aver messo in sicurezza i lacerti in questione mediante un operazione di preconsolidamento consistente nell'applicazione di tre strati di tela sulla superficie dei mosaici, si procede ad eliminare la malta cementizia dal retro dei lacerti. Si provvede, in seguito, al consolidamento delle parti disgregate, dalle fratture passanti alle tessere, collocando i lacerti su nuovi supporti di cui sono stati individuati i tagli delle sezioni in accordo con l'iconografia geometrica del mosaico. Le operazioni di pulitura consistono in interventi chimici realizzati mediante impacchi con soluzioni saline, e interventi meccanici, tramite l'uso di vibroincisori. Infine si provvede ad un intervento integrativo delle lacune a malta incisa e dipinta (PALATIA 2002, pp. 40, 41; NENCINI 2001, Ricognizione sui mosaici del cosiddetto, p 137).

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio di Ravenna

Address

via S. Vitale, 17, 48100 Ravenna

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

BIBLIOGRAPHY

BERTI, FEDE Regione 8. : Ravenna, 1

pp. 77-81, nn. 58-60

BIBLIOGRAPHY

GHIRARDINI, GHERARDO Gli scavi del palazzo di Teodorico a Ravenna

coll. 786-794

BIBLIOGRAPHY

OLIVIERI FARIOLI, RAFFAELLA Ambientazione e idee informatrici del mosaico pavimentale ravennate, con particolare riferimento ai mosaici rinvenuti

p. 451

BIBLIOGRAPHY

RIZZARDI, CLEMENTINA I mosaici del triclinio del palatium di Teoderico a Ravenna

BIBLIOGRAPHY

DEICHMANN, FRIEDRICH Ravenna : Geschichte und Monumente

p. 126

BIBLIOGRAPHY

RUSSO, EUGENIO Una nuova proposta per la sequenza cronologica del palazzo imperiale di Ravenna

BIBLIOGRAPHY

AUGENTI, ANDREA Archeologia e topografia a Ravenna : il Palazzo di Teoderico e la Moneta Aurea

BIBLIOGRAPHY

Domus del Triclinio : alla scoperta di Ravenna romana : mosaici e altri tesori mai visti : [mostra archeologica]. - [Ravenna] : RavennAntica, stampa 2003. - 174 p.

BIBLIOGRAPHY

STERN, HENRI Remarques sur les sujets figurés des mosaiques du palais dit de Theodoric a Ravenne

p. 54

BIBLIOGRAPHY

CANUTI, GABRIELE Iconografia delle stagioni nei mosaici pavimentali antichi d'Italia

BIBLIOGRAPHY

DEICHMANN, FRIEDRICH WILHELM Ravenna Hauptstadt des spatantiken Abendlandes : Teil 3. : Geschichte, Topographie, Kunst und Kultur ; Indices zum Gesamtwerk

pp. 58-70

Notes

Progetto PARSJAD