Pavimento musivo della Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore

M

C

IT

314

R

CIDM

0

314

OBJECT

OBJECT

Definition

pavimento musivo

Identification

frammento

Name/Dedication

pavimento musivo della Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore

SUBJECT

SUBJECT

Identification

Domus dei Tappeti di Pietra, Ravenna - Buon Pastore - Decorazione geometrica a cerchi annodati

31 D 14 : 47 I 21 3

Iconographic description

L'emblema con l'immagine del cosiddetto Buon Pastore era inserito in un tappeto policromo musivo a cerchiannodati inquadrati all'interno di una treccia policroma, inserita in una cornice a denti di sega(BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 9, d) , di cui restano pochi frammenti. La scena raffigura un giovane, in pozizione frontale, con le gambe incrociate appoggiato ad un bastone. Indossa una tunica azzurra con ricami rossi e un matello tringolare, rosso-bruno; le calzature sono collegate ad alti gambali di stringhe incrociate. Con la mano destraaccarezza una pecora che protende il capo mentre a sinistra un'altra pecora bruca. La scena presenta un paesaggio stilizzato: due alberi su cui poggiano due uccelli azzurri disposti simmetricamenterispetto al capo del personaggio. Da un ramo dell'albero a destra pende una siringa

Iconological description

Secondo Maria Grazia Maioli il personaggio potrebbe essere identificatao con il Buon Pastore, reso con uno schema non ancora codificato (MAIOLI 1997, Mosaico con raffigurazione del c. d. Buon, p. 118)Secondo Gian Luca Grassigli il personaggio rappresenterebbe il Dominus della casa che, rappresentatonei suoi possedimenti di campagna, vuole esaltare la propria immagine di uomo ricco e potente,ma anche colto e dedito al piacere intellettuale. (GRASSIGLI 2001, Alcune considerazioni sulla decorazione, pp. 165-167)

GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION

Country

Italia

Region

Emilia-Romagna

Province

RA

City

Ravenna

Locality

Ravenna

Diocese

Ravenna - Cervia

SPECIFIC LOCATION

Typology

museo

Denomination

Domus dei Tappeti di Pietra

Address

via Massimo D'Azeglio, 47

Notes

La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha ritenuto opportuno,dopo il restauro, ricollocare in sede di ritrovamento i pavimenti musivi d'età bizantina creando in questo modo un'area museale.La Domus si stendeva entro la cinta muraria tardoimperiale, era localizzata all'internodi un quartiere con strade ad assi ortogonali, delimitato a nord dal corso del Flumisello e vicino alla confluenza con in fiume Padenna. Stratigraficamente siindividua una domus del 1. sec. con fauces, vestibolo, atrio; una domus, di età adrianea (2 sec.) con vestibolo e grande atrio, ambienti d'uso pavimentati con mosaici bianco-neri; un impianto termale con pavimenti in sectile del 3. sec.; un edificiodel 4. sec. con pavimenti a mosaico; un palazzetto di epoca teodericiana e bizantina, con ambienti databili nel corso del 6. sec. Per la realizzazione di questo palazzosi utilizza una strada pubblica che diviene accesso monumentale all'edificio privato.

LOCATION AND PROPERTY DATA

Original location

no

luogo di reperimento

Italia

Emilia-Romagna

RA

Ravenna

Ravenna

Ravenna - Cervia

civile abitazione

civile abitazione

via Massimo D'Azeglio

Alcuni pavimenti sono stati rialzati rispetto alla loro quota originale.

METHOD OF FINDING

Type of finding

scavo

INFORMATIONS ON FINDING

Denomination of archaeological site

Domus dei Tappeti di Pietra

Management of the work

SBA BO

Those who did the work

Maioli, Maria Grazia

Date

1993

CHRONOLOGY

GENERAL CHRONOLOGY

Century

4.

Fraction of century

seconda metà

SPECIFIC CHRONOLOGY

From

350

ca.

To

390

Validity

ca.

bibliografia

MARINI CALVANI, MIRELLA I mosaici di via D'Azeglio in Ravenna

p. 21

CULTURAL DEFINITION

AUTHOR

Name

Maestranze ravennati dei pavimenti musivi

Personal data/chronology

6. sec.

Grounds of basing the dates

analisi storica

SUPPORT

SUPPORT

Typology

mobile

Material

pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)

Depth

25 mm

Notes

Lo spessore indicato è riferito esclusivamente all'altezza del pannello di supporto.

SUBGRADES

SUBGRADES

Reference to the part

l'intero mosaico

Notes

Il mosaico fu asportato dal sito originale nel 1994 e ricollocato su dei supporti mobili (aerolam). L'intervento comportò l'eliminazione di parte degli strati di malta di preparazione (statumen, rudus e parte del nucleus) pertanto l'attuale stratigrafia del mosaico è costituita da parte dello strato di allettamento originale e da uno strato di malta a base di adesivi acrilici, che fu impiegata per far aderire le sezioni musive ai pannelli di Aerolam (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, pp. 93-96).

TESSERAE

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

bianco

Typology

naturale

Use method

E' impiegato come colore del fondo della raffigurazione.

Notes

La caratterizzazione e il riconoscimento macroscopico dei materiali è scaturito dall'osservazione diretta del mosaico svolta dall'autore delle schede. L'indagine è rivolta esclusivamente alla raffigarazione con la scena del cosiddetto "Buon Pastore".

micritico

cubica

quadrangolare

TESSERAE (2)

TESSERAE MATERIAL

Material

marmo

Color

grigio-azzurro

Typology

naturale

Use method

E' stato impiegato principalmente come colore della tunica del giovane raffigurato.

venata

cristallino saccaroide

grana fine

Le venature sono piuttosto diffuse e di colori chiari (diverse tonalità di bianco e grigio) e scuri (grigio scuro, azzurro, verde scuro).

cubica

quadrangolare

TESSERAE (3)

TESSERAE MATERIAL

Material

pasta vitrea

Color

azzurro

Typology

artificiale

Use method

E' stato impiegato esclusivamente nella resa del colore dei due uccelli identificati come tortore.

omogenea

nullo - opaco

buono

cubica

quadrangolare

TESSERAE (4)

TESSERAE MATERIAL

Material

pasta vitrea

Color

azzurro chiaro

Typology

artificiale

Use method

E' impiegato in piccole quantità negli uccelli.

omogenea

nullo - opaco

buono

cubica

quadrangolare

TESSERAE (5)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

nero

Typology

naturale

Use method

E' impiegato in più punti, in particolare in alcune delle pieghe della tunica, nelle calzature e nei gambali del giovane, nella chioma dei due alberi raffigurati, inoltre è il colore della linea di bordo della raffigurazione.

venata

micritico

Le venature sono ben definite e di colore bianco.

cubica

quadrangolare

TESSERAE (6)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

rosa in diverse tonalità

Typology

naturale

Use method

E' impiegato principalmente negli incarnati della figura del giovane e nella tonalità chiare delle pecore.

Notes

Le tonalità di colore vanno dal rosa chiaro tendente al bianco e al giallo, fino a un rosa piuttosto intenso.

micritico

Le varie tonalità di colore probabilmente non sono riconducibili a un solo litotipo, ma almeno a due. In particolare il materiale usato negli incarnati del giovane non è lo stesso adoperato nelle pecore.

cubica

quadrangolare

TESSERAE (7)

TESSERAE MATERIAL

Material

pietra calcarea

Color

rosso

Typology

naturale

Use method

E' impiegato principalmente nel mantelletto indossato dal giovane e nella pecora raffigurata nell'atto di brucare.

Producer

La cava di provenienza è situata nei pressi di Verona.

Notes

Viene comunemente denominata "Marmo di Verona" o "Rosso di Verona".

micritico

grana fine

struttura nodulare

TECNIQUE

TECNIQUE

Reference to the part

L'intero mosaico

Denomination

opus tessellatum

Method

diretto

PRESERVATION STATUS & RESTORATION

PRESERVATION STATUS

Date

1993 - 2003

Description

In via d'Azeglio a Ravenna durante i lavori edili finalizzati alla costruzione di un garage sotterraneo viene riportata alla luce una stratigrafia insediativa imponente, con sovrapposizioni di edifici dell'epoca moderna fino al 3-2 sec. a. C. Il totale delle pavimentazioni rinvenute, in mosaico e in sectile, supera i 1200 metri quadri. I mosaici sono ben conservati, sebbene presentino alcune lacune, più o meno estese nelle parti figurative (MAIOLI 1995, I mosaici del complesso di via, p. 335). I problemi principali per la loro conservazione si avranno dopo lo sterro, quando cioè i mosaici pavimentali subiranno inevitabilmente traumi determinati dall'azione negativa del passaggio al nuovo ambiente, in virtù delle variazioni termoigrometriche dovute alla nuova realtà. Ecco perché durante tutto il corso delle operazioni di scavo, durate oltre un anno dopo l'iniziale scoperta della superficie musiva, i pavimenti vengono interessati da problematiche dovute all'acqua di risalita, sia a causa di improvvise piogge, sia a causa di mal funzionamento delle pompe aspiranti. La presenza di acqua favorisce la formazione di alghe la cui clorofilla, penetrando nei pori, ne altera i colori. Inoltre le escursioni termiche giorno-notte sole-ombra e l'eccessivo irraggiamento solare ha sottoposto i materiali musivi a stress, determinano contrazioni e dilatazioni che hanno dato luogo a fessurazioni soprattutto a carico dei leganti di sottofondo (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 93).

RESTORATION

Date

2001 - 2003

Responsible institution

Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna

Management of the work

Maria Grazia Maioli

Those who did the work

Scuola del Restauro del Mosaico (Paolo Racagni, Luciana Notturni)

Description

Per circa un decennio, subito dopo il ritrovamento e fino al loro trasporto nella nuova sede espositiva, sui mosaici di via D'Azeglio vengono realizzati importanti lavori di restauro. Dopo le operazioni di manutenzione condotte per tutto il periodo degli scavi, i mosaici vengono rimossi, puliti, trattati nelle lacune per poi essere ricollocati nella nuova sede e musealizzate. La Domus dei Tappeti di Pietra è stata aperta al pubblico nel 2003.

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

consolidamento

Description

Le operazioni di consolidamento dei mosaici vengono già avviate durante gli scavi. Le parti pericolanti, i bordi perimetrali e le zone adiacenti a grandi lacune sono puntellate. Successivamente i bordi perimetrali, le lacune, nonché le fessurazioni vengono stuccate onde evitare che le operazioni successive e il continuo e normale calpestio provochino ulteriori danni. Per queste operazioni sono stati impiegati leganti idraulici caricati con notevoli quantità di inerte, al fine di ottenere una malta a bassa resistenza e meccanicamente reversibile. Alcuni mosaici che presentano malte di sottofondo particolarmente disgregate e i frammenti provenienti dal crollo del primo piano, sono stati assicurati con bendaggi di tela tarlatana. Date le precarie condizioni di conservazione di alcuni materiali quali arenarie, brecce e smalti, si è inoltre provveduto ad un preconsolidamento con resine acriliche e silicato di etile (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94).A conclusione delle operazioni di consolidamento in situ, è stata condotta la rimozione dei mosaici, poi ricollocati nell'attuale sede museale. Le superfici sono state partite in sezioni, avendo cura di riportare su tavole tematiche in scala le linee di divisione e la relativa numerazione. L'individuazione delle sezioni è avvenuta caso per caso, tenendo conto in primo luogo delle lesioni già presenti, dei materiali e del loro stato di conservazione, delle linee compositive del disegno, degli spessori dei sottofondi e della loro resistenza meccanica. Le tele, predisposte secondo forma delle sezioni, sono di natura diversa sia per trama che per fibre: tarlatana, teletta, tela juta. Il loro utilizzo viene deciso criticamente secondo le esigenze del caso. L'incollaggio viene eseguito con adesivo vinilico in condizioni climatiche anche di forte umidità e basse temperature, a causa del protrarsi del cantiere per più di un anno. L'essiccazione in alcuni periodi è stata favorita dall'impiego di strumenti che producono aria calda (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95). I distacchi vengono condotti per il 90% a massetto - mediante l'ausilio di lame metalliche che hanno il compito di facilitare l'operazione - effettuando la rimozione dell'intero corpo, costituito dalle tessere e dalle malte di sottofondo. Successivamente si è reso necessario eliminare una parte delle stesse malte di sottofondo dati gli elevati spessori (30-40 cm) e il peso notevole: è stata tuttavia conservata la malta originale sul retro delle tessere per non creare in seguito problemi di stabilità o variazioni nelle dimensioni e nel colore degli interstizi. Si sono poi ricomposte le sezioni su di un nuovo supporto, leggero e indeformabile, costituito da un nido d'ape di alluminio tra due fogli di resina epossidica di 25 mm di spessore texturizzata con denti di presa - le singole sezioni sono state assemblate sui pannelli predisposti impiegando malte a base di adesivi acrilici - e, dopo aver rimosso le tele e la colla con il vapore, i mosaici sono stati riposizionati all'interno del museo collocandoli su pavimenti cosiddetti "galleggianti", non aderenti quindi al suolo per evitare eventuali problemi di umidità e per consentire, se necessario, l'ispezione futura della struttura di contenimento (DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA 2003, p. 58).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

pulitura

Description

Durante gli scavi in situ è stata effettuata una prima pulitura a secco con spazzole di saggina per rimuovere tutti i depositi incoerenti. In seguito alle operazioni di consolidamento i mosaici sono stati puliti con acqua di rete, spazzole di saggina, spugne. Successivamente sono stati accuratamente puliti con metodi meccanici e fisici al fine di ottenere condizioni ottimali per l'adesione delle tele alla superficie, in vista del distacco. Le sezioni staccate sono state pulite sul retro prima di ricollocarle sui pannelli in resina. In ultimo, a seguito della rimozione delle tele utilizzate per il distacco della superficie musiva, è stata effettuata la pulitura fisica-chimica e meccanica (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95).

INTERVENTION

Title of the intervention carried out during restoration

integrazione / rifacimento

Description

Dopo aver assemblato le sezioni eseguendo le uniture di rito, si è proceduto integrando le lacune, differenziandole sia per materiali che per scelta cromatica. In linea di massima si è optato per l'integrazione a malta incisa ad effetto mosaico dipinta in sottotono ad acquarello. Le grandi lacune sono state risarcite con malta di raccordo e trattate con cera microcristallina (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 95).

LEGAL STATUS AND RESTRICTION

LEGAL STATUS

General indication

proprietà Stato

Specific indication

Soprintendenza per i beni Archeologici dell'Emilia Romagna

Address

via belle Arti 52, 40126 Bologna

DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES

IMAGES

immagini_scheda/ra_dtp_33-med.jpg

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore, decorazione a cerchi annodati

IMAGES

immagini_scheda/ra_dtp_003_ICON_-med.JPG

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore

IMAGES

immagini_scheda/ra_dtp_30-med.jpg

Ravenna, Domus dei Tappeti di Pietra, Buon Pastore, part.

BIBLIOGRAPHY

La forma del colore : mosaici dall'antichità al 20. secolo

p. 169

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA Il complesso archeologico di via D'Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardo imperiale e bizantina: relazione preliminare

pp. 45-61

BIBLIOGRAPHY

La musica ritrovata: iconografia e cultura musicale a Ravenna e in Romagna dal 1. al 6. secolo

p. 119

BIBLIOGRAPHY

Domus dei Tappeti di Pietra

BIBLIOGRAPHY

MAIOLI, MARIA GRAZIA I mosaici del complesso di via D'Azeglio in Ravenna

p. 335-344

BIBLIOGRAPHY

MARINI CALVANI, MIRELLA I mosaici di via D'Azeglio in Ravenna

Notes

Progetto PARSJAD