Ravenna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Pugili
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo, Pugili
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Ravenna - Pugili
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48 A 98 3 : 94 A 34 1
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Iconographic description
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Su campo bianco con piccoli quadrati dentati neri equidistanti (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 113, e), si trova un quadrato con bordo esterno a denti di sega, al suo interno è iscritto un cerchio chiuso da linea dentellata nera e motivo a meandro di svastiche a giro semplice e rettangoli con ovuli, segue treccia policroma a due campi su fondo nero chiusa da fila bianca e nera. Al centro, molto lacunosi, due pugili nudi, con cesti, di cui uno è in piedi mentre l'altro è accasciato. Sopra la testa di quest'ultimo rimane la parte di un'iscrizione: CVS. Negli angoli di risulta fra quadrato e cerchio un motivo a palmette nere in campo bianco.
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Iconological description
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Secondo Maria Grazia Maioli si tratterebbe dell'incontro di pugilato fra Polluce e Amico, il re dei Bebrici. L'iscrizione si riferirebbe ad Amicus. Polluce vincendo Amico assicura agli Argonauti l'approvvigionamento di acqua. Questo tema secondo Maioli risulterebbe idoneo per la città di Ravenna. (MAIOLI 2000, Mosaico con scena di pugilato, p. 204)
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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centro tecnico operativo
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Denomination
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Centro tecnico operativo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
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Address
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statale Romea, 1364
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
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Italia
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Emilia-Romagna
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RA
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Ravenna
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Ravenna
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civile abitazione
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civile abitazione
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via Massimo D'Azeglio
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Domus del Triclinio
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La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha ritenuto opportuno, dopo il restauro, ricollocare in sede di ritrovamento i pavimenti musivi d'età bizantina creando in questo modo un'area museale. La Domus si stendeva entro la cinta muraria tardoimperiale, era localizzata all'interno di un quartiere con strade ad assi ortogonali, delimitato a nord dal corso del Flumisello e vicino alla confluenza con in fiume Padenna. Stratigraficamente si individua una domus del 1. sec. con fauces, vestibolo, atrio; una domus, di età adrianea (2 sec.) con vestibolo e grande atrio, ambienti d'uso pavimentati con mosaici bianco-neri; un impianto termale con pavimenti in sectile del 3. sec.; un edificio del 4. sec. con pavimenti a mosaico; un palazzetto di epoca teodericiana e bizantina, con ambienti databili nel corso del 6. sec. Per la realizzazione di questo palazzo si utilizza una strada pubblica che diviene accesso monumentale all'edificio privato.
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METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
Denomination of archaeological site
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Domus dei Tappeti di Pietra
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Management of the work
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SBA BO
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Those who did the work
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Maioli, Maria Grazia
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Date
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1993
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CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
Century
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1 a. C. - 1.
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Fraction of century
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fine - inizio
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SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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27 a. C.
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To
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14
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bibliografia
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MAIOLI, MARIA GRAZIA Mosaico con scena di pugilato
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P. 204
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
SUPPORT
SUPPORT
Typology
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mobile
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Material
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pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam)
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Notes
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Il mosaico fu distaccato nel 1994 dall'originale sede e collocato su un nuovo supporto, costituito da un pannello in nido d'ape d'alluminio (Aerolam).
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SUBGRADES
SUBGRADES
Reference to the part
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L'intero manufatto
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Total number
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1
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Notes
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Viene qui descritta l'attuale stratigrafia del sottofondo del mosaico, la quale è frutto del restauro del 1994 che previde il distacco e il ricollocamento dell'intero pavimento su un nuovo supporto costituito da un pannello di Aerolam.
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LAYER
Nature of the mixture
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a base di leganti organici
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Notes
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L'attuale strato di allettamento delle tessere fu applicato per far aderire le sezioni di mosaico distaccate dal sito originale, ai pannelli di Aerolam. L'impasto è costituito da inerti (probabilmente polvere di pietra calcarea a granulometria fine) e resina acrilica. Lo spessore non supera certamente i 5-6 mm. Dalla documentazione edita non si evince se durante i restauri furono lasciate sul retro delle tessere, porzioni di malta d'allettamento originali.
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' stato impiegato come colore del fondo dell'intera pavimentazione e come tonalità chiara nella resa degli incarnati delle figure dei pugili.
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cubica
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quadrangolare
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cm 0,8X1 / 0,6X0,8
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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nero
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Typology
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naturale
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Use method
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E' stato impiegato per realizzare i piccoli fiori inseriti sul campo a fondo bianco; nel bordo esterno a denti di sega dentati e banda di quattro file di tessere; nella cornice circolare, per definire il motivo a svastiche a giro semplice e rettangoli con ovuli inscritti; è il colore del fondo della treccia policroma a due capi; é in altri particolari.
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venata
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micritico
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Le venature sono bianche ben definite e molto sottili.
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TESSERAE (3)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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rosa
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Typology
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naturale
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Use method
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E' stato impiegato: nella cornice circolare a svastiche a giro semplice e rettangonli con ovuli inscritti; nella treccia policroma a due capi; nella resa degli incarnati della figure dei pugili. In tutti i casi suddescritti è questo materiale è sempre associato al calcare rosso.
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TESSERAE (4)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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rosso
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Typology
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naturale
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Use method
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E' stato impiegato: nella cornice circolare a svastiche a giro semplice e rettangonli con ovuli inscritti; nella treccia policroma a due capi; nella resa degli incarnati della figure dei pugili. In tutti i casi suddescritti è questo materiale è sempre associato al calcare rosa.
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TECNIQUE
TECNIQUE
Reference to the part
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l'intero mosaico
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Denomination
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opus tessellatum
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Method
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diretto
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
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1993 - 2003
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Reference to the part
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intera superficie musiva
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Description
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In via d'Azeglio a Ravenna durante i lavori edili finalizzati alla costruzione di un garage sotterraneo viene riportata alla luce una stratigrafia insediativa imponente, con sovrapposizioni di edifici dell'epoca moderna fino al 3-2 sec. a. C. Il totale delle pavimentazioni rinvenute, in mosaico e in sectile, supera i 1200 metri quadri. I mosaici sono ben conservati, sebbene presentino alcune lacune, più o meno estese nelle parti figurative (MAIOLI 1995, I mosaici del complesso di via, p. 335). I problemi principali per la loro conservazione si avranno dopo lo sterro, quando cioè i mosaici pavimentali subiranno inevitabilmente traumi determinati dall'azione negativa del passaggio al nuovo ambiente, in virtù delle variazioni termoigrometriche dovute alla nuova realtà. Ecco perché durante tutto il corso delle operazioni di scavo, durate oltre un anno dopo l'iniziale scoperta della superficie musiva, i pavimenti vengono interessati da problematiche dovute all'acqua di risalita, sia a causa di improvvise piogge, sia a causa di mal funzionamento delle pompe aspiranti. La presenza di acqua favorisce la formazione di alghe la cui clorofilla, penetrando nei pori, ne altera i colori. Inoltre le escursioni termiche giorno-notte sole-ombra e l'eccessivo irraggiamento solare ha sottoposto i materiali musivi a stress, determinano contrazioni e dilatazioni che hanno dato luogo a fessurazioni soprattutto a carico dei leganti di sottofondo (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 93).
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RESTORATION
Date
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2001-2003
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Reference to the part
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intera superficie musiva
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Responsible institution
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Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna
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Management of the work
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Maria Grazia Maioli
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Description
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Per circa un decennio, subito dopo il ritrovamento e fino al loro trasporto nella nuova sede espositiva, sui mosaici di via D'Azeglio vengono realizzati importanti lavori di restauro. Dopo le operazioni di manutenzione condotte per tutto il periodo degli scavi, i mosaici vengono rimossi, puliti, trattati nelle lacune per poi essere ricollocati nella nuova sede e musealizzate. La Domus dei Tappeti di Pietra è stata aperta al pubblico nel 2003.
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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consolidamento
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Description
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Le operazioni di consolidamento dei mosaici vengono già avviate durante gli scavi. Le parti pericolanti, i bordi perimetrali e le zone adiacenti a grandi lacune sono puntellate. Successivamente i bordi perimetrali, le lacune, nonché le fessurazioni vengono stuccate onde evitare che le operazioni successive e il continuo e normale calpestio provochino ulteriori danni. Per queste operazioni sono stati impiegati leganti idraulici caricati con notevoli quantità di inerte, al fine di ottenere una malta a bassa resistenza e meccanicamente reversibile. Alcuni mosaici che presentano malte di sottofondo particolarmente disgregate e i frammenti provenienti dal crollo del primo piano, sono stati assicurati con bendaggi di tela tarlatana. Date le precarie condizioni di conservazione di alcuni materiali quali arenarie, brecce e smalti, si è inoltre provveduto ad un preconsolidamento con resine acriliche e silicato di etile (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94).A conclusione delle operazioni di consolidamento in situ, è stata condotta la rimozione dei mosaici, poi ricollocati nell'attuale sede museale. Le superfici sono state partite in sezioni, avendo cura di riportare su tavole tematiche in scala le linee di divisione e la relativa numerazione. L'individuazione delle sezioni è avvenuta caso per caso, tenendo conto in primo luogo delle lesioni già presenti, dei materiali e del loro stato di conservazione, delle linee compositive del disegno, degli spessori dei sottofondi e della loro resistenza meccanica. Le tele, predisposte secondo forma delle sezioni, sono di natura diversa sia per trama che per fibre: tarlatana, teletta, tela juta. Il loro utilizzo viene deciso criticamente secondo le esigenze del caso. L'incollaggio viene eseguito con adesivo vinilico in condizioni climatiche anche di forte umidità e basse temperature, a causa del protrarsi del cantiere per più di un anno. L'essiccazione in alcuni periodi è stata favorita dall'impiego di strumenti che producono aria calda (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95). I distacchi vengono condotti per il 90% a massetto - mediante l'ausilio di lame metalliche che hanno il compito di facilitare l'operazione - effettuando la rimozione dell'intero corpo, costituito dalle tessere e dalle malte di sottofondo. Successivamente si è reso necessario eliminare una parte delle stesse malte di sottofondo dati gli elevati spessori (30-40 cm) e il peso notevole: è stata tuttavia conservata la malta originale sul retro delle tessere per non creare in seguito problemi di stabilità o variazioni nelle dimensioni e nel colore degli interstizi. Si sono poi ricomposte le sezioni su di un nuovo supporto, leggero e indeformabile, costituito da un nido d'ape di alluminio tra due fogli di resina epossidica di 25 mm di spessore texturizzata con denti di presa - le singole sezioni sono state assemblate sui pannelli predisposti impiegando malte a base di adesivi acrilici - e, dopo aver rimosso le tele e la colla con il vapore, i mosaici sono stati riposizionati all'interno del museo collocandoli su pavimenti cosiddetti "galleggianti", non aderenti quindi al suolo per evitare eventuali problemi di umidità e per consentire, se necessario, l'ispezione futura della struttura di contenimento (DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA 2003, p. 58).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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pulitura
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Description
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Durante gli scavi in situ è stata effettuata una prima pulitura a secco con spazzole di saggina per rimuovere tutti i depositi incoerenti. In seguito alle operazioni di consolidamento i mosaici sono stati puliti con acqua di rete, spazzole di saggina, spugne. Successivamente sono stati accuratamente puliti con metodi meccanici e fisici al fine di ottenere condizioni ottimali per l'adesione delle tele alla superficie, in vista del distacco. Le sezioni staccate sono state pulite sul retro prima di ricollocarle sui pannelli in resina. In ultimo, a seguito della rimozione delle tele utilizzate per il distacco della superficie musiva, è stata effettuata la pulitura fisica-chimica e meccanica (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 94-95).
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INTERVENTION
Title of the intervention carried out during restoration
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integrazione / rifacimento
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Description
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Dopo aver assemblato le sezioni eseguendo le uniture di rito, si è proceduto integrando le lacune, differenziandole sia per materiali che per scelta cromatica. In linea di massima si è optato per l'integrazione a malta incisa ad effetto mosaico dipinta in sottotono ad acquarello. Le grandi lacune sono state risarcite con malta di raccordo e trattate con cera microcristallina (CALVANI 1995, I mosaici di via D'Azeglio, p. 95).
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INSCRIPTIONS
INSCRIPTION
Class
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descrittiva
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Language
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latino
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Tecnique of writing
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mosaico
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Character type
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lettere capitali
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Position
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sopra la testa del personaggio accasciato
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Transcription
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cus
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna
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Address
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via Belle Arti, 52
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Pugili
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
EXHIBITIONS
Title
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Domus dei Tappeti di Pietra
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Site
|
Ravenna
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Date
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2003 - 2004
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Notes
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