Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, Cerchi allacciati
OBJECT
OBJECT
Definition
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pavimento musivo
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Identification
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frammento
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Name/Dedication
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pavimento musivo di S. Severo, Navata centrale, cerchi allacciati
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Description
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Di questo pannello pertinente alla navata centrale si conservano diverse sezioni montate su supporti diversi.
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SUBJECT
SUBJECT
Identification
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Museo Nazionale, Ravenna - Treccia - Cerchi allacciati - Uccelli: fagiano, colombo, barbagianni, tortora, oca
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48 A 98 31 11 : 48 A 98 13 1 : 25 F 38 (FAGIANO) : 25 F 39 (TORTORA) : 25 F 33 (BARBAGIANNI) : 25 F 36 (OCA) : 25 F 38 (COLOMBO)
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Iconographic description
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I pannelli che si trovavano a destra e a sinistra della solea del bema presentano una decorazione geometrica policroma con composizione ortogonale di cerchi secanti, disegnati da foglie di acanto. Ai punti di tangenza vi è un cerchietto sovrimposto, che genera un effetto di quadrifogli, formanti quadrati concavi e un reticolato di linee secondo il verso dei fusi (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 243, e). All'interno di alcuni dei quadrati concavi si trovano degli uccelli: sono stati riconosciuti un fagiano, un colombo, un barbagianni, di cui resta solo la testa e una zampa, due tortorelle, quattro oche selvatiche.La composizione è bordata da una treccia policroma a tre capi con nodi quadrati (BALMELLE 1985, Le decor geometrique de la mosaique, tav. 73, a).
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GEOGRAPHICAL AND ADMINISTRATIVE LOCATION
Country
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Italia
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Region
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Emilia-Romagna
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Province
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RA
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City
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Ravenna
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Locality
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Ravenna
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Diocese
SPECIFIC LOCATION
Typology
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museo
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Qualification
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statale
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Denomination
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Museo Nazionale
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Address
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via Fiandrini
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LOCATION AND PROPERTY DATA
Original location
INVENTORY OF MUSEUM OR OF SUPERINTENDENCE
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Italia
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Emilia-Romagna
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RA
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Ravenna
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Ravenna
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chiesa
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Basilica di S. Severo
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578 - 595
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via Romea sud
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navata centrale, a destra e a sinistra del bema
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Nell'area archeologica di S. Severo sono state identificate e scavate diverse strutture, pertinenti a differenti fasi cronologiche: una necropoli di età romana (1. - 2. secolo), un complesso di età romana (2. - 5. secolo), identificato da Maria Grazia Maioli con un edificio termale pubblico; un piccolo edificio di culto, impiantatosi sopra alle strutture romane, identificato da Mario Mazzotti come ecclesia domestica; la basilica dedicata a S. Severo, databile alla seconda metà del 6. secolo e innalzata sopra alle strutture precedenti, a cui si affiancavano, a sud del nartece, due sacelli tangenti a pianta quadrata. Il sacello settentrionale è stato identificato con il monasterium di S. Ruffillo, citato da Andrea Agnello come luogo della sepoltura di san Severo, prima che venisse traslato all'interno della basilica. Il secondo sacello, affiancato al primo a sud, aveva le murature ricavate da strutture precedenti e l'abside posta a est. E' probabile che fosse destinato al culto, data la presenza di un quadrato rilevato, interpretato come base di un altare.La basilica di S. Severo, costruita fra il 570 e il 595 all'interno della città di Classe, presentava la classica pianta basilicale (larghezza 27,30 m, lunghezza 64,70 m) a tre navate con nartece (profondità circa 9 m) e con abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno rivolta a est (diametro circa 14 m). L'abside doveva avere la volta formata da tubi fittili e nella parte superiore doveva essere decorata a mosaico, come suggeriscono le numerose tessere ritrovate. Il presbiterio, a pianta rettangolare, giungeva fino alla terza coppia di colonne. In fondo alla navata sinistra, all'esterno, vi è il rudere del campanile, a pianta quadrata, che ne ingloba uno precedente rotondo. Fra il 1468 e il 1475 la chiesa venne ridotta ad un'unica navata, corrispondente alle dimensioni dell'antico presbiterio. Nel 1754-1755 venne completamente ricostruita dai monaci camaldolesi di Classe, che ne modificarono l'orientamento (da est a ovest). Nel 1821 infine venne sconsacrata, venduta e successivamente demolita.
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METHOD OF FINDING
Type of finding
INFORMATIONS ON FINDING
Denomination of archaeological site
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area archeologica di S. Severo
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Management of the work
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Soprintendenza alle Antichità dell'Emilia Romagna
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Those who did the work
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Bermond Montanari, Giovanna
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Date
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1965
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Notes
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La zona in cui sorgeva la basilica di S. Severo era conosciuta poichè rimaneva il rudere del campanile e fino al 1970 rimase proprietà privata occupata da una casa colonica. Nel 1964 l'area fu oggetto di sondaggi preliminari, diretti da Giuseppe Cortesi, e fra il 1964 e il 1974 di campagne di scavo ad opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, già Soprintendenza alle Antichità, sotto la direzione di Giovanna Bermond Montanari. Dopo un'interruzione di quasi un decennio, nel 1982 sono riprese campagne di scavo ed interventi di conservazione e tutela ad opera della Soprintendenza, diretti da Maria Grazia Maioli. Nell'estate 2006 ha preso avvio una nuova campagna di scavo diretta da Andrea Augenti (Università di Bologna, sede di Ravenna).
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CHRONOLOGY
GENERAL CHRONOLOGY
Century
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6.
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Fraction of century
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ultimo quarto
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SPECIFIC CHRONOLOGY
From
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578
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ca.
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To
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595
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Validity
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ca.
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bibliografia
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Santi Banchieri Re : Ravenna e Classe nel 6. secolo : San Severo il tempio ritrovato
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p. 71
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CULTURAL DEFINITION
AUTHOR
COMMISSIONER
Name
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Giovanni 2. Romano
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Date
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578 - 595
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Circumstance of the commission
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compimento della basilica
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Notes
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La chiesa di S. Severo a Classe venne iniziata dall'arcivescovo Pietro 3. (570 - 578) e terminata da Giovanni 2. Romano (578 - 595), che la consacrò nel 582 o 593, introducendovi le reliquie di san Severo. E' verosimile che il pavimento sia stata una delle ultime opere realizzate e sia da assegnare all'episcopato di Giovanni.
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SUPPORT
SUPPORT
Typology
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mobile
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Material
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cemento armato
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Depth
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7 cm ca.
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Notes
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Il pavimento musivo è suddiviso in due pannelli separati.Le sezioni sono ancorate alla parete tramite delle grappe metalliche.
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SUBGRADES
SUBGRADES
Reference to the part
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intero pavimento
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Notes
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Non è possibile osservare l'eventuale presenza di superstiti strati di preparazione originali, in quanto quest'ultimi sono occultati dalla malta cementizia applicata con l'ultimo restauro.
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TESSERAE
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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bianco
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato prevalentemente come sfondo dell'intera raffigurazione.
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TESSERAE (2)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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nero
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato prevalentemente per rendere le linee che contornano l'impianto figurativo.
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venata
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micritico
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Le venature sono di colore bianco e ben definite.
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TESSERAE (3)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marna
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Color
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verde
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Typology
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naturale
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Use method
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E' impiegato esclusivamente nel campo come colore delle foglie d'acanto e di alcuni uccelli.
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TESSERAE (4)
TESSERAE MATERIAL
Material
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marmo
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Color
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grigio chiaro
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Typology
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naturale
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Use method
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E' utilizzato in piccole quantità prevalentemente nella cornice.
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cristallino saccaroide
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grana fine
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TESSERAE (5)
TESSERAE MATERIAL
Material
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pietra calcarea
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Color
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rosso
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Typology
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naturale
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Use method
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E' utilizzato in piccole quantità prevalentemente nella cornice.
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Notes
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Questo materiale è presente in diverse tonalità, che vanno dall'arancione tendente al giallo fino al rosso intenso.
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TECNIQUE
TECNIQUE
Reference to the part
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intero manufatto
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Denomination
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opus tessellatum
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Method
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diretto
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SURFACE
SURFACE
Reference to the part
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cornice
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Density for dmq
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38 tx ca.
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SURFACE (2)
SURFACE
Reference to the part
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campo
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Density for dmq
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50 tx ca.
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PRESERVATION STATUS & RESTORATION
PRESERVATION STATUS
Date
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1821-1852
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Description
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La chiesa di S. Severo viene sconsacrata nel 1821, venduta e successivamente quasi completamente demolita; in questa occasione lacerti di mosaici pavimentali (probabilmente provenienti dall’ambito presbiteriale) vengono asportati e riutilizzati all’interno del palazzo della famiglia Spreti. Altri frammenti vengono collocati nel pavimento della cosiddetta cripta della Torretta Rasponi, struttura originariamente parte del palazzo di Ferdinando Rasponi, oggi nel cortile dell’attuale palazzo della Provincia di Ravenna. Nel 1844, epoca nella quale il podere appartiene alla famiglia Monghini, vengono tolti altri mosaici e utilizzati per le pavimentazioni della loro casa di città in via di Roma. Nel 1852 altri pezzi, uniti a frammenti provenienti dalla chiesa di S. Andrea in Ravenna, vengono montati nel pavimento della Sala dei quadri dell’Accademia di Belle Arti (BERMOND MONTANARI 1968, Lo scavo della Basilica di S. Severo, pp. 407-412; MAIOLI 1987, Classe e Ravenna fra terra; RAVENNA E IL PORTO DI CLASSE 1983, pp. 30-31).
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PRESERVATION STATUS
Date
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1969, ante | 1969
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Description
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Intorno agli cinquanta del Novecento, i frammenti anticamente conservati presso il palazzo della famiglia Spreti e in seguito collocati in un pavimento della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, unitamente a quelli montati nel pavimento dell’Accademia di Belle Arti, vengono trasferiti presso il magazzino del Museo Nazionale.Dal 1964 si procede con diverse campagne di scavi della chiesa di S. Severo nel territorio di Classe. Negli scavi condotti nel 1965 si mettono in luce varie porzioni del pavimento musivo della chiesa conservate soprattutto nella navata centrale e nella navata laterale destra. I tratti di pavimenti musivi conservati nella navata centrale si trovano ai lati del bema e davanti a questo.Nella breve campagna di scavo del 1966 si mette in luce un pavimento musivo facente parte di un ambiente rettangolare di origine antecedente alla costruzione della chiesa (BERMOND MONTANARI 1968, Lo scavo della Basilica di S. Severo, pp. 407-412).
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RESTORATION
Date
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1964 - 1969
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Responsible institution
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Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna
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Management of the work
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Giovanna Bermond Montanari
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Description
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In conseguenza dei ritrovamenti di mosaici pavimentali avvenuti in seguito agli scavi dell'area basilicale di S. Severo, si procede eseguendo interventi di strappo e ricollocamento dei mosaici su lastre di calcestruzzo armato. Il mosaico strappato è poco meno della metà del tappeto musivo che copriva le navate; il lavoro, eseguito con imperizia e in maniera grossolana, è probabilmente realizzato da manovalanza non specializzata. I frammenti dei mosaici pavimentali strappati e restaurati sono collocati al Museo Nazionale di Ravenna, addossati al muro perimetrale che separa l'area del museo da quella della chiesa di S. Vitale (MAIOLI 1992, Nuovi dati sul complesso, p. 501; SANTI BANCHIERI RE 2006, p. 79; BERMOND MONTANARI 1968, La chiesa di S. Severo nel territorio; RAVENNA E IL PORTO DI CLASSE 1983).
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LEGAL STATUS AND RESTRICTION
LEGAL STATUS
General indication
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proprietà Stato
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Specific indication
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Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna
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Address
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via S. Vitale, 17, 48100 Ravenna
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DOCUMENTARY & INFORMATIVE SOURCES
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, Cerchi allacciati
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, Cerchi allacciati
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, Cerchi allacciati, part.
IMAGES
Ravenna, Museo Nazionale, pavimento musivo di S. Severo, Cerchi allacciati, part.
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
BIBLIOGRAPHY
Notes
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